GIULIA MESA (Iulia Maesa)
M. Floriani Squarciapino
Oriunda di Emesa, sorella di Giulia Domna, madre di Soemia e Mamea, riesce a far eleggere imperatore il nipote Eliogabalo, che accompagna nell'accampamento [...] e in senato (Herodianus, v, 3, 2 e passim); resosi a tutti inviso Eliogabalo, trasferisce il potere all'altro nipote e muore poco dopo (226) almeno sessantenne; fu consacrata. Incerti sono i ritratti marmorei a lei attribuiti. Il suo ritratto ...
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Giurista romano (m. 228). Praefectus praetorio assieme a Paolo, è uno dei cinque giuristi indicati dalla cosiddetta legge delle citazioni (426) di Teodosio II e Valentiniano III, come coloro alle cui dottrine [...] di Tiro in Fenicia, fu con Paolo assessore di Papiniano nella prefettura del pretorio (205-211); esiliato da Eliogabalo (222), ebbe poi da Alessandro Severo, su cui esercitò grande influenza, incarichi sempre più importanti: magister libellorum e ...
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ALESSANDRO SEVERO (M. Aurelĭus Sevērus Alexānder)
V. Scrinari
Imperatore romano. Figlio di Mammea, nipote di Giulia Domna, salì al trono nel 222, alla morte di Eliogabalo. Morì nel 235 (Lampridius, Al. [...] Sev., 60; Herod., v, 3, 7; Cass. Dio, lxxix, 17 ss., e lxxx).
Le effigi delle numerose e belle serie monetali ci aiutano a distinguere nei ritratti A. S. dagli altri imperatori giovanissimi vissuti in ...
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GIULIA MAMEA (Iulia Avita Mamaea)
M. Floriani Squarciapino
Figlia di Giulio Avito e di Mesa, sorella di Soemia, madre di Severo Alessandro. Protegge il figlio da Eliogabalo e ne cura l'educazione. Augusta [...] nel 222, coadiuva il figlio nel governo ed è uccisa con lui (235). Ricca la serie dei ritratti numismatici in cui compare sola o affrontata al figlio o assimilata a varie divinità: tranne che in alcune ...
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Imperatore romano dal 222 al 235 d. C. Nacque nel 208 in Arca Cesarea (Fenicia) da Gessio Marciano e da Giulia Mamea, venne a Roma quando il cugino Eliogabalo fu eletto imperatore, e quindi fu da lui adottato, [...] nominato Cesare, e infine Augusto. Successogli assai giovane, subì nei primi anni l'influenza della nonna Giulia Mesa e della madre. Il governo di A. ha importanza per la restaurazione dell'autorità del ...
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Scrittore latino (forse sec. 4º d. C.), uno degli autori della Historia Augusta, cui sarebbero da attribuire, secondo la tradizione, le vite, nella seconda serie, di Commodo, Diadumeniano figlio di Macrino, [...] Eliogabalo, Alessandro Severo. ...
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Musicista (Roma 1640 circa - Venezia 1673 circa), maestro di cappella alla corte di Parma; fece rappresentare molte sue opere (1662-73) a Venezia e Firenze. Oltre l'oratorio Ezzelino si ricordano le partiture [...] della Zenobia (1662), dell'Eliogabalo (1668), del Marcello in Siracusa (1670). ...
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senacolo Nell’antica Roma, luogo di riunione dei senatori all’infuori delle adunanze ufficiali; i s. erano vicino alla Curia, presso il tempio di Bellona.
Il Senaculum mulierum, luogo di riunione riservato [...] alle donne, fu eretto da Eliogabalo sul colle Quirinale. ...
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Sorella di Giulia Domna, nativa di Emesa, moglie di Giulio Avito, madre di Giulia Soemiade e Giulia Mamea. Visse prima a Roma e, dopo l'uccisione di Caracalla, a Emesa, per ordine dell'imperatore Macrino. [...] Donna abile e ambiziosa, tramò in favore del nipote Eliogabalo e, quando questi divenne imperatore, ebbe parte nel governo dello stato. Favorì poi l'altro nipote Alessandro Severo e diresse il governo durante la sua minorità. Morì dopo la morte di ...
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DIADUMENIANO (M. Opellius Antoninus Diadumenianus)
F. Panvini Rosati
Imperatore romano, figlio di M. Opellio Macrino, nato nel 208 d. C. Quando Macrino fu nominato imperatore nell'aprile 217, ricevette [...] il titolo di Cesare e il nome di Antonino. Dopo la rivolta del maggio 218, che elevò al trono Eliogabalo, Macrino fece nominare Augusto suo figlio. Inviato in seguito dal padre presso Artabano, re dei Parthi, per chiedere aiuti, fu scoperto durante ...
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