Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] dantesca, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1970-1978, 6 voll., vol. 4º, pp. 289-292.
De Roberto, Elisa (2009), “Con + N + relativa”: una costruzione assoluta aumentata?, «La Lingua italiana. Storia, strutture, testi» 5, pp. 115 ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] , Giuseppe (1958), Il Gattopardo, Milano, Feltrinelli.
Veronesi, Sandro (2005), Caos calmo, Milano, Bompiani.
De Roberto, Elisa (2009), Con + N + relativa: una costruzione assoluta aumentata?, «La lingua italiana. Storia, strutture, testi» 5 ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino d’unione, con calco del francese trait-d’union: ‹-›) (➔ punteggiatura).
Essi differiscono invece tanto nella forma grafica quanto nelle funzioni: la lineetta ha un tracciato più lungo e sottile, ...
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Il futuro anteriore (o futuro composto) è un tempo verbale dell’➔indicativo che esprime fatti proiettati nel futuro ma avvenuti prima di altri. Nell’esempio che segue:
(1) quando Maria si sveglierà, Luca avrà già preparato la colazione
l’avvenimento espresso al futuro anteriore non si è ancora verificato nel momento in cui si pronuncia la frase (cioè nel momento dell’enunciazione), ma si determina ...
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Classificate tra le subordinate argomentali (➔ sintassi), e apparentate in particolare alle completive (➔ completive, frasi), le frasi dichiarative (dette anche semplicemente dichiarative o esplicative) permettono di spiegare o precisare un elemento della reggente (Serianni 19912: 568).
A differenza delle completive, le dichiarative sono espansioni non di un sintagma verbale ma di un sintagma nominale. ...
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Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra le «marche dell’intonazione» (Mortara Garavelli 2003: 92), in quanto serve principalmente a dare istruzioni riguardo all’intonazione che deve assumere l’esecuzione orale di un enunciato.
Per questa sua ...
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Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità di indicare un confine linguistico» intermedio tra quello forte, conclusivo, del ➔ punto e quello debole, aperto, della ➔ virgola;
(b) seriale, consistente nel giustapporre i membri di una serie, ...
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Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa un valore e una durata ideali, in quanto non esiste perfetta corrispondenza tra le soste nella lettura e le segmentazioni dello scritto: cfr. Mortara Garavelli 2003: 56); esercita una funzione di ...
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Il punto interrogativo (detto anche, meno spesso, punto di domanda) è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura), composto da un punto sormontato da un tipico ricciolo ‹?›, che contrassegna l’interrogazione diretta, la domanda intesa come «la forma grammaticale, o meglio il tipo sintattico, dell’atto linguistico relativo, non la forza illocutiva che manifesta l’intenzione con cui viene fatta» (Mortara ...
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Il sintagma nominale è un tipo di sintagma (➔ sintagma, tipi di) il cui elemento principale – quello che determina l’➔accordo e la funzione sintattica dell’intera combinazione – è un nome. In termini tecnici, è un sintagma in cui un nome (o un elemento con funzione di nome; ➔ nomi; ➔ nominalizzazioni) funge da testa.
Nella frase:
(1) ho comprato una rosa rossa
il sintagma nominale è una rosa rossa: ...
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elisio
elìṡio s. m. e agg. [dal lat. Elysium, gr. ᾿Ηλύσιον (πεδίον); come agg., ᾿Ηλύσιος]. – 1. a. Nella mitologia greca, luogo di beatitudine (detto anche Campi Elisî), destinato al soggiorno delle anime degli eroi e dei saggi dopo la morte;...
elisir
eliṡìr (o elixìr o eliṡire) s. m. [dall’arabo al-iksīr «pietra filosofale, elisir», che è dal gr. ξηρίον «polvere secca»]. – Nome col quale gli antichi alchimisti chiamavano la sostanza (solida, in polvere o liquida) che avrebbe dovuto...