GHEDINI, Fernando Antonio
Raffaella De Rosa
Nacque a Bologna il 19 ag. 1684 da Pietro Alberto e da Caterina Mingarelli.
Medico, naturalista, filosofo e letterato, attese dapprima agli studi di grammatica [...] ritorno solo dopo altri due anni di residenza a Roma.
Grazie all'interessamento del Manfredi, fu nominato professore di eloquenza nel collegio Sinibaldo nella sua città e mantenne la cattedra, oppresso dai debiti ereditati dal padre, fino al 1767 ...
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BONOMI, Gian Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Domenico a Bologna il 6 ag. 1626. Nella città natale, presso il collegio gesuitico di S. Luigi, compì i suoi primi studi letterari, trasferendosi poi [...] cui tendono anche le manifestazioni marginali della sua attività (continuazione della lirica latina, prosa moraleggiante, potenziamento dell'eloquenza italiana con forti innesti degli scrittori latini meno consueti). Non a caso le opere più tarde del ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] 5-78; dello stesso Marigo sono da vedere l'Introduzione alla citata ediz. dell'opera (v. Opere), nonché Il "cursus" nel De Vulgari Eloquentia di Dante, in Atti e Mem. d. R. Accad. di scienze, lettere e arti in Padova, XLVIII (1932), pp. 85-12; F. Di ...
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COLLURAFI, Antonino
Gino Benzoni
Figlio di Sebastiano, nacque nel 1585 a Librizzi, minuscolo centro della sottointendenza di Patti (prov. Messina), in una famiglia - quella dei Collura, il cui cognome [...] del C. non lo tenti la poesia (lo ribadisce in una lettera a Loredan, ove proclama "lodevole" l'anteporre "eloquenza", abbisognando la Repubblica d'"oratori", non di "poeti"), la insistenza sua su di una preparazione estesa, ma insieme sorda ad ...
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Francesco De Sanctis: Opere – Introduzione
Natalino Sapegno
Pur senza entrare nel merito delle riserve, che più volte e fondatamente sono state espresse, circa l’attendibilità nei particolari della [...] sue tipiche sprezzature, la sua prontezza comunicativa, il suo andamento dialogico e vivacemente drammatico, la sua pittoresca mescolanza di eloquenza aulica e dimessa, di forme letterarie e parlate.
La prigionia e l’esilio, le vicende e gli incontri ...
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CORSINI, Filippo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze il 20 nov. 1440, da Bartolomeo di Bertoldo e da Giovanna Falconieri. Proveniva da una illustre famiglia fiorentina, che aveva dato alla città insigni [...] a Firenze nel 1485,intraprese questo lavoro per favorire la diffusione di scritti che trovava ammirevoli per il vigore della eloquenza e per la profondità del pensiero religioso. A questa versione il Ficino aggiunse una sorta di presentazione, in cui ...
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GARGALLO, Tommaso, marchese di Castel Lentini
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Siracusa il 25 sett. 1760 da Filippo, barone del Priolo e dal 1794 marchese di Castel Lentini, e da Isabella Montalto. Affidato [...] entrò in corrispondenza; al Giordani manifestò la propria stima cercando invano di farlo chiamare (1830) sulla cattedra di eloquenza dell'Università di Palermo (e uguale tentativo compì col Leopardi); verso il Manzoni, invece, lo dispose male il ...
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MALERBI (Malermi, Manermi), Nicolò
Edoardo Barbieri
Nacque verosimilmente poco dopo il 1420; nulla sappiamo sulle sue origini e sul periodo della formazione e della maturità. Probabilmente "Venetus" [...] III, Paris 1724, coll. 913-1212; [A. Costadoni], Lettera critica, in Esami di vari autori sopra il libro intitolato l'Eloquenza italiana di monsignor Giusto Fontanini, IV, Rovereto [Venezia] 1739, p. 8; J.M. Paitoni, Della versione di tutta la Bibbia ...
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BANDIERA, Alessandro
Claudio Mutini
Nacque a Siena nel 1699 da Giulio Girolamo, medico, e da Maria Vittoria Grilli: fratello minore di Francesco, sacerdote e giureconsulto, e di Giovanni Niccolò, accademico [...] "de' libri che sono da usare sì o no nelle scuole", il B. chiamava in causa un testo famoso di eloquenza, il Quaresimale del Segneri, spostando la polemica antigesuitica sul terreno tanto più instabile di una ottusa critica puristica al testo. Quando ...
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D'ARCANGELO, Ottavio
Rosario Contarino
Storico e poeta, nacque e visse a Catania tra la seconda metà del XVI e i primi decenni del sec. XVII. Appartenne a nobile famiglia, che il Mugnos (Teatro genealogico..., [...] concezione seicentesca della storia come "scena e teatro" e quindi come luogo delle grandi gesta, cui si confà l'eloquenza e un tono costantemente eccitato. Questo prodotto del secolo di don Ferrante, questa ipertrofica e disarticolata babele, che ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...