Piacentino, nato nel 1690, entrò nel 1718 nell'ordine dei barnabiti, e vi ebbe cariche cospicue; nell'ultimo ventennio della vita fu penitenziere nella metropolitana di Bologna. Morì nel 1758. Scrisse [...] . Sostenne la toscanità o fiorentinità della lingua, e dissertò sui pregi degli antichi prosatori nei cento Discorsi sulla toscana eloquenza (Bologna 1752). Ma egli è più noto come autore delle Regole ed osservazioni della lingua toscana ridotte a ...
Leggi Tutto
La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] di consapevole impotenza, prossima al panico evincibile anche dalle pagine della seconda parte garzoniana, nella misura in cui la tornita eloquenza dei senatori non occulta i timori e i tremori d'una classe politica da questi sin - e vien da dire ...
Leggi Tutto
ROIS de CORELLA, Joan
Mario Casella
Scrittore catalano, nato a Valenza nella prima metà del sec. XV e ivi morto nel 1500 o poco dopo. Dottore in teologia e buon predicatore, come letterato è il più [...] formalismo retorico.
Le sue opere poetiche, di carattere religioso e profano, rivelano un temperamento di artista che possiede più eloquenza che forza incisiva o suggestiva di sentimento; e ne è documento la celebrata Oració a la Verge Maria. In lui ...
Leggi Tutto
Capo popolo in Atene alla fine del sec. V a. C. Emerge dopo il 411, e da allora lo bersagliano di caricature i commediografi Platone e Aristofane. Fu, pare, amministratore della diobelia, e come tale (v. [...] callicrate) dovette avere grande autorità fra il popolo. Dell'autorità e dell'eloquenza C. si valse soprattutto per incitare a persistere nella guerra durissima che allora Atene combatteva contro Sparta aiutata dalla Persia. Fu animatore ostinato e ...
Leggi Tutto
Latinista, studioso di letteratura cristiana antica, nato a Castellammare di Stabia il 21 dicembre 1879, morto ivi l'8 settembre 1957. Dapprima prof. nelle scuole secondarie, poi (dal 1946 al 1950) di [...] emergono i tre voll. su Il ritmo prosaico nelle lettere dei papi e nei documenti della Cancelleria romana (Roma 1937-46) e l'opera Preghiere liturgiche: poesia ed eloquenza (ivi 1951). Postuma la raccolta degli Scritti minori (2 voll., ivi 1959). ...
Leggi Tutto
LODI, Luigi
Ferdinando Cordova
Nacque a Crevalcore (Bologna) il 2 sett. 1856, da Filippo, medico condotto, e da Luigia Marti. Compiuti studi regolari, si laureò in lettere e in giurisprudenza all'Università [...] diretto dal garibaldino F. Pais, si stampava a Bologna. Sul medesimo periodico scriveva G. Carducci, docente di eloquenza italiana presso l'Ateneo bolognese, dove il L. lo aveva conosciuto. Imbevuto di entusiasmi risorgimentali, Carducci partecipava ...
Leggi Tutto
LEONI, Pier Carlo (Carlo)
Francesco Millocca
Nacque a Padova il 29 genn. 1812 da Nicolò, di famiglia nobile patavina, e da Antonietta Verri di Milano, figlia del celebre Pietro e di Vincenza Melzi d'Eril. [...] ed ebbe come precettore l'abate bassanese G. Barbieri, discepolo, amico e successore di M. Cesarotti sulla cattedra di eloquenza dell'ateneo padovano. Altro suo assiduo maestro fu il parroco G. Guglielmi, priore della parrocchia S. Benedetto, ubicata ...
Leggi Tutto
REGLI, Francesco
Luca Rossetto Casel
REGLI, Francesco. – Nacque a Milano nel 1802, da Gaetano, piccolo possidente e dal 1808 ufficiale giudiziario presso la locale Corte di cassazione, e da Angiola [...] alla tedesca, con il nesso gl biconsonantico. Studiò presso il convitto-ginnasio Calchi-Taeggi; nel 1818 le lezioni di eloquenza e lingua greca di Giovanni Zuccala suscitarono in lui un profondo interesse per la letteratura e il teatro. Nel novembre ...
Leggi Tutto
BANDINI, Ottavio
Alberto Merola
Nacque a Firenze nel 1557 o 1558. Compì gli studi teologici e letterari (studioso della lingua greca, come si apprende da una sua lettera conservata nella Biblioteca [...] divenne dottore utriusque iuris. Fin da giovanissimo era stato introdotto nella curia romana dove aveva conseguito, per la sua eloquenza, un grande successo pronunciando nella chiesa di S. Lorenzo l'orazione funebre in onore del granduca di Toscana ...
Leggi Tutto
PARAVICINO y ARTEAGA, Hortensio Félix
Teologo e predicatore spagnolo, nato nel 1580 a Madrid, ove morì nel 1633. Entrato nell'ordine dei trinitarî, presentato alla corte, di cui divenne oratore, il P. [...] J. Fr. de Isla, satira spietata e intelligente della stravagante mania oratoria, parve rievocata e messa in ridicolo l'artificiosa eloquenza del P. Fra le sue orazioni, furono celebri: Epitafios o elogios funerales al ReJ. Phelipe III (1621); varie ...
Leggi Tutto
eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...