Chimico (Tobol′sk 1834 - Pietroburgo 1907); a lui si deve l'elaborazione del Sistema periodico degli elementi. Ultimo dei numerosi figli di Ivan Pavlovich, insegnante di letteratura russa, e di Maria Dmitrievna [...] cui S. Cannizzaro, le cui teorie ebbero grande importanza per la sua elaborazione del Sistema periodico degli elementi. Dal 1864 al 1866 insegnò chimica all'Istituto tecnologico di Pietroburgo. Nel 1865 discusse la sua tesi di dottorato dal titolo O ...
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Chimico fisico statunitense (Weymouth, Massachusetts, 1875 - Berkeley, California, 1946). I suoi interessi spaziarono in vari campi; propose una teoria costruttiva della radiazione elettromagnetica e si [...] sui potenziali elettrochimici. Nel 1900 si recò in Germania, centro della chimica-fisica di allora, e studiò con W. H. Nernst a Gottinga atomo cubico" che spiegava la presenza di otto elementi nel secondo e terzo periodo del sistema periodico ...
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Chimico e medico (Horton, Gloucestershire, 1785 - Londra 1850). È noto specialmente per avere enunciato il principio che i pesi atomici degli elementi, riferiti all'idrogeno, sono interi, ciò che significava [...] di P. stimolò molte ricerche sui pesi atomici ma, con gli anni, l'accresciuta precisione della chimica analitica mise in luce il fatto che quasi nessun elemento era caratterizzato dal peso atomico esattamente multiplo di quello dell'idrogeno e così l ...
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Chimico (Kalmar 1797 - Angsholm, Drottningholm, 1858), allievo di Berzelius; prof. nell'univ. di Stoccolma. È ricordato per importanti e accurati lavori analitici che portarono alla scoperta di alcuni [...] era in realtà costituito da un miscuglio contenente, oltre a quell'elemento, anche un altro metallo che chiamò lantanio. Più tardi M. avere individuato un altro metallo delle terre rare, chimicamente molto simile al lantanio, che chiamò didimio; ...
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Chimico (Mulhouse 1886 - Zurigo 1919). Dopo essersi laureato presso il politecnico di Zurigo nel 1890 sotto la guida di A. R. Hantzsch, insegnò dapprima al politecnico e poi (dal 1893) all'università di [...] introduzione del concetto di numero di coordinazione, caratteristico di un elemento in una serie di composti, distinto dalla valenza. La teoria ricerche gli fu attribuito il premio Nobel per la chimica nel 1913. Autore di Neuere Anschauungen auf dem ...
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Chimico (Parigi 1852 - ivi 1907), prof. alla Sorbona; allievo di E. Fremy. Dopo le prime ricerche in chimica organica sugli alcaloidi, si dedicò alla chimica inorganica: preparò diversi derivati inorganici [...] e organici del fluoro e isolò (1886) lo stesso elemento per elettrolisi di acido fluoridrico e fluoruro di potassio fusi; per tali ricerche ebbe il premio Nobel nel 1906. A lui si deve anche un metodo di preparazione del boro basato sulla reazione ...
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Chimico (Mosca 1899 - ivi 1980); prof. e rettore dell'univ. di Mosca; membro e presidente dell'Accademia delle scienze dell'URSS (1951-61). È noto per importanti ricerche di chimica organica, specialmente [...] sui composti organometallici: sintesi dai diazocomposti, trasformazioni reciproche (sostituzione di un elemento metallico, in partic. il mercurio, con un altro), stereochimica, composti a sandwich, determinazione del meccanismo di sostituzione ...
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Chimico fisico statunitense (Buffalo 1918 - ivi 2005). È noto per aver scoperto il prometeo, il 61° elemento della tavola periodica del quale sono note le qualità fosforescenti (1945), insieme a C. Coryell [...] e a L. E. Glendenin. Ha compiuto ricerche teoriche e sperimentali sul comportamento elettrochimico di sostanze scambiatrici di ioni. I risultati delle sue analisi sono illustrati in The radiochemistry ...
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Chimico statunitense (Owosso, Michigan, 1873 - Champaign, Illinois, 1952), prof. all'univ. di Urbana; è noto per diverse ricerche di chimica generale e inorganica (pesi atomici di terre rare, leghe del [...] berillio, ecc.). A lui, a J. A. Harris e L. F. Yntema si deve una prima identificazione (1926) di un nuovo elemento che chiamarono illinio, più tardi (1945) definitivamente identificato da C. Coryell e collaboratori e chiamato prometeo. ...
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Chimico (Berlino 1893 - Bamberga 1960), allievo di W. H. Nernst, prof. di chimica-fisica alle univ. di Friburgo (1935), Strasburgo (1941) e Bamberga (1946). Si deve a lui e a sua moglie Ida Eva Tacke la [...] scoperta (1925) del renio; gli stessi dettero anche notizia dell'identificazione dell'elemento di numero atomico 43 (poi detto tecneto), ma la scoperta non ebbe conferma. ...
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elemento
eleménto s. m. [dal lat. elementum (di origine incerta), con cui i Latini rendevano i varî significati del gr. στοιχεῖον «principio, rudimento, lettera dell’alfabeto»]. – 1. Nel sign. più ampio, si dicono elementi le sostanze semplici...
elementare
agg. [dal lat. mediev. elementaris, lat. tardo elementarius]. – 1. a. Che ha natura di elemento o che si riferisce a un elemento: sostanze, corpi e., che non si possono scomporre, semplici; particelle e., quelle, come il neutrino,...