(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] è ancora chiarita l’estensione della città ricostruita dopo l’esilio babilonese (6° sec. a.C.), come pure l’abitato di epoca ellenistico-maccabea o asmonea del 2°-1° sec. a.C. È noto invece l’attivismo edilizio del re Erode, contemporaneo di Augusto ...
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Vedi GIUDAICA, Arte dell'anno: 1960 - 1973
GIUDAICA, Arte
M. Avi-Yonah
La produzione artistica degli Israeliti ebbe probabilmente origine contemporaneamente alla loro storia nazionale intorno al XIII [...] con le tradizioni orientali. Di questo confluire di tradizioni si ha un esempio in uno dei rari monumenti del periodo ellenistico rimasti nella Palestina giudaica, e cioè nel palazzo eretto dai governatori Tobiadi a ῾Araq el-Emīr, al di là del ...
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SOSOS (Σῶσος, Sosus)
P. Moreno*
1°. - Mosaicista greco, attivo a Pergamo nel II sec. a. C.
È l'unico mosaicista ricordato da Plinio, che lo nomina come "il più celebre" nell'arte di decorare i pavimenti [...] non sembrano giustificate dalla copia di Aquilela. Questa persuade invece a valutare l'opera di S. nell'ambito della tradizione ellenistica di natura morta, per quanto su di una linea diversa da quella alessandrina da un punto di vista formale, per ...
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Mathurā, l'odierna Muttra, fu sin dall'antichità un importante centro religioso del vishnuismo. Situata sul fiume Jumna, lungo le vie commerciali che congiungevano il N-O dell'India con le pianure del [...] dai Kuṣāna e risentì, nel corso di tutto il suo sviluppo, delle influenze straniere - iraniche, parthiche, ed ellenistico-romane - che convergevano nella regione dall'Asia centrale e occidentale, adattandosi, ed in parte modificando, al patrimonio ...
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SCUTARI
M- Korkuti
Città dell'Albania settentrionale (albanese Shkodër), nei cui pressi sorge, su una collina rocciosa alta 130 m, presso il fiume Drin, l'antica Scodra. I resti più antichi finora rinvenuti [...] in circolazione proprie monete con la leggenda ΣΚΟ- ΔΡΙΝΩΝe, più tardi, con la leggenda del re Genthios.
Durante il periodo ellenistico, la città si estende anche ai piedi della collina, dove si sono rinvenuti resti di abitazioni e tratti del muro di ...
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Vedi BENEVENTO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
BENEVENTO (v. vol. ii, p. 5o)
Red.
Museo. - Il museo provinciale del Sannio, recentemente ampliato e sistemato nell'edificio annesso alla Chiesa di S. Sofia, [...] ai prodotti ceramici locali. Per i periodi seguenti, notevole la raccolta di vasi àpuli, campani, pestani, di Gnathìa e, di periodo ellenistico, la tipica ceramica telesina a decorazione impressa.
Tra i numerosi pezzi della raccolta di scultura ...
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TESENOUPHIS (Τεσενούϕις)
P. Moreno
Scultore egiziano, attivo nei primi anni dell'èra volgare.
È noto da una dedica d'incerta lettura: Τεσενούϕι[ς] ϑω(ῷ) Πραμήνι ἐποί(ει), dove il nome dell'artista è [...] personaggio seduto e nella convenzionale anatomia delle mani e dei piedi, mentre il costume e la pettinatura sono di tipo ellenistico. Per motivi epigrafici e per confronto con simili sculture del museo del Cairo, tra le quali una firmata da Petesis ...
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Cittadina di Rodi (1000 ab. ca.), nella parte sud-orientale dell’isola.
La città antica era situata nello stesso luogo dell’abitato moderno. Si conservano i resti di un recinto sacro e della cavea del [...] ’acropoli. Numerose basi di statue con firme di artisti, che testimoniano l’attività della scuola rodia durante il periodo ellenistico, sono state trovate nel santuario, insieme a molte altre iscrizioni fra le quali la cronaca del tempio (Cronaca di ...
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Secondo la tradizione giudaica e cristiana spirito del male, nemico di Dio e degli uomini, che tenta per indurli a peccare. Nella letteratura apocalittica e nel Nuovo Testamento il d., o Satana, è il [...] piuttosto tarda. All’affermarsi della credenza contribuirono la religiosità popolare, l’influenza babilonese e, più tardi, la religiosità ellenistica: è così che nella Sapienza il serpente del Genesi diviene il d. (διάβολος nei Settanta traduce l’ebr ...
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Nome di tre sovrani di Persia, della dinastia dei Sasanidi. S. I, figlio del fondatore della dinastia Ardashīr, regnò dal 241 al 272 d. C. Combatté ripetutamente contro Roma, e vinse gli imperatori Gordiano [...] la fondazione, con altre città, della celebre Giundīsābūr, che divenne poi un grande centro per la scienza medica e la filosofia ellenistico-orientale. n S. II (310-379), figlio di Ōrmazd II, è il gran campione sasanide della fede mazdeistica, e l ...
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ellenistico
ellenìstico agg. [der. di ellenismo] (pl. m. -ci). – Dell’ellenismo, del periodo che va dalla morte di Alessandro Magno alla battaglia di Azio: la civiltà e.; letteratura, arte e., caratterizzate da un’estrema preminenza della...
alessandrino1
alessandrino1 agg. [dal lat. Alexandrinus]. – 1. Della città di Alessandria d’Egitto, metropoli di grande importanza storica e culturale nel mondo antico, e oggi il maggior porto del Mediterraneo orientale. In partic.: grammatici...