Umanista (Venezia 1498 - ivi 1553). Insegnò dal 1494 privatamente a Venezia, donde un'aspra polemica con M. A. Sabellico, pubblico professore; dal 1520 al 1549 ebbe la cattedra di eloquenza. Curò e commentò [...] i classici editi da A. Manuzio, scrisse orazioni, epistole, versi, opere storiche (De Caesaribus, 1516) ...
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SUASORIE
Gino Funaioli
. Declamazioni che sulla base del quesito, se una cosa sia da fare o no, consistono nel consigliare e nello sconsigliare (suadere ac dissuadere, Quintil.), e insieme alle Controversiae [...] di scuola, presumendo di rappresentare fra i tre generi, in cui si divise l'eloquenza antica, il deliberativo. Esse pongono sotto gli occhi immaginarie situazioni di personaggi della storia o del mito, e di fronte ad esse o un oratore che si ...
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Nato a Elea in Eolia, fu uno degli avversarî d'Isocrate (il quale morì nel 338 a. C.), nell'oratoria e nell'insegnamento stesso dell'eloquenza. Scolaro di Gorgia, A. ne mantenne distintamente i caratteri [...] sofistici: all'eloquenza di gabinetto, dotta e laboriosa, euritmica e studiata in ogni effetto stilistico del suo avversario Isocrate, egli oppose la oratoria d'improvvisazione brillante e di effetto immediato, sebbene anch'essa elaborata nello ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] con la sua tripartizione, e meccanica, che a sua volta si divide non nel settenario, ma in tutte le opere umane. L'eloquenza, che propriamente non è "sapienza o filosofia", ma che è anche indicata come "l'altra specie della filosofia", si divide nel ...
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Letterato (Piacenza 1689 - Bologna 1758). Barnabita, scrisse di teologia e di morale; più noto per una fortunata grammatica empirica, Regole ed osservazioni della lingua toscana (1745), e per Della toscana [...] eloquenza (1752). ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] la guida di A. M. Biscioni. Quindi, dopo aver studiato un anno la filosofia, non approvando il metodo aristotelico con cui gli veniva insegnata, preferì seguire i corsi di teologia presso i domenicani ...
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Filosofo e poeta (Ragusa di Dalmazia 1714 - Roma 1801). Ecclesiastico, buon conoscitore di matematica e studioso di filosofia cartesiana, nel 1746 si trasferì a Roma, dove tenne la cattedra di eloquenza [...] alla Sapienza. La sua fama è soprattutto legata a due eleganti poemi didascalici in latino, in uno dei quali espone la concezione cartesiana (Philosophiae versibus traditae libri VI, 1744) e nell'altro ...
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MENEGHELLI, Antonio
Manlio Torquato Dazzi
Nato a Verona il 15 agosto 1765, morì a Padova il 14 dicembre 1844. Sacerdote a Venezia, precettore, oratore, dal 1805 fu professore d'eloquenza e diritto civile [...] nelle pubbliche scuole, dal 1807 d'istituzioni civili raffrontate col codice civile francese nel liceo, dal 1815 d'introduzione enciclopedica allo studio politico-legale e di diritto feudale, poi di diritto ...
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Filologo classico, nato il 4 agosto 1707 a Tennstedt, morto l'11 settembre 1781 a Lipsia. Collega e successore di J. M. Gesner nella cattedra d'eloquenza della Thomasschule di Lipsia (1756-70) e dal 1759 [...] professore anche di teologia, contribuì non poco alla diffusione degli studî classici in Germania. Ma della sua opera di editore e di filologo merita particolare ricordo solo l'edizione di Cicerone (1739, ...
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ANSIDEI, Baldassarre
Jeanne Bignami
Nacque a Perugia il 25 sett. 1555 (secondo il suo epitafio) da Alessandro, appartenente all'illustre casato degli Ansidei di Catrano. Studiò oratoria ed eloquenza [...] col retore Orazio Cardaneti, rettore dello Studio di Perugia, e venne a Roma verso il 1577, forse col suo amico Marco Antonio Bonciari, protetto dal cardinale Della Cornia, per studiare greco col famoso ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...