Poeta del tempo di Augusto, autore di una trentina circa di epigrammi erotici e simposiaci compresi nella corona di Filippo di Tessalonica, che derivano, pur non senza grazia e finezza originali, da Leonida [...] di Taranto e dai primi alessandrini. È probabilmente da identificare con lui il declamatore e retore romano A. scolaro di Lucio Cestio Pio, fautore dell'eloquenza asiana. ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] , per un fine morale e politico l'una, per un fine letterario e civile l'altra, il Convivio e il De vulgari eloquentia s'interrompono per sfociare nella Divina Commedia, in cui non solo l'austera e acuta e profonda razionalità ma anche la passione ...
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Nato il 28 agosto 1742 a Casarano (Lecce) dal dottore Andrea (oriundo mantovano) e da Domenica Cezza, dopo aver compiuti i primi studî a Strada (1754), Nardò e Lecce (1757), si recò a Napoli (1760 Lirca), [...] , Roma 1883, pp. 33-41; F. De Simone-Brouwer, F. A. A. patriota napoletano, in Rend. Acc. Lincei, cl. sc. mor., 1905; sulla Filosofia dell'eloquenza, G. Gentile, Studi vichiani, 2ª ed., Firenze 1927, p. 315, e B. Croce, in Critica, XXVI, pp. 467-73. ...
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Famoso giureconsulto romano del periodo classico, forse capo della scuola proculeiana, secondo riferisce Pomponio. Fu pretore nel 106 o 107, due volte console, consigliere imperiale sotto Adriano. Egli [...] noto per le sue straordinarie capaeità polemiche oltre che per l'acutezza dell'ingegno e l'indipendenza di giudizio. La sua eloquenza vivace e spesso anche mordace si esplicò in discussioni al Senato e in questioni con i giuristi del tempo. Sua opera ...
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SIMMACO (Q. Anicius Symmachus)
C. Bertelli
Console nel 391. Figlio di L. Aurelio Aviano S., era imparentato con S. Ambrogio. Nel 375 si definiva iuvenis, nel 396 già pensava agli annis in senectam vergentibus. [...] nel 402.
Uomo coltissimo, dedicato all'edizione e alla lettura dei classici, dotato di una ricca eloquenza, sostenuta da frequenti citazioni erudite, fu il massimo esponente della reazione senatoria al cristianesimo. Particolarmente importante ...
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Letterato e pedagogista (Chiari 1476 - Venezia 1553). Insegnò a Caravaggio, Bergamo (1508-1524), Vicenza, Venezia. Restano di lui, assai stimato dai contemporanei, epistole, orazioni, opuscoli di varî [...] argomenti, un trattato pedagogico De instauratione scholarum (1551); ma l'opera sua capitale sono i cinque libri De numero oratorio (post., 1554), nei quali detta norme per conseguire armonia ed eleganza nell'eloquenza in latino. ...
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DICTAMINUM Nel Medioevo l'arte del comporre ebbe per oggetto principale l'epistolografia, e la scuola mirò a rendere il giovane esperto a scrivere lettere. Tutti i precetti dati dagli antichi retori sull'invenzione, [...] a basarsi sull'epistolografia. Quest'uso durò nelle scuole fino all'Umanesimo, quando, col risorgere dei metodi classici, si tornò all'eloquenza.
I libri di testo, dove i giovani per quattro secoli, dall'XI al XV, appresero le regole di questa nuova ...
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LOYSON, Charles, detto le Père Hyacinthe
Emilio Campana
Nato a Orléans il 10 marzo 1827, si avviò alla carriera ecclesiastica sotto la guida dei sulpiziani. Ordinato prete nel 1851 si fece sulpiziano [...] passò tra i domenicani, e da questi tra i carmelitani (1859) ove prese il nome di Père Hyacinthe. Predicò con molta eloquenza, sì da essere giudicato eguale e anche superiore a H. Lacordaire, in varie importanti città, e specialmente a Parigi in ...
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BREGOLINI, Ubaldo
Nereo Vianello
Nacque a Noale (Venezia) il 15 maggio 1722 da Andrea e da Anna Tibaldi. A nove anni fu mandato dal padre, uomo non digiuno di lettere, dalla natia Noale, allora nel [...] , presentato il 5 marzo dell'anno successivo e rimasto inedito. L'anno dopo fu invitato a occupare le cattedre di eloquenza e di diritto civile nel liceo di Venezia, allora costituito in luogo delle scuole rette precedentemente dai gesuiti, e vi ...
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PALMA, Giovanni Battista
Pasquale Palmieri
– Nacque a Roma il 26 marzo 1791 dal romano Lorenzo e da Costanza Parmegiani, originaria di Palestrina.
Acquisì i primi rudimenti negli studi letterari grazie [...] religiosa; si contano almeno quattro ristampe fino al 1880.
Nel 1846 mostrò le sue capacità nell’arte dell’eloquenza componendo l’orazione funebre per Gregorio XVI e gli Arcadi contribuirono al consolidarsi della sua fama accogliendolo ufficialmente ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...