Striscia di terreno più o meno lunga e di sezione sensibilmente costante, attrezzata per il transito di persone e di veicoli (in qualche caso di sole persone, s. pedonale) sia nei centri abitati sia nelle [...] roccioso, a livellare i piani con ghiaia, a creare guide per le ruote, e solo le vie cittadine, specie nel periodo ellenistico, furono lastricate.
Se gli Etruschi aprirono molte s., anche con notevoli lavori di tagli e di incassature e di canali di ...
Leggi Tutto
BOULEUTERION (βουλευτήριον)
H. Kähler
Con b. è indicato in greco l'edificio in cui, in una città, il consiglio, la boulè, tiene le sue sedute, spesso collegate col culto di Zeus, di Hestìa e di altre [...] suoi precedenti arcaici, dove, per la maggiore vastità dello spazio, la disposizione a gradinata dei sedili era più rispondente allo scopo. Sviluppi ellenistici di questo tipo sono il b. di Priene con una sala di m 20,25 × 21,06 (attorno al 150 a. C ...
Leggi Tutto
Aleppo
P. Cuneo
(ittita Khalap; accadico Khallaba; gr. Βέϱοια; lat. Beroea; arabo Ḥalab)
Capoluogo della prov. (muḥāfaza) omonima della Rep. Araba Siriana, situato nella piana del fiume Quwayq (Queyq), [...] ampio cortile (ṣaḥn) coincide anche topograficamente, oltre che per la sua funzione di luogo di incontro, con l'agorá ellenistica.
Il sistema dei luoghi di culto si completò via via con l'edificazione di numerose moschee decentrate, a servizio dei ...
Leggi Tutto
DAMASCO
P. Cuneo
(gr. ΔαμασϰόϚ; lat. Damascus; arabo al-Shāmo Dimashq)
Capitale della Rep. Araba di Siria, situata al margine occidentale del deserto siriano, ai piedi della catena montuosa dell'Antilibano, [...] alla consuetudine della 'continuità topica' che aveva già suggerito ai cristiani di rispettare il sito del santuario romano-ellenistico di Giove Damasceno. Il vasto recinto rettangolare del tempio (m. 385305) dettò quindi sin dall'inizio ai ...
Leggi Tutto
ARCHITRAVE
F. Grana
G. Matthiae
È l'elemento architettonico che, disposto orizzontalmente sopra un vano, sostiene il carico delle strutture sovrastanti, trasmettendone il peso sui sostegni verticali [...] Sifnî e nel Tesoro di Messalia in Delfi, nell'Eretteo e nel tempio di Atena Nìke. In taluni esempî del periodo ellenistico, le stesse fasce del tempio sono scolpite con motivi ornamentali.
La lunghezza dell'a. è uguale all'interasse delle colonne e ...
Leggi Tutto
L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] analisi emergono alcuni tratti comuni che sono alla base di un progressivo processo di cesura con la casa di tradizione ellenistico-romana. Nelle domus tardoantiche di Roma l'elemento di spicco era un'ampia aula absidata con grandi finestre, derivata ...
Leggi Tutto
urbanistica
Fabrizio Di Marco
Progettare città e territori
L’analisi dell’ambiente e la sua progettazione hanno impegnato l’uomo sin dalle sue origini. L’urbanistica si è sviluppata attraverso i millenni: [...] per realizzare l’impianto di nuove città, come Olinto e Piene, e influenzò anche le città del periodo ellenistico.
Pianificazione e controllo del territorio nell’impero romano
I Romani, all’apice della potenza imperiale, modificarono il territorio ...
Leggi Tutto
VASSALLETTO
E. Bassan
Famiglia di marmorari, scultori e architetti romani, attiva nella seconda metà del 12° e nel corso del 13° secolo.
Il corpus di opere riferito ai V. comprende una cospicua serie [...] serie tipologica che include figurazioni diverse, come sfingi maschili e femminili, leoni feroci o mansueti, alcuni di matrice ellenistico-romana, altri, forse riferibili al V. 'figlio', ispirati a un riscoperto modello egizio, come nei casi di S ...
Leggi Tutto
BĀWĪT
M. Rassart-Debergh
Località dell'Egitto, posta sulla riva sinistra del Nilo, a km. 30 ca. a S di al-Ashmūnayn, al limite della zona desertica. Il sito, il cui nome deriva dal copto avōt/evōt (monastero, [...] stata individuata una necropoli: ai piedi di un costone roccioso sorgono piccoli edifici funerari che richiamano gli esempi ellenistico-romani di Tuna al-Jabal (Clédat, 1910); scavate invece direttamente nella parete rocciosa si trovano tombe a pozzo ...
Leggi Tutto
Popolazione (p. 393). - L'aumento demografico, anche se non notevole, è stato tuttavia costante. Dal censimento 1930 sono risultati 347.392 ab. Più avanti ci sono state delle stime, che hanno dato 361.000 [...] , scavate nella roccia tenera, rotondeggianti nel II millennio a. C., rettangolari nell'età del ferro, talvolta - specialmente in età ellenistica - provviste di nicchie. Vi si accede per un corridoio che in età più antica è ellittico, poi diviene più ...
Leggi Tutto
ellenistico
ellenìstico agg. [der. di ellenismo] (pl. m. -ci). – Dell’ellenismo, del periodo che va dalla morte di Alessandro Magno alla battaglia di Azio: la civiltà e.; letteratura, arte e., caratterizzate da un’estrema preminenza della...
alessandrino1
alessandrino1 agg. [dal lat. Alexandrinus]. – 1. Della città di Alessandria d’Egitto, metropoli di grande importanza storica e culturale nel mondo antico, e oggi il maggior porto del Mediterraneo orientale. In partic.: grammatici...