Cospiratore (m. Londra 1585). Informatore all'estero del ministro W. Burghley sui movimenti dei cattolici inglesi, finì col convertirsi al cattolicesimo e cospirò contro la vita della regina Elisabetta. [...] per assassinare la regina. Nel 1584 fu eletto ai Comuni, dove protestò per l'approvazione di una legge contro i gesuiti e i cattolici. Denunciato a sua volta da un altro cospiratore, confessò la sua intenzione di attentare alla vita della regina ...
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Militare francese (n. 1512 - m. Gonnord, Angiò, 1582). Fratello cadetto del maresciallo di Brissac, prese parte alla fase finale della lotta franco-spagnola, combattendo nel 1555 in Italia. Maresciallo [...] dal 1567, combatté con alterne vicende nelle guerre contro i protestanti francesi (vincitore a Montcontour nel 1569, fu battuto nelle grazie della corte, al punto di essere chiamato a far parte di un'ambasceria presso Elisabetta d'Inghilterra (1581). ...
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Nobile inglese (n. 1550 - m. Newington, Middlesex, 1604). Gentiluomo di corte estroso e brillante, protetto dalla regina Elisabetta, che lo volle spesso vicino a sé. Fu anche poeta (23 componimenti gli [...] J. Lyly e E. Spenser). Per il suo carattere violento fu spesso privato dei suoi incarichi. Fu uno dei commissarî per i processi contro Maria Stuarda (1586), il conte di Arundel (1589), il conte di Essex ed Enrico, conte di Southampton (1601). ...
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Uomo politico inglese (n. forse 1485 - m. Basing, Hampshire, 1572). Cortigiano di Enrico VIII, fu ricompensato per i suoi servigi con terre e titoli. Consigliere privato (1526), divenne lord presidente [...] Th. Cromwell, fu contrario a ogni estremismo; contribuì alla caduta di E. di Somerset e lo sostituì come lord tesoriere (1551-72) sia sotto Maria sia sotto Elisabetta, evitando di compromettersi in questioni religiose e consigliando la moderazione. ...
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Figlio (Targermünde 1513 - Küstrin 1571) del principe elettore Gioacchino I e di Elisabetta, figlia di Giovanni I di Danimarca, ereditò (1535) il territorio di Neumark (fra l'Oder e la Warta). Introdotta [...] nel principato la Riforma, aderì dapprima alla lega di Smalcalda, ma dopo se ne distaccò e divenne partigiano di Carlo V. Seppe bene amministrare le finanze dello stato, che alla sua morte, in mancanza ...
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Figlia (Milano 1822 - Torino 1855) dell'arciduca Ranieri, viceré del Lombardo-Veneto, e di Maria Elisabetta di Savoia-Carignano, sorella di Carlo Alberto. Sposò (1842) il cugino duca di Savoia, il futuro [...] nel 1849, in accordo con la suocera Maria Teresa, si sforzò di temperare la politica anticlericale del governo sardo. Dei sette figli le sopravvissero Umberto (I), Amedeo duca di Aosta, Clotilde, Maria Pia e Oddone Eugenio, duca del Monferrato. ...
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Figlio (Torino 1770 - Chaillot, Parigi, 1800) di Vittorio Amedeo, quinto principe di Carignano. Combatté contro i Francesi (1792-96), ma dopo l'abdicazione di Carlo Emanuele IV aderì al nuovo governo repubblicano. [...] Francesi confinato a Digione, poi a Chaillot. Dalla principessa Maria Cristina Albertina di Sassonia, sposata nel 1797, ebbe Carlo Alberto, il futuro re di Sardegna, e Maria Elisabetta (1800-1856), poi sposa (1820) dell'arciduca Ranieri d'Austria. ...
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Uomo politico scozzese (m. 1612). Cattolico, nel 1584 fece da intermediario tra Giacomo di Scozia ed Elisabetta regina d'Inghilterra. Inviato in Inghilterra per scongiurare l'esecuzione di Maria Stuarda, [...] non riuscì nella sua missione, per scarso impegno, e fu, al ritorno (1587), condannato a morte per sedizione (in realtà per i suoi intrighi, in alcuni dei quali era implicato anche il re) e poi graziato. Bandito, tornò in auge nel 1589. ...
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Cospiratore (m. Londra 1619), cognato di Sir Robert Cecil e nemico del conte di Essex, fu molto influente alla corte della regina Elisabetta. Salito al trono Giacomo I (1603), fu accusato di complicità [...] nel complotto di Watson, e poco dopo, arrestato con l'accusa di aver tentato di portare sul trono Arabella Stuart, fu condannato, insieme con sir W. Raleigh, e tenuto nella torre di Londra sino al 1617 ...
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Reggente di Scozia (n. 1531 circa - m. Linlithgow 1570), figlio illegittimo di Giacomo V e di Margherita Erskine. Seguì la sorellastra Maria Stuart in Francia; al ritorno di lei nel regno cercò di convincerla [...] a una legislazione di tolleranza per i riformati; dopo l'abdicazione partecipò al consiglio di reggenza. Favorevole a una politica d'intesa con Elisabetta, fu aspramente criticato dai partigiani di Maria. ...
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elisabettiano
eliṡabettiano agg. – Che si riferisce al periodo del lungo regno (1558-1603) di Elisabetta I d’Inghilterra, durante il quale la nazione salì di potenza e di prosperità e le arti conobbero una fioritura eccezionale: epoca e.;...
memetico agg. Relativo al meme, ai memi. ♦ L'evoluzione memetica, invece, si sovrappose a quella genetica, quando i nostri antenati diventarono abbastanza intelligenti da realizzare un progresso tecnico significativo che richiedesse meno vite....