La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] sapevo mica
b. non mi dice mai niente nessuno
(b) se gli elementi negativi precedono il verbo, il non è escluso:
(9) a. mica ) nella forma reduplicata di no (no no) pronunciata come unità intonativa [noˈno], la profrase no ha valore attenuativo in ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] variabile nello stesso territorio regionale (ad es., dove è elemento che induce il rafforzamento a Pisa, ma non a Lucca Patrizia (1998), Vocali contigue a confine di parola, in Unità fonetiche e fonologiche. Produzione e percezione. Atti delle VIII ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] contrario, in [ja] di bianca o in [wɔ] di uomo si passa da un elemento meno intenso e più breve, [j] o [w], a uno più intenso e più lungo di dittongo discendente il dittongo funziona come un’unità, legittimata dalla comune appartenenza dei due membri ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] ; per i testi successivi Coluccia 2009: 2483).
L’unità tipologica mediana, estranea sia alla Toscana che al Mezzogiorno, simili; anche la lingua del volgarizzamento pliniano presenta spiccati elementi di analogia con quella degli altri due testi: in ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] , l’apposizione, ecc.), e composizionale (centrato sul tipo di testo).
(a) Gli elementi che operano nella dimensione referenziale del contenuto testuale, segnalando l’unità e la continuità delle entità e degli eventi via via evocati, sono chiamati ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] sono rilevanti due elementi: il primo, il cosiddetto controllore, determina la forma del secondo elemento, detto bersaglio , che nell’esempio (1) b. è da considerarsi un’unità lessicale piuttosto che una sequenza di nomi coordinati (in quanto Lingua ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] ; (b) demarcativa, cioè marcano il confine di altre unità linguistiche; (c) culminativa, cioè segnalano l’apice di ha spento la luce?, allora il capostazione sarà l’elemento focalizzato (normalmente in lettere maiuscole nelle trascrizioni). La resa ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] espresso con sicurezza; B- e B% segnalano la fine di un’unità di discorso; mentre A- e A% segnalano che il parlante non e da segnali di forza illocutiva, come la presenza di un elemento della frase focalizzato. Ad es., a Lucca, come anche a Siena ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] un passo dello Zibaldone datato 26 giugno 1821, un terzo elemento, che chiama voci europee o (con un neologismo da lui sorte», «a gli ultimi nepoti», a quelle sintetiche con grafia unita «degli avi nostri», «nella fausta sorte», «agli ultimi nepoti», ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] libri di testo, ecc.) che continuarono a proporsi dopo l’Unità, in una convivenza di tendenze conservative e innovative che è una costante della storia della nostra scuola. Il principale elemento di continuità stava nell’obiettivo di far sì che fosse ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere uno,...
unito
agg. [part. pass. di unire]. – 1. a. Congiunto, collegato in modo da formare un insieme unitario e solidale, riferito a oggetti materiali: una bandiera fatta di tre pezzi di stoffa uniti insieme; in otto non ci stiamo in un tavolo: mettiamone...