Predicatore e letterato (Genova 1620 circa - Venezia 1686 circa). Frate dei minimi; predicatore di tragica eloquenza barocca; viaggiò l'Italia e l'Europa occidentale. Discepolo del Tesauro, di cui fu grande [...] amico e ammiratore, è autore fortunato di melodrammi, ma la sua opera principale è Il cane di Diogene (1689), farraginoso zibaldone di circa seicento pagine, diviso in sette volumi, scritto, secondo quanto ...
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Patriota e letterato italiano (Napoli 1813 - ivi 1876). Intrapresi gli studî giuridici, si dedicò in seguito, come allievo di B. Puoti, agli studî letterarî; nel 1835 conseguì la cattedra di eloquenza [...] a Catanzaro, dove fondò, insieme a B. Musolino, la setta dei Figliuoli della Giovine Italia. Arrestato nel 1839, conservò la cattedra fino al 1841, dividendosi poi tra l'insegnamento privato e l'impegno ...
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DE COSMI, Giovanni Agostino (Modesto Agostino Giovanni Michele). - Nacque a Casteltermini (Agrigento) il 5 (secondo l<apost>autobiografia) o il 6 (secondo l<apost>atto di nascita)
Bianca [...] G. V. Gravina, G. M. Crescimbeni; studiava intanto i grandi classici latini, da Cicerone ad Orazio, raffinando gli strumenti dell'eloquenza oratoria, arte in cui già nel 1745 si era dimostrato abile con una Orazione funebre per il domenicano Mariano ...
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Teologo (Zurigo 1728 - ivi 1795), fra i più eminenti del suo tempo in Svizzera. Professore di eloquenza (1756), di diritto naturale (1763), di morale (1764) nella sua città, dove svolse anche una notevole [...] attività pastorale. Ha lasciato alcune raccolte di prediche ...
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Oratore ateniese (436-338 a. C.). Seguace del sofista Gorgia, aprì ad Atene una scuola per l'insegnamento dell'eloquenza; nelle sue orazioni perorò l'unità panellenica in funzione antipersiana. Invocò [...] a Socrate, e con gli eristici, cioè Platone e la sua scuola); poi I. passò a una attività in cui l'eloquenza si faceva banditrice degli ideali panellenici della concordia interna e della lotta contro il barbaro persiano. La sua opera pubblicistica ...
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Poeta (Mopolino, L'Aquila, 1776 - Rieti 1850). Bibliotecario di corte di G. Murat e prof. di eloquenza nell'univ. di Napoli, visse durante la Restaurazione a Rieti. Scrisse due poemi epici (Italiade, 1819; [...] S. Benedetto, 1824), sei poemi didascalici, tra cui la Georgica de' fiori (1825), la sua cosa più pregevole, cantiche. Pretese di contrapporre ai Promessi sposi una "storia italo-gotica romantica", Gli ...
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Giurista (Strasburgo 1646 - ivi 1701), nipote di Georg, studioso di scienze filologiche, storiche, giuridiche; prof. di eloquenza e di storia nell'univ. di Strasburgo, successe al suocero I. H. Boecler [...] (1611-1672); poi fu prof. di diritto pubblico. Coprì alte cariche e assolse delicati incarichi affidatigli da Luigi XIV. Della sua vastissima opera ricordiamo: De fideicommissorum restitutione et imputatione ...
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Poeta (Desenzano 1761 - Pavia 1820); partecipò all'attività politica e militare della Repubblica Cisalpina; prof. di eloquenza forense a Milano (1802) e quindi (1817) di procedura giudiziaria a Pavia. [...] La sua vera vocazione fu il teatro (per la Scala lavorò quasi senza interruzione dal 1799 al 1817); è autore di numerosi libretti per musica (fra gli altri L'italiana in Algeri, per Rossini); pubblicò ...
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PIETRO Crisologo, santo (da χρυσός "oro", e λόγος "parola")
Alberto Vinci
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Così chiamato per l'aurea eloquenza, nato a Imola circa il 406, ivi morto il 450. Edueato nella vita cristiana e negli studî [...] dal vescovo Cornelio, fu elevato al vescovato di Ravenna, allora sede imperiale. Spiegò grande attività pastorale, specialmente nell'oratoria, e intervenne a due concilî, uno celebrato a Ravenna e l'altro ...
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GIOVANNI Crisostomo, santo
Paolo Ubaldi
Chiamato Χρυσόστομος (tradotto esattamente dai Trecentisti con "Boccadoro") per la sua eloquenza, nacque in Antiochia, nel 344 o 347, dal tribuno Secondo e da [...] Antusa. Fu scolaro del retore Libanio e del filosofo Andragazio. Nel 381 fu ordinato diacono dal vescovo d'Antiochia Melezio, e nel 386 prete dal successore Flaviano, che gli affidò ivi la catechesi del ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...