CHIALA, Luigi
Maria Fubini Leuzzi
Nato ad Ivrea il 29genn. 1834 da Giovanni, direttore delle poste locali, e da Marianna Giordano, aveva compiuto gli studi secondari in seminario per iscriversi poi [...] all'università di Torino e seguire i corsi di belle lettere, assiduo alle lezioni di eloquenza latina di T. Vallauri.
Iniziò presto l'attività di giornalista, entrando nel 1850 nella redazione dell'Armonia, noto giornale clericale e reazionario, in ...
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MADAUROS
P. Romanelli
Città dell'Africa, al confine fra la Numidia e la Getulia, come ci dice Apuleio, che in essa ebbe i natali; uno degli imperatori flavî vi dedusse una colonia di veterani; S. Agostino [...] la ricorda per avervi frequentato le scuole di letteratura e di eloquenza. Gli scavi hanno riportato alla luce una parte sola della città: nonostante le profonde alterazioni da essa subite in età tarda, le linee della disposizione a pianta ...
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Filosofo (Napoli 1668 - ivi 1744). Terzultimo degli otto figli di Antonio, modestissimo libraio, e di Candida Masullo, dotato di un carattere che egli stesso definiva "melanconico ed acre", di debole e [...] famiglia (in quell'anno egli prese moglie, dalla quale ebbe poi otto figli). L'obbligo imposto agli insegnanti di eloquenza di pronunciare una solenne orazione all'apertura di ogni anno scolastico gli diede modo di comporre sei prolusioni (1699-1706 ...
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Città della Francia centro-settentrionale, capoluogo del dipartimento dell’Yonne. Nei dintorni, notevoli giacimenti di ocra rossa e gialla, il cui sfruttamento costituisce una tradizionale industria.
Città [...] fu notevole centro galloromano. Venuta in potere dei Franchi già verso il 502, in età carolingia ebbe fiorenti scuole di eloquenza. Sede di una contea sin dal sec. 6°, ebbe riconosciuta nel 1194 l’autonomia comunale. Durante la guerra dei Cent ...
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Nato a Pozzolo Formigaro nel 1881, morto a Varese il 31 agosto 1921. Avvocato e giornalista, fu volontario di guerra, meritandosi due decorazioni al valore; entrato in parlamento con la XXV legislatura [...] (1919), come deputato per Genova-Porto Maurizio, in sostituzione del defunto Orazio Raimondo, vi sostenne, con eloquenza e vigore, difficili battaglie parlamentari in nome delle necessità nazionali. Ebbe pertanto la tessera fascista. A Genova aveva ...
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SERIO, Luigi
Alfonso POTOLICCHIO
Nato nel 1744 a Massa Equana, presso Vico Equense (Napoli), fu insuperato improvvisatore di versi, poeta di corte, revisore di libretti d'opera. Più che per i suoi melodrammi, [...] è ricordato per un'acuta e arguta risposta polemica in vernacolo (Lo Vernacchio) all'ab. Galiani.
Professore di eloquenza all'università, valente avvocato, dopo il 1790 fu repubblicano e diresse a M. Pagano una violenta requisitoria contro il governo ...
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CASTIGLIONI, Branda
Franca Petrucci
Nacque a Milano nel 1415 da Giacomo e da Orsina Castiglioni. Vantando fra la sua parentela diretta vescovi ed alti prelati ed essendo pronipote del cardinale omonimo, [...] il C. si dedicò alla carriera ecclesiastica. Laureato in giurisprudenza e distintosi precocemente per la sua eloquenza, figurò nel 1439 quale deputato del capitolo di Bayeux, di cui era allora vescovo lo zio Zanone Castiglioni, che lo aveva chiamato ...
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Bouterweck, Friedrich
W. Theodor Elwert
Filosofo e critico tedesco (Oker, Harz, 1766 - Gottinga 1828), fu amico di Biirger e di Gleim, e subì l'influsso di Schiller e di Rousseau; si rivolse poi verso [...] la filosofia, divenne libero docente a Gottinga nel 1789, poi ebbe la cattedra di eloquenza (1802) che occupò fino alla morte. Nelle sue lezioni divulgò la filosofia kantiana, unendovi elementi di derivazione realistica. Delle sue pubblicazioni ( ...
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Letterato e filosofo (Casarano 1742 - Napoli 1799). Avvocato a Napoli, nel 1799 si schierò con i sostenitori della Repubblica Napoletana, accettando varî incarichi e pubblicando un Catechismo repubblicano, [...] cittadini di G. B. de Mably, andata perduta. Per questo motivo durante la reazione fu impiccato. Delle sue opere, più importante è la Filosofia dell'eloquenza o sia l'eloquenza della ragione (1783), notevole per il calore della polemica antiretorica. ...
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Insigne latinista e giurista, nato a Torino, 28 aprile 1773, e ivi morto il 16 marzo 1838. Dottore in teologia e diritto, entrò nella segreteria di stato del regno sardo, ma l'invasione francese lo costrinse [...] a lasciare il posto. Ebbe invece una cattedra d'eloquenza nel liceo, poi all'università di Torino e, dal 1832 al 1838, insegnò storia nell'Accademia militare e archeologia nella Scuola di belle arti. Colto nelle lingue classiche ed orientali, lasciò ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...