TOLOMEI, Antonio
Cesare Cimegotto
Scrittore e uomo politico, nato il 21 agosto 1839 a Padova, ivi morto il 22 ottobre 1888. Laureatosi in lettere nella sua città, fu colto e garbato oratore, e lasciò [...] varî saggi di erudizione, di eloquenza e di poesia (cfr. Scritti vari, Padova 1894). Notevolissimi i suoi squarci di versione poetica del De rerum natura di Lucrezio. Fu deputato al parlamento (XII legislatura) e benemerito sindaco di Padova.
Bibl.: ...
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ADORNO, Antoniotto
Giuseppe Oreste
Nato a Genova intorno al 1340 da Adornino e da Nicolosia della Rocca, poco si sa dei suoi anni giovanili, ma dovette avere accurata educazione, anche letteraria, giacché [...] , oltre che dall'opposizione interna e dalle mosse dei fuorusciti, l'A. riuscì a far sì che, superate con la sua eloquenza e soprattutto con la forza della necessità politica le ultime resistenze, il 23 ott. 1396 la cessione di Genova al re di ...
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GRATTAN, Henry
Uomo di stato irlandese, nato a Dublino il 3 luglio 1746, morto a Londra il 6 giugno 1820. Iniziò la vita politica nel 1775, come membro della Camera dei comuni d'Irlanda; e sebbene la [...] sua eloquenza non fosse dello stampo di quella che generalmente più seduce le folle, e mancasse di esteriorità, riuscì tuttavia ben presto ad acquistare una posizione di prim'ordine nella vita pubblica irlandese grazie al suo programma ben preciso, ...
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Poeta e umanista tedesco, nato intorno al 1475 a Ingstetten, nel Württemberg, da una famiglia di contadini. Studiò dapprima diritto a Cracovia, poi belle lettere a Basilea. Nel 1497 venne nominato professore [...] di eloquenza e di poesia a Tubinga e nel 1501 l'imperatore Massimiliano lo incoronò poeta a Innsbruck. Egli resse la sua cattedra a rubinga sino alla sua morte, di cui si ignora la data (verso il 1518). Fu uno dei maggiori latinisti della sua epoca. ...
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LOLLIO, Alberto
Giuseppe Toffanin
Letterato del sec. XVI. Nato a Firenze, trascorse la sua vita per lo più a Ferrara, dove promosse l'Accademia degli Alterati e morì sessantenne nel 1568.
Dotto nelle [...] lingue classiche, coltivò con fortuna l'eloquenza volgare, sperando che "essa ne dovesse in tal pregio salire che se ne potesse andare con la greca e con la latina a paro". Una raccolta di queste orazioni fece nel 1563 e dedicò a Cosimo de' Medici. ...
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TAZIANO (Τατιανός)
F. Di Capua
Apologeta cristiano. Nacque, come egli stesso si vanta, di là dal Tigri, nel territorio degli Assiri, nella prima metà del II sec.; probabilmente tra il 120 e il 130. Studiò [...] filosofia ed eloquenza e viaggiò molto, tenendo, come Luciano, conferenze e lezioni in varie città. Verso il 150 si convertì al Cristianesimo, pare a Roma, dopo aver ascoltato il filosofo cristiano Giustino. Il 172, dopo il martirio di Giustino, ...
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Geografo latino (n. Tingentera, Calpe, Spagna Betica; 1º sec. d. C.). Compose intorno al 44 d. C. la più antica geografia latina a noi giunta (De chorographia, in 3 libri), descrizione del mondo allora [...] conosciuto. M. mirò a comporre opere di eloquenza, inserendo miti strani e descrizioni meravigliose; subì l'influsso degli Ionici, di Erodoto, di Eratostene, di Strabone; molto controversa è la questione delle sue fonti dirette. ...
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Forma latina del nome del teologo agostiniano Basilio Ponce de León (Granada 1569 - Salamanca 1629); prof. di teologia al Collegio reale di Alcalá, quindi nell'univ. di Salamanca (dal 1608) della quale [...] fu cancelliere. Di vasta erudizione e di grande eloquenza, è autore di numerosi trattati teologici in castigliano e in latino (Liber de impedimentis matrimonii, 1613, ampliato in De sacramento matrimonii libri XII, 1627; De aquae et vini conversione ...
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PERIZONIO (o anche, in forma latina, Accinctus)
Nome grecizzante di Jakob Voorbroek, filologo olandese nato ad Appingedam (Groninga) il 26 ottobre 1651, morto a Leida il 6 aprile 1715. Studiò a Utrecht, [...] e nel 1682 occupò la cattedra di eloquenza e storia a Franeker, donde nel 1693 passò all'omonima cattedra leidense. È uno dei maggiori antiquarî olandesi del sec. XVII. La sua opera da alcuni lati fu di pura erudizione su basi e con metodo presto ...
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GODWIN, conte di Wessex
Reginald Francis Treharne
Appare nel 1018 quale uno dei "duces" inglesi di Canuto; accompagnò Canuto in Danimarca (1019), fu fatto conte di Wessex (1020) e sposò Gytha, una nobildonna [...] danese. La sua ricchezza, abilità ed eloquenza gli procurarono una grande influenza. Quando morì Canuto (1035) G. sulle prime sosteneva le pretese di Hartacanuto, ma in ultimo riconobbe Aroldo Harefoot. Fu implicato nell'assassinio fatto a tradimento ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...