Scultore e disegnatore (York 1755 - Londra 1826), uno dei maggiori esponenti del neoclassicismo inglese. Formatosi alla Royal Academy, iniziò la sua attività con produzione di modelli per la manifattura [...] di J. Reynolds, 1803-13, e di lord Nelson, 1808-18, nella cattedrale di S. Paolo) e raffinati fregi e bassorilievi (Londra, University College, Soane Mus.) di ispirazione ellenistica che influenzarono profondamente il gusto decorativo contemporaneo. ...
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BERNINI (Bernino), Gian Lorenzo
Howard Hibbard
Figlio dello scultore fiorentino Pietro e di Angelica Galante, napoletana, nacque a Napoli il 7 dic. 1598.
Il padre si trasferì a Roma nel 1605 o 1606, [...] ). La sua personalità artistica si educò allo studio delle opere d'arte nelle collezioni romane - in particolare della statuaria ellenistica e romana del Vaticano, della Villa Borghese e delle pitture delle Stanze - cui si aggiungeva l'esercizio del ...
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Storico e filologo classico (Rothenburg ob der Tauber 1867 - Heidelberg 1924). Direttore della sezione manoscritti della Staatsbibliothek di Monaco (1898), professore a Würzburg (1903) e a Heidelberg (1908), [...] e fisiche, si maturano temi e suggestioni iconografiche, tutto un patrimonio culturale insomma che, nelle forme assunte in età ellenistica, alimenterà la civiltà araba ed europea fino alle soglie dell'età moderna. Tra le sue opere principali: Studien ...
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Poeta giambico greco (seconda metà sec. 6º a. C.), di Efeso. Per aver preso parte alla lotta contro i tiranni della sua città, dovette esulare a Clazomene, dove passò il resto della sua vita. La tradizione [...] metro più frequente è il coliambo, o giambo zoppo, detto anche scazonte o ipponatteo. I. ebbe molta fortuna presso i comici, e nell'età ellenistica presso Fenice di Colofone, Callimaco, Eroda; in Roma, tra i neoteroi, presso Calvo, Cinna e Catullo. ...
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BELOCH, Karl Julius (Carlo Giulio), o più comunemente Julius (Giulio)
Arnaldo Momigliano
Tedesco di nascita, divenne cittadino italiano negli ultimi anni della sua vita, avendo insegnato storia antica [...] ], pp. 311-18; e su testi epicurei in Riv. fil. class., n.s., IV [1926], pp. 331-336), varie discussioni di cronologia ellenistica e romana, di cui l'ultima è in Klio, XXII (1929), pp. 464-466, ancora ritornando nel 1927 all'amato Omero (Hermes, LXII ...
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GALLAVOTTI, Carlo
Roberto Nicolai
Nato a Cesena il 23 genn. 1909 da Giuseppe e da Immacolata Lopiano, si formò sotto la guida del latinista A. Rostagni prima all'Università di Bologna, dove conseguì [...] pp. 3-42; Epigrammi di Teocrito, ibid., VII (1986), pp. 101-123. Degli altri studi, specialmente codicologico-paleografici, sulla poesia ellenistica si segnala la lunga serie dei Planudea: in Boll. del com. per la prepar. dell'ed. dei class. latini e ...
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ADRIANI, Achille
Nicola Parise
Nacque a Napoli il 23 apr. 1905, da Luigi e da Luisa Numeroso. Compiuti gli studi classici, s'iscrisse ai corsi di lettere nell'università degli studi di Roma. Negli anni [...] -339). Fra 1935 e 1937 l'A. si occupò dello scavo del più importante complesso di fondazioni da attribuirsi all'età ellenistica nella regione dei quartieri reali di Alessandria (Annuaire du Musée Gréco-Romain, 1935-39, pp. 24-54), e dedicò il volume ...
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Paleografo italiano (n. Carovigno 1938). Prof. di paleografia latina presso la Scuola speciale per archivisti e bibliotecari di Roma (dal 1975) e di paleografia greca presso l'Università degli studi di [...] Dalla parte del libro. Storie di trasmissione dei classici (2002); Il calamo e il papiro. La scrittura greca dall'età ellenistica ai primi secoli di Bisanzio (2005); La scrittura greca e latina dei papiri. Una introduzione (2008). Ha diretto o curato ...
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Filosofo (Roma 480 circa - Pavia 526 o, secondo la tradizione, 524), della nobile famiglia degli Anici. Presto s'occupò di studî, meritando nel 505 le lodi di Cassiodoro. Giovanissimo, fu questore e patrizio, [...] le sue opere, la trasmissione di temi e problemi del pensiero antico nelle forme che esso aveva assunto durante la cultura ellenistica da cui B. dipende. Quasi consapevole di essere in un momento di trapasso storico, B. si era proposto il programma ...
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Favolista greco, di lui si sono conservate circa 400 narrazioni appartenenti a questo genere letterario. Presso i Romani la favola esopica, volgarizzata e accresciuta da Fedro, servì ad usi scolastici, [...] antiche favole degli animali, con allegorie riferibili al mondo umano. Noi abbiamo redazioni di favole "esopiche" di tarda età ellenistica, anche di età bizantina, derivanti in parte da raccolte più antiche. La prima di esse sembra fosse fatta da ...
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ellenistico
ellenìstico agg. [der. di ellenismo] (pl. m. -ci). – Dell’ellenismo, del periodo che va dalla morte di Alessandro Magno alla battaglia di Azio: la civiltà e.; letteratura, arte e., caratterizzate da un’estrema preminenza della...
tanagra1
tanagra1 (o tànagra) s. f. [dal nome dell’antica città greca di Tanagra, nella Beozia, dove sono state rinvenute numerosissime statuette fittili di età ellenistica, che è stato poi esteso, per antonomasia, a tutta la produzione fittile...