Nome di due antichi scultori greci. L'uno figlio di Nicandro da Megalopoli, operò verso il 150 a. C.; resta solo una base firmata, a Olimpia. L'altro (2º sec. d. C.), di Afrodisiade in Caria, firma insieme [...] con Papia i due centauri di marmo nerastro trovati a Villa Adriana, oggi al Museo capitolino: copie adrianee di originali ellenistici forse di scuola rodia, di cui abbiamo altri esemplari; mancano gli amorini che erano sul dorso dei due centauri, il ...
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CEFALO (Κέϕαλος, Cephalus)
G. Cressedi
Giovane eroe della mitologia greca. Cacciatore amato da Eos (v.), che lo rapisce e lo fa suo sposo. In Attica, C. era creduto figlio di Hermes e di Herse, sposo [...] di Eos e padre di Titone. Più tardi questo semplice mito ebbe delle aggiunte consone allo spirito dei tempi ellenistici (Apollod., iii, 14, 15; Ovid., Metam., vii, 687 ss.): C., figlio di Deione, re della Focide, è sposo di Procri e sfugge alle ...
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Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte
M. A. Del Chiaro
G. Garbini
1. - Col termine di arte n. si designa la produzione artistica di quella parte della penisola araba e della regione [...] tipi di facciate più complesse. All'origine di questo sviluppo si trova l'adozione su larga scala di motivi architettonici ellenistici, quali il fregio, l'architrave, le lesene, le metope. La porta fu oggetto di una più ricca e curata ornamentazione ...
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ARIOBARZANE I (᾿Αριοβαρζάνης)
L. Laurenzi
Di origine persiana, A. I regnò in Cappadocia dal 95 a. C. al 62 a. C. attraverso fortunose vicende, perché fu più volte assalito e vinto da Tigrane e quindi [...] del figlio Ariobarzane II.
Le monete argentee di A. I lo rappresentano col capo cinto dalla tenia, come i monarchi ellenistici. Egli appare in età avanzata con le zone del volto più in rilievo assai accentuate e i particolari delle guance trattati ...
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Scultore, scolaro di Lisippo, nato a Sicione: Plinio lo nomina fra gli artisti della 121a Olimpiade (296-292 a. C.). Eseguì infatti per Antiochia sull'Oronte, fondata nel 300 a. C., la colossale statua [...] quella dei Musei Vaticani. Questa siede sulla roccia e poggia un piede sulla figura giovanile dell'Oronte natante; ha in mano le spighe e la corona turrita in testa. Il ritmo complesso e mosso, il panneggio, il concetto sono tipicamente ellenistici. ...
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APOLLODOROS di Damasco (᾿Απολλόδωρος, Apollodōrus)
R. Bianchi Bandinelli
Architetto oriundo di Damasco in Siria, operante a Roma nella prima metà del sec. II d. C., soprattutto sotto Traiano, del quale [...] l'altro da considerarsi fra i maggiori e più originali dell'antichità e di ogni tempo, e nel cui stile elementi ellenistici e orientali si fondevano mirabilmente con elementi italici e romani; oppure l'architetto e lo scultore non furono che una sola ...
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MEGARESI, Vasi
M. A. Del Chiaro
Il nome di "megaresi" è in questo caso ovviamente un nome di comodo. Come molti altri prodotti della ceramica antica, i vasi m. sono stati arbitrariamente denominati [...] scena in un mulino. Il Rostovzev ritiene che la scena si riferisca a una delle tante e famose Heraklèiai dell'età ellenistica, mentre la scena di genere sarebbe soltanto lo sviluppo di un tema relativamente privo di importanza. Non si tratta di un ...
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ORTHONOBAZOS
S. de Marinis
Figlio di Goras; scultore o più esattamente artigiano, attivo a Dura-Europos al principio del III sec. d. C. Ci è noto dalla sua firma posta su una piccola cornice in stucco, [...] quindicina di piccoli soggetti, che sembrano per lo più di significato bacchico o funerario, tratti da modelli greco-ellenistici e accostati senza tener conto né del significato, né delle proporzioni relative: compaiono, per esempio, vittorie alate ...
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Ornamento del capo, spesso d’oro con pietre preziose.
Secondo la tradizione fu invenzione di Dioniso. Sacerdoti e indovini portavano, come simbolo di consacrazione, una benda intorno alla fronte; questa [...] lo adottò in forma di nastro bianco ornato d’oro, con le estremità frangiate scendenti sulla nuca. Fu ereditato dai sovrani ellenistici. Gli Arsacidi dal tempo di Pacoro I fino al termine della dinastia ebbero il d. a quattro ordini sovrapposti. Il ...
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SOL
B. M. Felletti Maj
La questione del culto del Sole come dio indigete o come nume introdotto in Roma dalla Grecia non tocca l'iconografia, perché mancano in età repubblicana rappresentazioni figurate [...] di denari e di aurei la testa di profilo, giovanile, con la corona radiata sui folti riccioli, che risale evidentemente a tipi ellenistici.
Si distinguono fra le altre le monete di M. Antonio, di cui alcune recano la testa del S. di faccia, col nimbo ...
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ellenistico
ellenìstico agg. [der. di ellenismo] (pl. m. -ci). – Dell’ellenismo, del periodo che va dalla morte di Alessandro Magno alla battaglia di Azio: la civiltà e.; letteratura, arte e., caratterizzate da un’estrema preminenza della...
gliconeo
ġliconèo (o ġlicònio) agg. e s. m. [dal lat. tardo glyconīus, gr. γλυκώνειος, dal nome del poeta ellenistico Glicone, di cui si hanno scarsissime notizie]. – Verso della metrica classica (schema ⌣̲́⌣̲–́⌣⌣–́⌣̅⌣̲́), uno dei più usati...