RABIRIO (Rabirius)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Fiorì negli ultimi decennî precedenti l'era volgare. Ovidio (Pont., IV, 16, 5) lo dice poeta di grande eloquenza; Velleio Patercolo (II, 36, 3) lo [...] pone accanto a Virgilio; Quintiliano invece (X, I, 90) ritiene che sia da leggere quando s'abbia tempo. Soggetto del poema, che gli diede fama, era la campagna d'Azio e la morte di Cleopatra. Su tali avvenimenti ...
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Anselmo, nato di nobile famiglia a Baggio, presso Milano. ordinato prete in quella città, vi sostenne con dottrina ed eloquenza il movimento riformatore della Pataria (v.). Allontanato da Milano per il [...] suo zelo e inviato dall'arcivescovo Guido alla corte imperiale, dovette alla fiducia in lui riposta da Enrico III la nomina al vescovato di Lucca (1057). Ritornò due volte, come legato papale, nell'antica ...
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Poeta (Bologna 1665 - ivi 1727). Cominciò come marinista, poi, entrato in Arcadia (1698) col nome di Mirtilo Dianidio, si avvicinò a Petrarca; fu prof. di eloquenza all'univ. di Bologna (1707), città nella [...] quale, dal 1718, divenne segretario maggiore del senato. Il suo Canzoniere (1710), preceduto da un Commentario, ha qualche accento personale particolarmente nelle liriche occasionate dalla morte del figlio. ...
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MAGGI, Gerolamo
Giuseppe ALBENGA
Ingegnere e scrittore militare, nato ad Anghiari (Arezzo) da Paolo, verso il 1523, morto a Costantinopoli il 27 marzo 1572. Studiò eloquenza sotto Pierantonio Ghezzi [...] da Laterina, frequentò le università di Perugia, Pisa e Bologna, appassionato per le lingue, l'architettura e l'epigrafia. Addottoratosi a Pisa pare nel 1546, visitava pochi anni dopo le fortificazioni ...
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Umanista (Rovigo 1541 - Padova 1599), storiografo (Commentarius de historia liber, 1568; De gymnasio patavino, 1598), fu autore di commenti alla Poetica e all'Etica di Aristotele. Insegnò eloquenza a Padova. ...
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MANILIO, Manio (M′. Manilius, P. filius, P. nepos; in alcune fonti il prenome è, pare per errore, Marcus)
Giuseppe CARDINALI
Emilio ALBERTARIO
Distintosi già nell'eloquenza, M. fu pretore nel 152 a. [...] C. nella Spagna ulteriore, ove combatté contro i Lusitani. Console nel 149 a. C., ebbe con il collega L. Marcio Censorino il comando dell'esercito contro Cartagine. Passati dalla Sicilia in Africa, i due ...
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PARUTA, Paolo
Carlo Morandi
Storico e uomo politico. Nacque a Venezia íl 14 maggio 1540, da nobile famiglia d'origine lucchese. Compiuti gli studî di eloquenza e filosofia a Padova, ritornò a Venezia [...] e vi aprì nel 1561 un'accademia privata di scienze politiche e morali. Aveva per questi studî una spiccata tendenza, che si accrebbe in seguito ai primi incarichi diplomatici affidatigli dal governo. Cominciò ...
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Umanista protestante (Ciriè 1503 - Basilea 1569); prof. a Pavia, dove, per l'influsso di A. Mainardi, passò al protestantesimo. Fu poi a Venezia, Ferrara, Lucca, e infine riparò (1542) in Svizzera; dal [...] 1547 insegnò eloquenza a Basilea e ivi fu uno dei capi dei rifugiati italiani, e promotore dell'idea della tolleranza religiosa. Contro la Chiesa romana scrisse l'anonimo Pasquillus extaticus (1542); contro Calvino, De amplitudine beati regni Dei ( ...
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Letterato greco (n. Prusa, Bitinia, 40 - m. dopo il 114), una delle figure più notevoli della seconda Sofistica, detto Crisostomo (bocca d'oro) per la sua eloquenza.
Vita
Venuto a Roma in giovane età, [...] fu (82) coinvolto nella condanna di Flavio Sabino, e da Domiziano esiliato dall'Italia e dalla sua patria. Andò perciò peregrinando e conducendo la vita del filosofo cinico, finché, morto Domiziano (96), ...
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È propriamente la quaestio (τὸ κρινόμενον) su cui verte la discussione delle parti contendenti in una causa giuridica (controversia vera). Poi, sostituitasi l'eloquenza della scuola a quella del foro, [...] fu uno dei due generi di declamationes, su un supposto dibattito giudiziario (controversia ficta) che o riprendeva una causa celebre, discussa in tribunale, con l'aggiunta di qualche nuova complicazione ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...