CORNER, Francesco (Franceschino)
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, probabilmente nell'anno 1356, dal procuratore e futuro doge Marco e dalla sua seconda moglie, Caterina, che era una dalmata di ignoto [...] ché non ne aveva, ma l'eredità di un nome conosciuto e stimato in patria, e all'estero per la dottrina, l'eloquenza, la capacità dispiegate in tanti incarichi (nel testamento, citato dal da Mosto, il doge ordinava di vendere la biblioteca, eccettuati ...
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BRAMBILLA, Giuseppe
Piero Treves
Nacque in Como, da Giambattista, agiato negoziante, e da Maria Bossi, di Balerna nel Canton Ticino, nel luglio 1803; e dalla madre religiosissima fu avviato, dopo la [...] e nel 1845 gli fu offerta per l'intervento di Raffaele Liberatore presso l'arcivescovo di Monreale, monsignor Balsamo, la cattedra di eloquenza nel collegio dei benedettini, ma il B. rifiutò l'una e l'altra volta per non staccarsi dalla madre; la sua ...
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CRIVELLI, Giovanni Francesco
Augusto De Ferrari
Nacque a Venezia il 20 sett. 1691 da Lavinia Minelli, nobile veneziana, e Marcello, la cui famiglia, dell'ordine dei segretari della Repubblica, era stata [...] come chierico regolare presso la chiesa veneziana della Salute. Passò poi nel seminario patriarcale di Murano ad insegnare eloquenza e retorica. Si fece una certa rinomanza con la sua abilità nel confezionare orazioni funebri e composizioni poetiche ...
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Poeta (Ferrara 1593 - Modena 1646). Pubblicò una prima raccolta di Rime nel 1613, che nel 1617 accrebbe di poesie in lode di Carlo Emanuele I di Savoia e della sua politica antispagnola. È del 1615 il [...] marinistico al classicismo secondo l'esempio di G. Chiabrera. Cantò di preferenza temi civili e morali con grande dignità ed eloquenza, ma senza nerbo poetico. Pubblicò anche un dramma, L'isola di Alcina (1636); ci restano frammenti di altre opere ...
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Emiliani Giudici, Paolo
Letterato (Mussomeli, Caltanissetta, 1812 - Glenmoor, Gran Bretagna, 1872). Entrato senza vocazione, per scelta della famiglia, nell’ordine domenicano, lo abbandonò nel 1841 e [...] e Boccaccio, la Storia politica dei Municipi italiani del 1851, ampliata nei tre volumi della Storia dei Comuni italiani. Docente di eloquenza italiana e poi di estetica all’Accademia di Belle Arti di Firenze dal 1859 al 1863, fu eletto deputato nel ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] , peraltro di scarso scandalo in un ambiente così compromesso, tenne, per pochi mesi la gratificante cattedra di eloquenza presso lo stesso seminario. Riottenne la cattedra nel 1759. E intanto intercalava il soggiorno in provincia con continui ...
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COLOMBO, Michele
Francesco Tateo
Nacque il 5 apr. 1747 a Campo di Pietra, frazione di Salgareda (Treviso), da lacopo e da Francesca Carbonere. Educato inizialmente dal sacerdote del villaggio, gli si [...] Zeno, ma nel carattere delle sue scelte già si rifletteva l'indirizzo del moderno purismo: diffidente verso l'eloquenza del Boccaccio, ammiratore della spontaneità e grazia dei trecentisti, ma anche dell'arte dei cinquecentisti, apprezzava la ...
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GIOIA, Pietro
Giuseppe Monsagrati
GIOIA (Gioja), Pietro. -Nacque a Piacenza il 22 ott. 1795 da Lodovico, "uno dei negozianti più distinti" della città (Gioia, p. 5), e da Annunciata Arata. Nipote del [...] che la presiedette tra il 1817 e il 1848.
Malgrado si fosse rapidamente imposto come avvocato, anche in virtù di un'eloquenza forbita e dello stile classico delle sue arringhe, il G. uscì presto dai limiti della professione, spinto dalla sua stessa ...
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DAZZI, Andrea
Carlo Vivoli
Nacque a Firenze l'8 nov. 1473 da Giovanni di Dino e da Taddea di Giuliano Zati.
Famiglia di cittadini fiorentini, i Dazzi, in origine lanaiuoli forse di provenienza germanica, [...] le sue modeste doti di poeta, egli va ricordato per le sue capacità di insegnante e per la grande erudizione ed eloquenza. Senza voler concordare con il giudizio di un altro contemporaneo, che fu anche suo allievo, Paolo Mini (nel Discorso sopra la ...
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Figlio di Pierfrancesco (Firenze 1513 - Venezia 1548), del ramo cadetto dei Medici detti i Popolani, e di Maria Soderini; chiamato col diminutivo, perché piccolo e debole (poi, dai nemici, per le sue imprese, [...] limpida, precisa, sottile, efficacissima difesa ed esaltazione del suo gesto, che è considerata uno dei capolavori dell'eloquenza italiana. La sua commedia giovanile Aridosia, benché costruita con abilità, non si eleva sulle altre commedie del tempo ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...