ZODIACO (ζῳδιαικός ζῳδιακὸς κύκλος signifer e simili)
H. G. Gundel
È quella parte del cielo in cui gli uomini posero le costellazioni; essa si estende secondo il pensiero degli antichi per una larghezza [...] esistita; in ogni caso è ovvio che questa non poteva comprendere lo Z. e che doveva essere ben diversa dalle raffigurazioni ellenistico-romane dello Scudo d'Achille (v. achille). Non è possibile stabilire se sullo scudo di Tideo decorato con il cielo ...
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PIER FRANCESCO di Bartolomeo, detto Pierino da Vinci
Alessandra Giannotti
PIER FRANCESCO di Bartolomeo, detto Pierino da Vinci. – Nacque a Vinci nel 1529/30 da Bartolomeo di ser Piero d’Antonio e da [...] , non sempre condivisibile, della Kusch-Arnhold (2008, pp. 97, 255, 267 s., 282) –, essi si disponevano in quella tradizione ellenistica rinnovata a Firenze nel tardo Quattrocento, e poi riletta da Jacopo Sansovino e dal Tribolo.
Nei giorni in cui ...
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PERSONIFICAZIONE
H. Sichtermann
W. Köhler
Siamo soliti parlare di "personificazione" ogni qualvolta si attribuisce carattere di personalità ad una cosa o ad un concetto astratto. Il concetto non è [...] è venerata nel culto come Eirene, in fine anche Demokratia, Demos e Tyche. La retorica e la filosofia ellenistica ricorrevano volentieri a concetti personificati per una migliore organizzazione dei loro complicati sistemi. Sino dai primordi l'arte ...
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PITSÀ
A. K. Orlandos
Villaggio della Grecia (nòmos di Corinzia), a occidente di Sicione e di Xylokastro, presso il Golfo di Corinto. Sopra di esso, parallelamente alla costa, si stende una montagna [...] della prima metà del sec. IV, con strana copertura del capo circondata da fiori di papavero; altri della prima età ellenistica e del sec. III o II a. C. con la caratteristica acconciatura a melone (Melonenfrisur). Oltre alle figurine qui ricordate ...
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NAQSH-I RUSTAM
C. A. Pinelli
La gola di N.-i R., nei pressi di Persepoli, è nota principalmente per un complesso di opere monumentali appartenenti agli Achemènidi e ai Sassanidi. Essa conserva tuttavia [...] tradizione iniziata da Ciro, proseguirono in pratica, per gran parte, sulla linea della complessa ed originale cultura irano-ellenistica che si era venuta formando nelle terre dominate dai Parthi. Cosicché, in sostanza, la loro arte rappresentò l ...
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LATONA (Λητω, Λατώ, etrusco Letun)
H. Sichtermann
L., figlia del titano Koios e della titana Phoibe, è nota nella mitologia greca specie come madre di Apollo e di Artemide.
In origine era certamente [...] avanzò già in lontani tempi la pretesa di aver dato i natali anche alla sorella di Apollo, ma solo in età ellenistica questa concezione andò sempre più diffondendosi. Oltre a Delo fu Efeso a sostenere con maggior accanimento di essere, in qualità di ...
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DIOSCURI (epigr. Διόσκοροι, fonti Διόσκουροι)
V. Bianco
Castore e Polluce, figli del dio del Cielo, Zeus o, nel valore originario del nome, Tindareo (così in Esiodo, negli Inni omerici, ecc.; invece [...] del commercio e degli affari; sono identificati ormai con la costellazione dei Gemelli. Nel complesso mantengono l'iconografia ellenistica: sono un soggetto abbastanza usuale per i sarcofagi di età imperiale, dove spesso le loro figure, agli angoli ...
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SIMPOSIO (συνπόσιον)
S. de Marinis
Il s. costituisce la parte finale del banchetto greco e romano (dove ha il nome di commissatio), cioè un momento successivo e distinto dal dèipnon vero e proprio, durante [...] tre sole gambe, due all'estremità di uno dei lati corti, una al centro dell'altro, si mantiene immutata fino all'epoca ellenistica, quando diverrà di uso più comune la tavola rotonda, sia in Grecia, sia in Etruria, e che si trasmetterà più tardi al ...
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MELISSA (Μέλισσα)
S. de Marinis
Il generico termine greco designante l'ape appare più volte nella mitologia greca come nome proprio di numerose ninfe e figure femminlli, e diviene inoltre appellativo [...] significato è l'insistenza con cui l'immagine dell'ape ricorre nella monetazione della città, dal VI sec. all'epoca ellenistica. Le sacerdotesse del tempio portano il nome di Melissai e sembra che vivessero in reclusione sacra ad Efeso; i sacerdoti ...
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Vedi SEGESTA dell'anno: 1966 - 1997
SEGESTA (῎Εγεστα, Αἴγεστα, Σέγεστα, Sĕgesta)
V. Tusa
A. Gallina
Era la più importante città degli Elimi le cui rovine si trovano sul Monte Barbaro a circa 4 km a [...] del diàzoma, non è conservata. L'edificio scenico presenta ai lati due parasceni secondo il tipo comune alla scena ellenistica siceliota: notevoli nei parasceni due figure di Pan, molto rovinate, che fungevano da telamoni. Sotto la cavea è stata ...
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ellenistico
ellenìstico agg. [der. di ellenismo] (pl. m. -ci). – Dell’ellenismo, del periodo che va dalla morte di Alessandro Magno alla battaglia di Azio: la civiltà e.; letteratura, arte e., caratterizzate da un’estrema preminenza della...
tanagra1
tanagra1 (o tànagra) s. f. [dal nome dell’antica città greca di Tanagra, nella Beozia, dove sono state rinvenute numerosissime statuette fittili di età ellenistica, che è stato poi esteso, per antonomasia, a tutta la produzione fittile...