In linguistica il termine correlativo può indicare una coppia di parole messe in relazione attraverso sintagmi o intere proposizioni, l’unione di una proposizione e di un pronome a essa collegato o, in [...] 2002: 408-409):
(37) Et ben potrebbe il dittatore dicere parole diritte et ornate, ma non varrebbero neente s’elle non fossero aconcie alla materia (Brunetto Latini, La Rettorica LXXVI, 22)
Anche nell’ambito della correlazione ipotattica la prosa ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] con il participio passato (sempre accordato) dei verbi pronominali e riflessivi (elles se sont proménées dans la ville; elle s’est lavée) e dei verbi intransitivi (ils sont venus). Il secondo ausiliare viene adoperato col participio passato dei ...
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BORGO, Ignazio Solaro di Moretta, marchese del
Valerio Castronovo
Nato intorno al 1662 da Carlo Gerolamo, gran maestro di artiglieria e da Maria Roero di Cortanze, fu avviato in giovane età alla carriera [...] connoître. En même temps l'Espagne et la France veulent détruire le commerce de l'Angleterre de telle manière qu'elle ne soit plus en êtat de sécourir avec la force nécessaire les Puissances que ces deux premiers Couronnes voudront avec le ...
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La Corsica, seconda isola del Tirreno per estensione (8569 kmq), è situata a nord della Sardegna a una distanza di sole 7 miglia (Bocche di Bonifacio). Dista dalla costa toscana circa 50 miglia, e le isole [...] eghju; la terza persona nei due generi e nei due numeri – dal dimostrativo latino ĭlle – si realizza ellu, elli, ella, elle, e con diverso esito fonetico in area meridionale, iddu, iddi, idda, iddi.
Nel sistema dei ➔ clitici si segnala la preferenza ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] infinito, gerundio) proprie dei dialetti meridionali antichi e delle scritture fondate su di essi («essendono elle ne’ lor incominciamenti selvagge e chiuse»).
Caratteristiche sostanzialmente analoghe rivela l’autobiografia vichiana, «stilisticamente ...
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piangere (piagnere; solo in poesia, accanto ai più diffusi pianga, piange, piangi, e salvo in un caso sempre in rima, si hanno piagna di Pg XV 48, piagne (per es. in Pg VI 112) e piagni, per es. in Rime [...] tien morta!, detto alla pietra sepolcrale che racchiude la donna amata; Vn XXIII 5 le stelle si mostravano di colore ch'elle mi faceano giudicare che piangessero (un momento dell'erronea fantasia presaga della morte di Beatrice: v. anche XXIII 24 51 ...
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METROLOGIA ARCHITETTONICA
R.E. Zupko
Nel Medioevo ogni costruttore o bottega utilizzava unità di misura proprie del luogo di origine, che potevano quindi differire considerevolmente, essendo dipendenti [...] arrivò a includere anche l'Austria e la Boemia, il pollice (zoll) variava da cm 2,4 a cm 3, il piede (fuss) da cm 25 a cm 36, l'auna (elle) da cm 57 a cm 82, la tesa (klafter) da m 1,72 a m 2,50, la pertica (rute) da m 2,86 a m 4,67. In Svizzera - un ...
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Concetto Costa
Abstract
Vengono esaminati gli effetti del fallimento sul fallito, così come disciplinati negli artt.42-49 del testo attuale della Legge fallimentare, anche alla luce delle più recenti [...] patrimoniale del fallito, il legislatore prevede la parziale perdita della capacità processuale del fallito medesimo: «[n]elle controversie, anche in corso, relative a rapporti di natura patrimoniale del fallito compresi nel fallimento sta in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lucio De Giovanni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La famiglia del Cinquecento si sviluppa in senso autoritario: nello sforzo di moralizzazione [...] lei sottilmente le vertù della cosa amata considerando (perciò che non solamente siamo occhi e mani, ma intelletto e ragione), se elle son tali che l’amante contemplando se ne diletti, già è perfetto l’ermafrodito amoroso; né altramente, sì che egli ...
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dove (do')
Riccardo Ambrosini
1. L'uso di d. e della forma scorciata dov', di fronte a parole inizianti con e-, i- tonici (non è perciò da rifiutare la lettura dove è scritta, in Rime dubbie XII 13, [...] di sé che morale filosofia si chiama; I VII 13 contra loro volere [delle canzoni]... sarebbe essere esposta la loro sentenza colà dov'elle [" proprio a gente d'altra lingua, sì come a Tedeschi e Inghilesi, tra le quali "] non la potessero con la loro ...
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elle
élle pron. pers. f. pl. [lat. ĭllae]. – Antica forma di plur. del pron. ella, adoperato talvolta anche nei casi obliqui: Voci alte e fioche, e suon di man con elle (Dante).