Scrittore (Ozzano 1840 - Bologna 1904); laureato all'univ. di Pisa ove ebbe maestri P. Villari e A. d'Ancona, fu oratore e conferenziere molto stimato e occupò con la sua eloquenza, con l'equanimità dei [...] giudizî critici fondati su molte letture e sicuro buon gusto, ma non mai profondi, un posto assai ragguardevole nella letteratura militante del secondo Ottocento. Si occupò anche di storia dell'arte, filosofia ...
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Ecclesiastico (n. 1423 - m. 1457), figlio naturale di Muzio Attendolo Sforza; entrò (1443) nell'ordine agostiniano col nome di Gabriele; nel 1454 divenne arcivescovo di Milano. Lodato per dottrina e per [...] eloquenza, è venerato come beato. ...
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Sofista e grammatico greco (sec. 2º d. C.); nato a Naucrati in Egitto, fu scolaro in Atene del retore Adriano, a cui succedette nel 178 d. C. nella cattedra di eloquenza, suscitando molte invidie. Fra [...] i suoi nemici furono l'atticista Frinico e Luciano. Dei suoi molti scritti l'opera maggiore è l'Onomasticon, in 10 libri, una specie di lessico ed elenco di sinonimi, giunto a noi in un ampio estratto, ...
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Nato ad Acquapendente, in quel di Viterbo, il 29 agosto 1724, studiò nel seminario di Montefiascone, dove a sedici anni era già professore di eloquenza, e vi rimase, probabilmente, sino al 1764. Si era [...] intanto recato più volte a Roma, ove, già ascritto all'Arcadia, s'era fatto conoscere come poeta. Innamoratosi della marchesa Lepri (la Filli delle sue anacreontiche), l'accompagnò in Francia, poi tornò ...
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Vico, Giambattista
G. Vico
1668
Nasce a Napoli
1679-84
Frequenta irregolarmente il collegio dei Gesuiti
1686-95
Soggiorna come precettore privato a Vatolla (Cilento)
1699
È nominato prof. di eloquenza [...] nell’univ. di Napoli
1709
Pubblica il De nostri temporis studiorum ratione
1710
Pubblica il De antiquissima Italorum sapientia
1725
Esce la 1a ed. della Scienza nuova (Scienza nuova prima)
1728-29
Pubblica ...
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1. A. di Ramnunte. - Oratore e uomo politico ateniese, nato al tempo della guerra contro i Persiani (primo quarto del sec. V a. C.), in anno non determinabile esattamente. I primi rudimenti dell'eloquenza [...] delle sue idee una dialettica acuta, congiunta a un fermo senso della realtà: non fu solo un oratore, ma un maestro d'eloquenza, che dovette tener scuola ad Atene, e un teorico dell'arte sua. Lo spirito attico, chiaro, acuto, pervaso dal senso della ...
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D'origine gallica, fu uno dei retori più famosi dell'epoca di Vespasiano. È noto dal dialogo tacitiano De oratoribus, dov'egli difende la nuova eloquenza. Fu questore, pretore e tribuno, e secondo il Cichorius, [...] fu appunto come tribunus laticlavius, agli ordini di Claudio, ch'egli ebbe occasione di vedere la Britannia.
Bibl.: M. Schanz, Geschichte der römische Litteratur, II, ii, Monaco 1913, pp. 287-88 ...
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AUSTERITAS
G. Becatti
Negli scrittori latini questo termine si trova talvolta riferito ad opere d'arte, specialmente a pitture, in genere nei confronti che i retori istituiscono fra poesia o eloquenza [...] e l'arte figurata. Quando è riferito ai colori di un quadro significa una gamma ristretta, senza troppi contrasti tonali e senza vivezza di tinte, cioè l'opposto di colori floridi, vivaci, smaglianti. ...
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HUBER, Ulrich
Emilio Albertario
Giureconsulto olandese, nato a Dorkum il 13 marzo 1636, morto l'8 novembre 1694. Si addottorò in Heidelberg nel 1657. Nello stesso anno fu nominato professore d'eloquenza [...] a Franeker e, dopo il 1680, di diritto pubblico a Leeuwarden. Nei suoi scritti rivela versatilità d'ingegno, spirito critico e temperamento di polemista. Discepolo di J. J. Wissenbach, egli segnalò varie ...
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Retore greco di Alabanda (come il suo omonimo e parente A. Molone, e al pari di lui scolaro di Menecle, famoso retore del tempo); dal 120 circa a. C. tenne a Rodi una reputatissima scuola d'eloquenza asiana, [...] quel genere cioè detto poi da Cicerone più grazioso che grave. Secondo Cicerone (De oratore), A. irrideva la filosofia e amava i motti scherzosi e le frasi piccanti ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...