GEMELLI, Francesco
Vincenzo Tosi
Scrittore, nato a Orta (Novara) il 1° aprile 1736, morto a Novara il 21 agosto 1808. Entrò nell'ordine dei gesuiti; insegnò eloquenza latina all'università di Sassari, [...] poi fu canonico a Novara.
Nell'opera sua principale, Rifiorimento della Sardegna proposto nel miglioramento di sua agricoltura (Torino 1770), trattò il tema sotto il duplice aspetto economico e agricolo, ...
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CAMPI, Luigi
Claudio Mutini
Nacque a Mirandola da Gregorio e da Maria Lucrezia Santi nell'anno 1732.
Seguì nella città natale regolari corsi di grammatica e di eloquenza, favorito dalle agiate condizioni [...] dei gesuiti di Ferrara. Assolse gli uffici inerenti alla propria condizione di studente prima e poi di maestro di eloquenza fino a quando venne soppressa la Compagnia. Dopo lo scioglimento dei gesuiti gli venne assegnata una cospicua pensione con ...
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suasoria Tipo di declamazione rivolta a consigliare o sconsigliare un’azione, in uso nell’antica Roma agli inizi dell’Impero, quando la perdita della libertà escluse l’eloquenza dalla vita pubblica. Consisteva [...] in un’esercitazione di genere deliberativo, i cui argomenti, per ovvie ragioni politiche, erano fittizi e lo stile spesso ampolloso; erano notevoli però la cultura giuridica e la sottile analisi psicologica ...
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DIGNITAS
G. Becatti
Concetto che gli scrittori romani riferiscono spesso all'arte e in cui confluiscono il decoro, la grandiosità, la gravità, talvolta in paragoni fra eloquenza ed arti figurative, [...] ma soprattutto riguardo all'architettura, la più severa delle arti, mentre per la pittura e la scultura si adopera prevalentemente il termine venustas (v.), perché, come dice Cicerone (De offic., i, 36), ...
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GIUGLARIS, Luigi
Antonio Belloni
Vissuto nella seconda metà del secolo XVII, appartenne alla Compagnia di Gesù e, datosi alla predicazione, fu il più goffo e strampalato campione del barocchismo nell'eloquenza [...] sacra. Di lui abbiamo i Panegirici (Venezia 1667), il Teatro dell'eloquenza (Milano 1672), l'Avvento (Venezia 1672), il Quaresimale (Venezia 1692). Per l'istruzione di Carlo Emanuele II di Savoia, quando era sotto la tutela della madre reggente ...
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Amico di Scipione l'Africano (m. 160 circa a. C.); accompagnò Scipione in Spagna (211 a. C.) e guidò la flotta alla conquista di Cartagena (209); collaborò poi efficacemente con Scipione in Africa nella [...] pretore (196), console (190); ricoprì ancora numerosi uffici; morì in tarda età. È descritto come uomo di grande cultura ed eloquenza. n Il figlio omonimo (o L. minore), detto Sapiens per i suoi studî filosofici (fu particolarmente legato allo stoico ...
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LORENZO da Brindisi, santo
Fredegando D'ANVERSA
Nacque a Brindisi, da famiglia veneta, il 22 luglio 1559. Fattosi cappuccino nel 1575, si distinse presto per la sua eloquenza; per la sua conoscenza [...] delle lingue orientali fu da Clemente VIII destinato a esercitare il ministero tra gli ebrei di Roma. Nell'ordine dei cappuccini esercitò varie importanti cariche, tra le quali quella di superiore generale ...
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Predicatore francese (Bourges 1632 - Parigi 1704). Gesuita, insegnante fino al 1659, predicatore in provincia fino al 1669, predicò (1670) a corte, salendo per austerità di vita e per eloquenza a grande [...] fama. Insieme con Bossuet è uno dei due massimi oratori sacri del "grand siècle"; è alquanto monotono, però, nell'impostazione dei sermoni secondo uno schema fisso; ma equilibrato e chiaro, appare un abile ...
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Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] oratoriae, al figlio Marco del 54, breve riassunto di retorica. Il brutus, del 46, in cui è esposta la storia dell'eloquenza romana. L'Orator, del 46, che presenta un ritratto dell'oratore perfetto, anch'esso come il Brutus in polemica coi neo ...
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Scrittore catalano (m. dopo il 1431). Insegnò nelle univ. di Barcellona e Parigi; predicatore di Alfonso V (che rappresentò, dal 1416, al Concilio di Costanza), buon giurista, di ricca eloquenza, è autore [...] di un'opera ascetica, intitolata Memorial del pecador remut, e di Sermons e Discursos in cui furono raccolte le sue prediche ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...