Scultore, vivente, nato a New York il 10 novembre 1880. Studiò dapprima nella città nativa, indi a Parigi. Si stabilì nel 1905 a Londra, dove decorò con diciotto figure il palazzo della British Medical [...] Chicago); Rima (Hyde Park); Studio per una visita a S. Elisabetta (1926, Tate Gallery); Notte e Giorno (1929-1931, Stazione terminale parco di St. James); e numerosi ritratti in bronzo. I suoi lavori monumentali si distinguono per la loro salda e ...
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Figlia di Massimiliano Giuseppe, dal 1795 duca di Pfalz-Zweibrücken (Palatinato-Due Ponti), nel 1799 principe elettore, dal 1806 primo re di Baviera (Massimiliano I, morto nel 1825), nacque il 21 giugno [...] alla morte di lui (1824), ad Eichstätt e a Monaco, dove ella morì. Furono sue sorelle l'imperatrice d'Austria Carolina, Elisabetta regina di Prussia, Amalia e Maria regine di Sassonia, Sofia che sposò un arciduca austriaco e fu madre dell'imperatore ...
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GRINDAL, Edmund
Ecclesiastico inglese, nato circa il 1519 a Hensingham (Cumberland). I suoi talenti di predicatore e di controversista gli permisero una rapida e brillante ascesa: già nel 1548-49 è in [...] , ottenendo il vescovado di Londra e nel 1575 quello di Canterbury; entrò tuttavia, a partire dal 1577, in conflitto con Elisabetta: fu sospeso dalle sue funzioni, e solo alla fine del 1582 fu ristabilito nella pienezza della sua carica. Morì il 6 ...
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Nato a Chislehurst nel 1509 ottenne il baccellierato nel 1527. Divenuto membro del foro inglese nel 1533, si dedicò alla vita politica, ma pur parteggiando per i protestanti, seppe barcamenarsi durante [...] la reazione cattolica di Maria Tudor, riuscendo a fare soprattutto il suo interesse. Quando nel 1558 Elisabetta salì al trono, grazie all'influenza di William Cecil, ch'era suo cognato, egli fu nominato guardasigilli, baronetto e consigliere privato ...
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Vescovo anglicano (1555-1626), uno dei più eminenti predicatori del suo tempo, ammirato per la sua eloquenza dalla regina Elisabetta. Ebbe varie cariche ecclesiastiche, e fu nominato successivamente decano [...] alla lista degli ecclesiastici nominati nel 1607 per la versione ufficiale della Bibbia.
Immune da ogni ambizione, egli tenne i suoi alti uffici con modestia, generosità e tolleranza, e si guadagnò l'universale amore e la riverenza dei contemporanei ...
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Romanziere norvegese, nato a Raros il 30 settembre 1879. Fu in giovinezza minatore, poi giornalista socialista; e i suoi primi racconti (Svarte Fjelde, Terre nere, 1907; Mineskudd, La Mina, 1908; Ved den [...] delle ultime opere di più risoluto impegno, dove lo studio delle anime è più approfondito, come Lisbet paa Jarnfjeld (Elisabetta di J., 1915), Brœndoffer (Sacrificio, 1918), e, soprattutto, Den fierde Nattevakt (La quarta veglia, 1924), dove nella ...
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Scrittore e soldato di ventura inglese, nato a Shrewsbury nel 1520, morto il 4 aprile 1604. Per 30 anni partecipò a tutti i fatti d'arme di quel tempo in Irlanda, in Scozia, nei Paesi Bassi, al servizio [...] di Orange. Nel 1575 pubblicò un volume di poesie The Firste parte of Churchyarde's Chippes. Caduto in disgrazia di Elisabetta, riparò in Scozia, dove rimase alcuni anni. Nel 1584 riacquistò il favore della regina, la quale nel 1593 gli concesse ...
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Patriota, uomo politico e autore drammatico, nato a Roma verso il 1815, morto nel 1878. Datosi alla tragedia alfieriana e niccoliniana d'intento civile e patriottico, scrisse una mediocre Vannina corsa, [...] movimento che mise capo alla Repubblica e si batté contro i Francesi a Porta S. Pancrazio. Perseguitato poi e imprigionato, citate, il C. scrisse le tragedie Oddo de' Feltreschi, Elisabetta d'Inghilterra, ecc., un libretto d'opera per Giovanni Pacini ...
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Nato nel 1541, visconte di Hereford nel 1558; i servizî resi nel combattere l'insurrezione nel nord, gli valsero la nomina a maresciallo di campo (1569) e il titolo di conte di Essex (1572). Egli concepì [...] por fine all'impresa. Prima di obbedire, fece compiere ancora altri massacri: il che non impedì che venisse nominato da Elisabetta conte maresciallo di Irlanda (1576), e che, dopo un breve soggiorno a Londra, ritornasse nell'isola. Ma, quasi appena ...
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Furono detti Dissenters "dissenzienti", o non-conformisti, quanti in Inghilterra dopo l'avvento al trono di Elisabetta (1558-1603) videro nella costituzione pubblicata nel 1548 da Edoardo VI in 42 articoli, [...] ridotti a 39 sotto Elisabetta, una tinta troppo conservatrice della dottrina e dei riti cattolici relativamente alle il rigorismo dei seguaci di Calvino, detti puritani.
Per i dissenzienti la liturgia e la gerarchia episcopale erano troppo papiste ...
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elisabettiano
eliṡabettiano agg. – Che si riferisce al periodo del lungo regno (1558-1603) di Elisabetta I d’Inghilterra, durante il quale la nazione salì di potenza e di prosperità e le arti conobbero una fioritura eccezionale: epoca e.;...
memetico agg. Relativo al meme, ai memi. ♦ L'evoluzione memetica, invece, si sovrappose a quella genetica, quando i nostri antenati diventarono abbastanza intelligenti da realizzare un progresso tecnico significativo che richiedesse meno vite....