Filosofo, nato nel demo attico di Sfetto, scolaro di Socrate. Rimasto, dopo la morte del maestro, in difficili condizioni finanziarie, fu qualche tempo alla corte di Siracusa; poi, tornato ad Atene, visse [...] esercitando e insegnando l'eloquenza. Ma non fondò, come i suoi condiscepoli, una scuola che avesse un particolare indirizzo filosofico: anche in ciò rimanendo strettamente devoto al maestro, la cui figura umana e intellettuale cercò di rappresentare ...
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Nacque in questa città nel 1425 dalla nobile famiglia dei Caraccioli del Leone. La madre lo votò dalla più tenera età alla vita religiosa, ed egli infatti si addisse assai presto all'ordine francescano. [...] in volgare (Specchio della fede cristiana), non ci conservano che la cenere di quella così accesa e straordinaria eloquenza.
Bibl.: F. Torraca, Fra Roberto Caracciolo, in Studi di storia letteraria napoletana, Livorno 1884; A. Galletti, Storia dell ...
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PLOZIO Gallo (L. Plotius Gallus)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Amico di C. Mario, aprì per primo una scuola di retorica latina in opposizione all'abitudine invalsa in Roma di porre la lingua e la [...] letteratura greca a base degli studî d'eloquenza. La riforma caldeggiata, anche per motivi politici, dal partito democratico, ebbe grande successo, come attesta Cicerone (cfr. Suet., De rhet., 2). P. non partecipò alle lotte forensi, ma, a guisa dei ...
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CABRAS, Antonio
Bruno Anatra
Nato a Cagliari l'8 apr. 1761 da Vincenzo e Caterina Ronchi, si laureò nel 1779 in diritto civile e canonico presso l'università di Cagliari, divenendo ben presto collaboratore [...] anni, ad abbracciare lo stato ecclesiastico.
Il 28 dic. 1789 venne ordinato sacerdote, trasferendo così la propria eloquenza e perizia giuridica dal tribunale civile al servizio della curia cagliaritana. Fu infatti impiegato nel reale collegio ...
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Studioso italiano di letteratura cristiana antica (Castellammare di Stabia 1879 - ivi 1957), prof. di questa materia nell'univ. di Bari (1946-50). È noto soprattutto per Il ritmo prosaico nelle lettere [...] dei papi (3 voll., 1937-46) e per Preghiere liturgiche: poesia ed eloquenza (1951); due volumi di Scritti minori sono stati pubblicati postumi (1959). ...
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Storico di Ragusa. Nacque a Poirino nel Piemonte nel 1769, compì gli studî a Torino poi a Roma, dove entrò nell'ordine degli Scolopî ed ebbe occasione di conoscere i dotti ragusei. Dopo aver insegnato [...] eloquenza in questa ultima città, dal superiore dell'ordine fu mandato a Ragusa. Per le sue virtù e per l'ingegno seppe cattivarsi la fiducia e l'ammirazione del senato della repubblica, che lo scelse a proprio oratore. Sin dal suo arrivo a Ragusa ...
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MÉNAGE, Gilles
Salvatore Battaglia
Erudito francese, nato ad Angers il 15 agosto 1613, morto a Parigi il 23 luglio 1692. Compiuti gli studî classici e giuridici, ai quali lo aveva avviato il padre, [...] avvocato del re, il M. preferì all'eloquenza e ai tribunali, dove peraltro s'acquistò la sua prima notorietà, la vita più libera della cultura letteraria. Protetto dal principe di Conti, pensionato dal cardinale di Retz, favorito dal Mazzarino, il M. ...
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Storico e poligrafo (Revello 1731 - Parigi 1812). Umile prete e maestro di scuola, esordì col Discorso su le vicende d'ogni letteratura (1760). Datosi poi agli studî storici, il suo capolavoro, le Rivoluzioni [...] d'Italia (1768-72), gli valse la cattedra di eloquenza nell'univ. di Torino (1770), che illustrò con la sua Bibliopea o sia l'arte di compor libri (1776). Caduto in disgrazia e destituito per il libro Dell'impiego delle persone (1777), i cui ...
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Oratore sacro, nato a Genova il 23 ottobre 1818. Sacerdote nel 1843, fu successivamente vicerettore e rettore del seminario diocesano e parroco della cattedrale. Nel 1877 fu preconizzato vescovo di Albenga. [...] Il buon successo della sua forte eloquenza e la sua cultura gli dettero larga riputazione di efficace e dotto predicatore. Leone XIII il 12 maggio 1879 lo creò cardinale del titolo di Santa Maria in Traspontina, e, quattro anni dopo, arcivescovo di ...
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Nato a Venezia nel 1487, di umile famiglia, fu discepolo del Musuro, insegnò greco a Venezia e nel 1521 a Firenze, protetto dal card. Giulio de' Medici. Nel 1524 passò a Roma, con molte speranze. Insegnante [...] d'eloquenza, ebbe aspre contese; fu presente al saccheggio dei Colonnesi nel settembre del 1526; all'arrivo dei lanzichenecchi, riparò a Castel S. Angelo, ma fu ferito; morì nel 1527, più per i disagi morali che per la ferita. Maledico, superbo, ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...