BORGHESE, Marcantonio
Gaspare De Caro
Appartenente ad una famiglia tra le più influenti del patriziato senese, nacque a Siena il 22 ott. 1504, da Giacomo e da Margherita Saracini, anche lei di nobile [...] 1739, p. 103; G. Carafa, De professoribus Gymnasii Romani, II, Romae 1751, pp. 512 s.; A. Zeno, Note alla Bibl. dell'eloquenza italiana di mons. G. Fontanini, I, Venezia 1753, pp. 370, 460; G. Pecci, Mem. storico-critiche della città di Siena, II ...
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ANDALÒ, Diana d'
Ada Alessandrini
Nacque, nei primi anni del sec. XIII, dalla nobile e potente famiglia bolognese dei Carbonesi. Suo padre Andrea (dai cui diminutivi famibari, Andreolo, Andalò, deriva [...] . Durante la visita al convento, Diana improvvisamente entrò nel dormitorio e domandò l'abito sacro con tale appassionata eloquenza, che fu esaudita all'istante. Ma i parenti, avvertiti, si precipitarono con largo stuolo di famigli e clienti ...
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GARZONI, Giovanni
Roberta Ridolfi
Nacque di nobile famiglia, a Bologna nel 1419, da Bernardo, professore di medicina e di filosofia morale nell'ateneo di quella città (fino all'anno 1448), e da Giovanna [...] 1467, 1473 e 1483, magistrato degli Anziani e tribuno della plebe. Dimostrò in tali mansioni forza d'ingegno e un'eloquenza così vivace che la Signoria lo giudicò il più adatto a condurre le ambascerie inviate per dichiarare obbedienza ad Alessandro ...
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BEVERINI, Bartolomeo
Nicola De Blasi
Nacque a Lucca il 3 maggio 1629 da Bernardo, agiato mercante, e da Chiara Pierotti. Affidato, per gli studi, a Pietro Lombardi, curato della pieve di S. Paolo nei [...] modo di meglio sovvenire alle necessità della sua famiglia, il Senato defia Repubblica lo nominò primario pubblico lettore di eloquenza dello Studio lucchese, cattedra che egli tenne fino alla morte.
A Lucca il B. pubblicò nel 1674i Carminum libri ...
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BAJACCA, Giovanni Battista
Nicola De Blasi
Nacque a Corno nella seconda metà del sec. XVI. Giureconsulto, fu segretario di Ludovico Sarego, vescovo di Adria, fra il 1613 e il 1621, quando questi reggeva [...] Occhiale, libro IV, Venetia 1627, pp. 517-520), definendola - quanto alla forma - una "dettatura ignorantissima, e priva affatto di eloquenza, e di grammatica", e - quanto al contenuto - "non... una storia, ma una favola, ed una poesia in prosa, la ...
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ALFONSO III d'Este, duca di Modena
Romolo Quazza
Nacque a Ferrara il 22 ott. 1591 da Cesare, poi primo duca di Modena, e da Virginia de' Medici, figlia di Cosimo I.
A sette anni, mentre si trattava [...] Merano, assumendo il nome di frate Giambattista da Modena; prese gli ordini, dandosi agli studi di teologia e di eloquenza per invito venutogli da Roma. La sua predicazione, l'umiltà e l'esemplare vita di religioso destarono ammirazione ed entusiasmo ...
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Petrolini, Ettore
Stefania Carpiceci
Attore teatrale e cinematografico, nato a Roma il 13 gennaio 1886 e morto ivi il 29 giugno 1936. Fu il geniale inventore di una teatralità innovativa che, partendo [...] cinematografico.
L'attore morì prematuramente a cinquant'anni, affidando la memoria di sé non solo all'arte dell'eloquenza e alle immagini cinematografiche, ma anche alla scrittura di alcuni copioni teatrali e di volumi di vario genere.
Bibliografia ...
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ANTINORI, Bastiano
Mario Quattrucci
Nacque a Firenze da Alessandro il 25 ag. 1524. Ebbe notevole rilievo nella vita letteraria della città nella seconda metà del Cinquecento. Entrato nell'Accademia [...] 1722, pp. 9, 11; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, I, 2, Brescia 1753, p. 845; G. Fontanini, Biblioteca dell'eloquenza italiana, con le annotazioni del signor Apostolo Zeno, II,Parma 1804, pp. 180 s., 191 s.; C. Marconcini, L'Accad. della ...
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AZZOLINI, Giovanni
Francisco Andreu
Nato a Messagne nel Salento, entrò tra i teatini di Lecce l'8 febbr. 1611 e ivi professò il 15 luglio 1612. Studiò a Capua, ottenendo la laurea in teologia il 23 [...] regolari detti teatini, I, Roma 1780, p. 94; S. Vento, Le condizioni dell'oratoria sacra del Seicento, Milano 1916, I, cap. III, pp. 33-60; E. Santini, L'eloquenza italiana, I, Palermo 1923, p. 79; A. Belloni, Il Seicento, Milano 1929, pp. 516 s. ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] e s'avvilirà ancora nei destreggiamenti e nelle adulazioni, ma pure ebbe i suoi palpiti generosi. Nominato a Pavia professore di eloquenza e di poesia (1802-04), tradusse le Satire di Persio (1804); dei suoi rinnovati studî umanistici il lavoro più ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...