antiparticella
Mauro Cappelli
Costituente elementare dell’antimateria che risulta associata alla corrispondente particella ordinaria della materia. Ogni particella elementare (a eccezione dei fotoni) [...] il primo antineutrone. L’antiparticella può talvolta identificarsi con la sua particella corrispondente: ciò può avvenire soltanto se consideriamo particelle neutre e non dotate di proprietà elettromagnetiche peculiari.
→ Particelle elementari ...
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gauge In inglese, misura, calibrazione. Il termine viene usato per indicare una particolare scelta o convenzione in base alla quale determinati enti acquistano certe proprietà. Trasformazioni di g. Nella [...] le cui equazioni sono invarianti per trasformazioni di gauge. La più antica teoria di g. è la teoria del campo elettromagnetico; il campo elettrico e magnetico, e quindi le equazioni di J.C. Maxwell, rimangono infatti invariati se si modificano tutti ...
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Leptoquark
Silvano Petrarca
In fisica delle particelle elementari (v. particelle elementari e antiparticelle, App. V), denominazione di ipotetiche particelle, previste in varie teorie di natura speculativa, [...] ) devia dalla sua traiettoria ed emette un fotone (o più raramente uno Z); questo si comporta come una sonda elettromagnetica che va a eccitare il protone causandone la disintegrazione nel gruppo di particelle indicato con X. In queste reazioni, il ...
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forza
fòrza [Der. del lat. fortia, da fortis "forte"] [MCC] In termini elementari, la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo; come tale, cioè in relazione alle modificazioni [...] di misura SI è l'ampere: v. magnetostatica nella materia: III 595 a. ◆ [MCC] F. meccanica: locuz. con cui in questioni di elettromagnetismo o di fisica atomica e nucleare s'indicano, per amore di chiarezza, le f. che non siano di origine elettrica o ...
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sorgente
sorgènte [s.f. dall'agg. sorgente, part. pres. di sorgere, der. del lat. surgere, sincope di subrigere "innalzare", comp. di sub- "sotto" e regere "reggere"] [LSF] La causa, l'oggetto e il luogo [...] S. naturali di radiazioni ionizzanti: v. fisica sanitaria: II 625 a. ◆ [OTT] S. ottica: corpo che emette radiazioni elettromagnetiche, in partic. visibili (s. a emissione stimolata, a emissione termica, a combustione o a fiamma, a fotoluminescenza, a ...
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emissione
emissióne [Der. del lat. emissio -onis "atto ed effetto dell'emettere", dal part. pass. emissus di emittere "mandar fuori"] [LSF] Il fenomeno per cui un corpo (emettitore, sorgente), spontaneamente [...] e. ◆ [MCQ] E. stimolata: e. di fotoni da parte di un sistema atomico investito da una radiazione elettromagnetica di opportune caratteristiche, con la quale ultima risulta coerente la radiazione fotonica stimolata: v. elettronica quantistica: II 371 ...
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Trasformazione naturale o artificiale di un nucleo atomico in un altro. Gli esempi più importanti di reazione nucleare sono la fissione e la fusione (fig. 1, fig. 2). Quando la particella incidente è trattenuta [...] , 42He). La seconda categoria comprende le reazioni in cui uno almeno dei corpuscoli a e b interagisce solo con forze elettromagnetiche: a questa categoria appartengono le reazioni in cui figura un fotone (γ) o un elettrone (quando non si prenda in ...
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Fisica nucleare
Renato Angelo Ricci
Il nucleo atomico ha dimensioni dell'ordine di 10−14 ÷10−15 m e in esso sono concentrate l'intera carica positiva e quasi tutta la massa dell'atomo. La fisica subatomica [...] da acceleratori lineari di alto rendimento e di alta energia, dell'ordine del GeV. La sonda elettronica interagisce per via elettromagnetica con il nucleo e con i suoi costituenti carichi, protoni, mesoni e quark, e permette di studiare con notevole ...
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massa
massa [Lat. massa, dal gr. máza "pasta di farina d'orzo"] [LSF] Termine il cui signif. ha avuto una notevole evoluzione storica e un continuo arricchimento, dal primitivo concetto di grandezza [...] legge della dinamica (la particella presenta infatti un'ulteriore resistenza all'accelerazione dovuta al fatto che essa emette radiazione elettromagnetica); (b) più in generale, ogni m. introdotta per dare conto di effetti dinamici di interazioni ...
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Biologia
C. morfogenetico Area dell’embrione, o del primordio di un germoglio, dotata della capacità di dare origine a un determinato organo; per es., i c. morfogenetici dell’arto posteriore danno origine [...] ; la forza (forza di Lorentz) che il c. esercita su una carica q in moto con velocità v vale poi f = qv×B (➔ elettromagnetismo), unità di misura del cui modulo è, nel SI, il tesla (1T=1Wb/m2). Il vettore B, che dà conto, oltre che delle azioni ...
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elettromagnetico
elettromagnètico agg. [comp. di elettro- e magnetico] (pl. m. -ci). – Inerente all’elettromagnetismo: campo e.; induzione, energia e.; onde e., radiazione e.; anche di macchina o apparecchio fondati su fenomeni elettromagnetici....
elettromagnetismo
s. m. [comp. di elettro- e magnetismo; il termine compare dapprima nella forma gr. mod. ἠλεκτρομαγνητισμός come titolo del libro III, parte II, dell’opera Magnes sive de arte magnetica (1641) del padre A. Kircher]. – Parte...