Letterato italiano (Molfetta 1821 - Napoli 1900). Sacerdote dal 1843, collaborò con B. Puoti, di cui portò a termine le Istituzioni di eloquenza. Accusato di simpatie liberali, visse fino al 1860 tra Molfetta [...] e Napoli, sempre controllato. Dal 1860 fu prefetto della Biblioteca Nazionale di Napoli. Fu soprattutto un letterato, anche nelle sue opere filosofiche e religiose. Nell'Armonia universale (1850) espose ...
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DIEDO, Giacomo
Paolo Preto
Nato a Venezia l'11 sett. 1684 da Marcantonio ed Elisabetta Battaglia, studiò umane lettere ed eloquenza con il canonico Felice Dalla Costa, scienze e filosofia col somasco [...] vengono meno ai doveri di lealtà verso lo Stato, come quel bailo Girolamo Lippomano, il cui "caso strano", ma eloquente, mostra "l'insussistenza e vanità de' titoli speciosi, allorché le prerogative di tal sorta non siano accompagnate dalla purità ...
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Scrittore (Firenze 1646 - Roma 1704). A Roma fu al servizio di Cristina di Svezia; da Innocenzo XII ebbe la cattedra di eloquenza (è autore di un trattato sulla Costruzione irregolare della lingua italiana, [...] 1679) e fu protetto anche da Clemente XI; fece parte dell'Arcadia, dell'Accademia fiorentina e della Crusca. Le Tredici satire (pubbl. post. nel 1718) sono l'opera sua più nota, e la loro amarezza, tutta ...
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VALLAURI, Tommaso
Filologo classico, nato il 23 gennaio 1805 a Chiusa Pesio (Cuneo), morto il 2 settembre 1897. Fu professore di eloquenza latina e italiana all'università di Torino. Deputato al parlamento [...] nel 1857. Senatore del regno dal 1882. La sua attività è caratteristica del periodo di trapasso dalla vecchia erudizione umanistica alla filologia di metodo tedesco, che egli avversò, ma di cui sentì parzialmente ...
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Vescovo anglicano (1555-1626), uno dei più eminenti predicatori del suo tempo, ammirato per la sua eloquenza dalla regina Elisabetta. Ebbe varie cariche ecclesiastiche, e fu nominato successivamente decano [...] di Westminster, e vescovo di Chichester, di Ely, e finalmente di Winchester (1619). Fu dotto predicatore e insigne scrittore. Il suo nome è in capo alla lista degli ecclesiastici nominati nel 1607 per ...
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PAGENSTECHER, Alexander Arnold
Edoardo Volterra
Giurista olandese, nato a Bentheim nel 1659, morto a Groninga nel 1716. Insegnò per 5 anni eloquenza a Steinfurt, fu quindi professore di filosofia dal [...] 1687 a Duisburg e nel 1694 ottenne a Groninga una cattedra di diritto. È noto non solo come giurista, ma anche come poeta. È padre di Giovanni Federico Guglielmo (1686-1744) e di Enrico Teodoro (1696-1752), ...
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Poeta (n. Capua - m. tra il 1572 e il 1585); scrisse rime che esprimono un'ansia sinceramente religiosa, venata di una prepotente eloquenza, che nelle liriche più alte (soprattutto nella preghiera alla [...] Vergine) si risolve in accenti di commossa, trepidante umanità ...
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LABORI, Fernand
Giuseppe GALLAVRESI
Avvocato francese, nato a Reims nel 1860, morto a Parigi il 14 marzo 1917. Dotato di naturale eloquenza e ricco di dottrina giuridica, acquistò fama soprattutto come [...] difensore in processi penali: ad esempio con l'arringa pronunciata in difesa dell'anarchico Vaillant che aveva gettato una bomba nell'aula della Camera dei deputati. Ma la maggior fama fu raggiunta dal ...
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Poeta messicano (Veracruz 1853 - ivi 1928). Impetuosamente romantico durante la giovinezza, predilesse temi e motivi retorici, che trattò con ricca e immaginosa eloquenza (Poesías, 1886). Passò poi a una [...] ispirazione più pacata e serena, che tradusse in poesia di orientamento modernista (Lascas, 1901). Le ultime opere di cui Castro Lea ha curato l'edizione (Poesías completas, 1941), rivelano un'accentuata ...
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FERRANTI, Mauro
Franco D'Intino
Nacque a Ravenna il 9 apr. 1805 da Gaspare e Peppina Ghirardi.
Sacerdote, insegnante privato di eloquenza e filosofia, i suoi studi gli permisero di concorrere alla cattedra [...] vacante di "Belle Lettere del Collegio di Ravenna" [Vallone, p. 15]. Nel 1835 pubblicò a Ravenna l'opuscolo Memoria de' benefizi che alla patria arrecò il conte Ippolito Lovatelli ravennate, frutto del ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...