Chimico (Pavia 1761 - ivi 1818). Laureatosi in medicina a Pavia nel 1784, si rivolse quindi allo studio della chimica, divenendo prof. di chimica generale presso la stessa università nel 1796. B. ha largamente [...] di Lavoisier. Fu autore di numerose ricerche di chimica inorganica, organica (scoprì l'acido suberico) e soprattutto di elettrochimica: fu tra i primi ad eseguire esperimenti di galvanoplastica e a lui si deve l'introduzione della galvanostegia. ...
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Preparazione di un composto mediante l’azione della corrente elettrica o direttamente per mezzo di reazioni redox agli elettrodi o attraverso la combinazione dei reagenti con uno o più prodotti dell’elettrolisi. [...] alcoli ecc., nonché dall’ossidazione degli zuccheri ad acidi aldonici; notevole interesse ha assunto anche la sintesi del nitrile dell’acido adipico (intermedio nella preparazione del nylon 6,6) per dimerizzazione elettrochimica dell’acrilonitrile. ...
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ossidazione
ossidazióne [Der. di ossidare, da ossido] [CHF] (a) In senso ristretto, reazione di combinazione dell'ossigeno con un elemento o un composto, con la formazione di un ossido; in senso generale, [...] in effetti ogni o. è sempre accompagnata da riduzione, per cui si parla, in senso completo, di ossidoriduzione (←). (b) Nell'elettrochimica, o. che avviene sull'anodo di una cella elettrolitica, dovuta a ossigeno atomico che si libera dall'anodo o a ...
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Fenomeno chimico che provoca il graduale deterioramento di una sostanza solida, per lo più un metallo, per effetto di agenti esterni.
Il processo di corrosione
Quasi tutti i metalli esistono in natura [...] corrosione
Nella c. si distinguono, ma possono anche coesistere, due differenti meccanismi, il primo di natura chimica, il secondo elettrochimico. Per es., la dissoluzione di un pezzo di zinco purissimo in una soluzione di acido cloridrico è un tipo ...
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Tecnologie elettrochimiche
Bruno Scrosati
Le tecnologie elettrochimiche si basano sull’uso di elettrolizzatori costituiti, nella loro essenza, da una cella formata da due elettrodi, uno positivo e uno [...] g/l di NaCl) esce dal lato opposto al suo ingresso.
L’amalgama di sodio fluisce all’esterno della cella elettrochimica, dove subisce alcuni lavaggi con acqua (per rimuovere i residui di salamoia), e, quindi, entra in un disamalgamatore costituito da ...
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Kohlrausch Friederich Wilhelm
Kohlrausch 〈kóolrausŠ〉 Friederich Wilhelm [STF] (Rinteln sul Weser 1840 - Marburgo 1910) Prof. di fisica nell'univ. di Würzburg (1875) e poi di Strasburgo (1888); socio [...] radice quadrata della concentrazione: v. conduzione elettrica nei liquidi: I 690 b. ◆ [CHF] Metodo di K.: nell'elettrochimica, consiste nella misurazione della conducibilità di un elettrolito tramite un ponte di Wheatstone partic. adattato e detto ...
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stripping chimica In tecnologia chimica (anche, in it., strippaggio), trasferimento di uno o più componenti, più volatili o meno solubili, da una fase liquida a un’altra fase (liquida o gassosa). Lo s. [...] si eliminano i componenti più volatili (distillazione) o più facilmente trasferibili in un solvente (estrazione con solvente).
In elettrochimica, voltammetria di s., tecnica di analisi in cui la sostanza da analizzare viene dapprima depositata su un ...
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energia di attivazione
Antonio Di Meo
Le molecole per reagire devono entrare in collisione. Fra tutte le collisioni – oltre al fattore sterico – sono efficaci, cioè danno luogo a una reazione chimica, [...] ), che è uno stato di transizione solo al di là del quale si possono avere i prodotti finali di reazione (a energia inferiore a quella dello stato attivato e, nel caso esotermico, anche dello stato iniziale).
→ Biochimica; Combustione; Elettrochimica ...
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Chimico e fisico (Torino 1776 - ivi 1856). Tra i fondatori della moderna teoria atomica, nel 1811 formulò una delle ipotesi fondamentali della chimica moderna, quella che stabiliva che volumi uguali di [...] modalità della conduzione elettrica. Postulò anche una relazione tra qualità elettriche e chimiche dei corpi e propose una serie elettrochimica aperta a tutti gli elementi, non solo ai metalli. Nel 1809 raccolse in un'unica memoria i risultati della ...
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cèlla a combustibile Dispositivo elettrochimico in grado di convertire direttamente l’energia chimica in energia elettrica tramite un processo a temperatura costante in cui l’idrogeno viene combinato con [...] corretto funzionamento della cella a combustibile.
In linea di principio, una cella a combustibile è simile a una batteria elettrochimica, come per esempio il noto accumulatore piombo-acido. Infatti, entrambi i dispositivi sono in grado di convertire ...
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elettrochimica
elettrochìmica s. f. [comp. di elettro- e chimica]. – Parte della chimica fisica che ha per oggetto i processi di trasformazione dell’energia chimica in energia elettrica e viceversa, e quindi si occupa in particolare delle...
elettrochimico
elettrochìmico agg. [comp. di elettro- e chimico] (pl. m. -ci). – Che si riferisce all’elettrochimica: analisi e., sinon. di elettroanalisi; equivalente e. di un elemento chimico, la massa di tale elemento che viene trasformata...