ZAVATTINI, Emilio
Edoardo Milotti
Nacque a Rimini il 14 marzo 1927, da Fortunata Zavattini e da padre non noto.
Trascorse l’infanzia tra Roma e Rimini; dopo aver conseguito il diploma di ragioniere, [...] il loro decadimento in coppie di muoni positivi e negativi (i muoni sono una specie di 'fratelli maggiori' degli elettroni, con una massa circa duecento volte maggiore). Venne così osservato il primo segnale di una risonanza vettoriale intorno a 3 ...
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pozzo quantico
Giuseppe La Rocca
Eterostruttura planare a semiconduttore, cresciuta tramite tecniche epitassiali, costituita da uno strato racchiuso tra due semiconduttori (le barriere) diversi da quello [...] (o di valenza) dia luogo lungo la direzione di crescita a una buca di potenziale al cui interno risultano confinati gli elettroni (o le buche) e che ne limita il moto traslazionale alle due dimensioni parallele al piano del pozzo quantico. Nei pozzi ...
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cristalli fotonici
Giuseppe La Rocca
Materiali caratterizzati da una variazione spaziale periodica della loro funzione dielettrica su scale di lunghezza paragonabili alla lunghezza d’onda della luce [...] visibile. La periodicità spaziale implica che la propagazione dei fotoni in tali materiali sia simile a quella degli elettroni in un cristallo e descrivibile in termini di bande di energia ove la propagazione è permessa e gap di energia ove la ...
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fotoelettromagnetico
fotoelettromagnètico [agg. (pl.m. -ci) Comp. di fotoelettr(ico) e magnetico] [EMG] [OTT] Effetto f.: fenomeno per cui se s'illumina la superficie di un semiconduttore immerso in [...] un campo magnetico parallelo alla superficie medesima, in questa insorge una corrente elettrica; ciò accade perché gli elettroni e le buche che insorgono nel semiconduttore per fotoconduzione sono separati dal campo magnetico, con il conseguente ...
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(o orthicon) Tubo da ripresa televisiva, derivato dall’iconoscopio, di cui ha costituito un notevole perfezionamento, anche se ormai è sostituito dalle telecamere con sensori di tipo CCD o CMOS. Il tipo [...] dagli anelli ritardatori d, è assorbita in quantità proporzionale alle cariche positive della zona esplorata, mentre i rimanenti elettroni f sono riflessi indietro verso il catodo. In questo modo l’intensità del fascetto riflesso varia in funzione ...
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Fisico statunitense (n. Chicago 1896 - m. 1971), ricercatore nei laboratorî della Bell tele phone company a New York (1925-61) alla Cornell Univerity. Ha compiuto studî sulla emissione termoelettrica e [...] ondulatoria. Merito principale è la scoperta, in collaborazione con C. J. Davisson (1927), della diffrazione degli elettroni; ha così mostrato, per la prima volta sperimentalmente, le proprietà ondulatorie delle particelle materiali previste da L ...
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ibridazione
A ndrea Ciccioli
In chimica teorica, operazione (detta anche ibridizzazione) consistente nel combinare matematicamente due o più orbitali atomici allo scopo di ottenere nuovi orbitali, anch’essi [...] l’atomo X, dovrebbe possedere un angolo di legame di ca. 90°, e l’atomo di carbonio dovrebbe avere una coppia di elettroni di non legame 2s e un orbitale p vuoto. Viceversa, il carbonio nella grande maggioranza dei suoi composti forma 4 legami e gli ...
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mole
mòle [Der. del lat. moles "grande edificio, grande massa di materia"] [MTR] Unità di misura della quantità di materia; è una delle unità fondamentali SI ed è pari a una quantità di sostanza (in [...] senso lato) contenente un numero di entità elementari (molecole, atomi, ioni, elettroni, ecc. ma anche fotoni, fononi, ecc.) uguale al numero di atomi in 12 grammi di 12C, cioè uguale alla costante di Avogadro 6.023 1023 mol-1; precedentemente a ...
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Botanica
Complesso dei fiori periferici, ligulati nel capolino (detto raggiante) delle Asteracee a corolle dimorfe come le margherite.
Nelle infiorescenze a ombrella composta (per es., Apiacee), sono detti [...] tra circa 100 eV e 100 keV. La distinzione tra r. X e r. γ, quando non siano prodotti dal frenamento di elettroni liberi, è data, più che dalla lunghezza d’onda, dalla loro origine: precisamente, i r. X sono radiazioni elettromagnetiche dovute a ...
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Agostini, Pierre. - Fisico francese (n. Tunisi 1941). Fisico sperimentale, ha studiato all'Università Aix-Marseille, dove ha anche conseguito il dottorato. Ricercatore presso il CEA Saclay, Università [...] . Conosciuto per i suoi pionieristici studi sugli attosecondi, scoprendo nuovi strumenti per esplorare il mondo degli elettroni all'interno di atomi e molecole, ha inventato la tecnica RABBITT (ricostruzione del battito degli attosecondi mediante ...
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elettrone
elettróne s. m. [dall’ingl. electron (termine coniato nel 1891 dal fisico irland. G. J. Stoney), comp. di electr(o)- «elettro-» e -on di anion «anione»]. – In fisica, particella elementare leggera, portatrice di una carica elettrica...
elettronica
elettrònica s. f. [dall’agg. elettronico, sull’esempio dell’ingl. electronics]. – Parte della fisica e dell’elettrotecnica che studia i processi di emissione elettronica e i fenomeni cui dà luogo la propagazione di fasci di elettroni...