LANDONI, Jacopo
Francesca Brancaleoni
Nacque a Ravenna il 25 luglio 1772 da Luigi, notaio, e da Agnese Braghini, che morì nel darlo alla luce. Affidato al nonno materno, nel 1780 perse anche il padre [...] le tesi di G. Perticari e tracciava un profilo burlesco e critico dei puristi. L'anno dopo ottenne la cattedra di eloquenza a Pesaro, entrando così a far parte dell'Accademia Pisaurica per i cui membri pronunciò un discorso (pubblicato in appendice a ...
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BROGI, Giuseppe
Amedeo Quondam
Nato a Roma il 1º genn. 1702 da Domenico, capomastro muratore, e da Alessandra Maria Villegiardi, studiò dapprima presso i padri delle scuole pie, poi, all'età di dodici [...] Volsci (a Velletri), dal 1766.
L'attività principale del B., quella per cui raggiunse grandissima fama, fu per molti anni l'eloquenza sacra: tra il 1750 e il 1770 predicò regolarmente in moltissime chiese di Roma; ma di queste sue opere resta un solo ...
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Poeta inglese (Londra 1688 - Twickenham, Middlesex, 1744). Poeta tra i maggiori del suo tempo, nelle opere di P. lo spirito classico della poesia inglese giunse all'apice. Della poesia, che ha per argomento [...] Pastorals, la grazia arguta e delicata di The Rape of the Lock, l'ampiezza maestosa della sua Iliade, l'eloquenza dell'Eloise to Abelard, il tono disinvolto e conversativo delle sue Imitations of Horace, attestano la meravigliosa varietà che egli ...
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LACORDAIRE, Henri-Dominique
Luigi SORRENTO
Predicatore e pubblicista francese, nato a Recey-sur-Ource (Costa d'Oro) il 12 maggio 1802, morto il 22 novembre 1861 a Sorèze. Uscito dal liceo di Digione [...] e schietta; ma sempre perseguendo il suo ideale di condurre il cattolicismo in piena attualità. Fattosi notare per l'ardente eloquenza, divenne oratore sacro a Notre-Dame (1835), e, ottenuto in un suo viaggio a Roma il permesso di ristabilire in ...
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Nacque a Colofone, durante la guerra del Peloponneso. La sua fama fu raccomandata a un poema epico, la Tebaide, e ad un carme elegiaco, la Lyde.
La Tebaide, lunghissima (un antico commentatore d'Orazio [...] corra fra l'esser secondo e l'essere vicino". Però lo stesso Quintiliano riconosce ad Antimaco efficacia, gravità, e non volgare eloquenza.
La Lyde era un poema in distici elegiaci, scritto per la morte d'una donna amata. Per consolarsi della perdita ...
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MURET, Marc-Antoine (Muretus)
Umanista francese, nato a Muret, presso Limoges, il 12 aprile 1526, morto a Roma il 4 giugno 1585. La sua vita, trascorsa nell'insegnamento, dapprima in Francia, donde dovette [...] in Italia (1554), dove molti principi se lo contesero: dapprima a Venezia, poi a Padova alla corte di Ferrara, dove insegnò eloquenza e filosofia, poi a Roma per invito di Gregorio XIII, che gli concesse alti onori. Nel 1576 entrò nello stato ...
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GIACOBBE di Sarūg
Giuseppe Furlani
Fu, dopo Efrem (v.), il più grande e celebre poeta siriaco. Nato nel 521, fu educato a Edessa e cominciò a poetare a ventidue anni; divenne visitatore e poi vescovo [...] legati fra loro per il soggetto trattato. Si può dire che G. ha trattato nei suoi discorsi poetici minutamente e con eloquenza di tutti i lati della vita religiosa della chiesa giacobita. Ci sono state conservate molte lettere di lui, nonché omelie ...
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Scrittore medievale, vissuto nel secolo IX. Di famiglia senatoriale, entrato presto nel sacerdozio, si votò alla causa religiosa, fino al sacrificio. A Cordova sopportò la prigione (850), e a Toledo, dove [...] elogiata, assieme al martirio, la cultura letteraria di E., che conobbe i classici latini e l'innografia medievale, l'eloquenza classica e l'apologetica cristiana. Edizione in Migne, Patrol. Lat., CXV, coll. 303-870.
Bibl.: R. Dozy, Hist. d ...
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TIRABOSCHI, Girolamo
Enrico Zucchi
– Nacque a Bergamo il 18 dicembre 1731, figlio di Vincenzo, titolare di una fabbrica di tessuti, e di Laura, che aveva lo stesso cognome, benché fosse di diversa famiglia. [...] italo-greca e sicula, fino a giungere alla latinità augustea, lodando in particolare l’eleganza di Orazio e l’eloquenza ampia e chiara di Cicerone. Nel secondo, incentrato sulle vicende che intercorrono dall’età postaugustea alla caduta dell’Impero ...
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DALLE FOSSE, Giovanni Pietro (Pierio Valeriano; Bolzanio Pierio, Valeriano)
Vera Lettere
Nacque a Belluno nel 1477 da Lorenzo, di professione fabbro, fratello dell'illustre grecista Urbano Dalle Fosse [...] . Nel 1523. con l'avvento al papato di Giuliano de' Medici, tornò a Roma dove riprese a insegnare eloquenza nello Studio romano. Clemente VII lo nominò cameriere segreto, protonotario apostolico, conte palatino e gli riaffidò l'educazione letteraria ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...