«Dovete dirmi chi sia l’offeso, come si dice […] perché, vedete, a saper ben maneggiare le gride, nessuno è reo, e nessuno è innocente». Così parla, nel grandioso affresco manzoniano, l’avvocato detto [...] peritus, di cui attesta Quintiliano nella sua Institutio oratoria, per sancire il nesso di interdipendenza fra l’abilità nell’eloquenza e la rettitudine morale del retore, che il medesimo autore attribuisce a Catone. Un eloquio che non può ridursi ...
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Detto così, per un uomo tutt’altro che privo di senso pratico, scrittore di forti sentimenti etici e dotato di un’eloquenza poliglotta, più che un vezzo può apparire un vizio letterario di quelli che lui [...] aborriva, ma il carattere che ha segnato prof ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...
Eloquenza
In Cv I V 10 è citato, nella forma volgare, il titolo del De vulgari Eloquentia (v.): uno libello ch'io intendo fare... di Volgare Eloquenza.
ORATORIA
Gino FUNAIOLI
Cesare GIARRATANO
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. Antichità classica. - Grecia. - Popoli riccamente dotati che ebbero intensità e libertà di vita politica, quale il greco o l'attico e il romano della progredita repubblica, erano destinati all'eloquenza:...