Linguistica
Particella grammaticale che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, per identificarlo come essere od oggetto individuato ( a. determinativo o definito) o come essere [...] in cui l’articolo fa sillaba con l’inizio della parola seguente: a) davanti a vocale e a semiconsonante (di norma, con elisione della vocale dell’articolo, per l’ in ogni posizione, per gl’ solo davanti a i-); b) davanti alle consonanti gl(i), gn ...
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VOCALI
. Tra i fonemi che concorrono a formare la parola, sono detti vocali quelli originati dalla corrente d'aria che fa vibrare le corde vocali, e che assumono timbro differente secondo la varia conformazione [...] , precedendo o seguendo altre vocali, non hanno l'accento; secondo molti fonetisti si tratta di vere e proprie consonanti, ma comunemente sono considerate come vocali, tanto che è permessa l'elisione dell'articolo quando sono in principio di parola. ...
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Si definisce posizione post-tonica (o postonica), in particolare in una parola parossitona (➔ accento; ➔ parola italiana, struttura della), la posizione occupata da segmenti che seguono la sillaba in cui [...] distinti trattamenti (riguardo ai processi che interessano segmenti atoni finali in italiano in condizioni fonosintattiche, ➔ elisione; ➔ fonetica sintattica).
In ➔ fonologia lessicale osserviamo invece come, in diacronia e in diatopia, sottostando a ...
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SOPRA-, SOVRA-
È un ➔prefisso derivato dal latino supra e indica superiorità, eccesso, ma anche – in senso proprio – una ‘posizione superiore, in alto’.
Si trova in parole composte derivate dal latino [...] sopraluogo
soprattassa / sopratassa
sopravvalutare / sopravalutare
Davanti a una parola che comincia con vocale, si ha spesso l’elisione della -a finale di sopra- o sovra-
sovreccitare, sovrumano
Tuttavia, per alcuni composti sono adoperate anche le ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] seconda, solitamente entrambe conservano il proprio ruolo di nucleo sillabico (cfr. molt[aˈɛ]nfasi), a meno che non vi sia ➔ elisione della prima (cfr. fort[ˈɛ]nfasi) o che quest’ultima si riduca a legamento (cfr. cert[ja]nni).
Quando infine le due ...
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L’italiano ammette che parole diverse si combinino stabilmente tra loro (➔ polirematiche, parole) per dare luogo sia a significati dati dalla somma degli elementi (ferro da stiro), sia a traslati (vicolo [...] e massì, questa peraltro considerata piuttosto ➔ substandard).
Alcune forme univerbate sono il risultato di fusioni ottenute originariamente in virtù dell’elisione o della caduta di una vocale: giust(o)appunto, tutt(o)uno, or(a)mai; non è però la ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; ➔ sintagma nominale) – indicati come «determinanti» (Prandi 2006) o «specificatori» (Andorno 2003) – che hanno essenzialmente la funzione di indicare se il referente del nome è definito o no ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] solo nello scritto colto, mentre in tutti gli altri usi si preferisce ci.
I pronomi clitici presentano anche fenomeni fonologici, in particolare l’➔elisione della vocale finale: le forme lo e la si riducono a l’ dinanzi a vocale (l’ho visto). Quest ...
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Si chiamano proclitiche quelle parole (di solito ➔ monosillabi) che, non avendo accento autonomo, si appoggiano prosodicamente alla parola seguente, detta ospite, formando con essa un’unità accentuale [...] ➔ allomorfi: ad es., nel caso in cui la parola ospite inizi per vocale, l’articolo compare in forma ridotta (o elisa; ➔ elisione), in alcuni casi anche graficamente unito con l’ospite da ➔ apostrofo: l’amico, un’anima, ecc. La forma ridotta è oggi in ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] lo vuole perché qual è parola a sé, è spesso scritto qual’è per analogia con forme come cos’è, quand’è; ➔ elisione). È comunissimo, poi, l’abuso di d eufonica, che andrebbe scritta fra vocali identiche (ad Alessandria), ma non tra vocali diverse (e ...
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elisione
eliṡióne s. f. [dal lat. elisio -onis (der. di elidĕre), che nei grammatici tardi traduce il gr. ἔκϑλιψις]. – L’atto, il fatto di elidere, di essere eliso. In partic., fenomeno linguistico consistente nella scomparsa di vocale finale...
apostrofo
apòstrofo s. m. [dal lat. tardo apostrŏphus, gr. ἀπόστροϕος, propr. «vòlto indietro», der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – Segno grafico in forma di virgoletta (’), che nell’ortografia italiana si adopera normalmente per indicare...