Secondo le teorie fisiche dell’antichità, particella di materia assolutamente semplice e non ulteriormente divisibile, dotata di qualità e quantità determinate. Nel linguaggio scientifico odierno, la più [...] l’a. è costituito da un certo numero Z ( numero atomico) di elettroni, più o meno grande a seconda dell’elementochimico che si considera (idrogeno, elio ecc.), e da un’unica particella elettricamente positiva, detta nucleo. Dovendo l’a. essere ...
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Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto).
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio portava il nome di kap e con la forma
rappresentava [...] del gr. κάλυξ «calice») nelle formule fiorali indica i costituenti del calice, cioè i sepali.
Chimica
La lettera K è simbolo dell’elementochimico potassio (lat. scient. Kalium).
Fisica
La lettera k è il simbolo della costante di Boltzmann. In ...
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nùcleo atòmico In fisica, parte centrale di un atomo, in cui è concentrata quasi tutta la massa atomica. Il n. ha dimensioni dell'ordine di 10−15 m, carica positiva ed è costituito da protoni e neutroni [...] lo stesso numero di massa A, ma diverso numero atomico, prendono il nome di isobari e appartengono a elementichimici diversi. Le forze nucleari che agiscono tra nucleoni contrastano la repulsione coulombiana tra protoni e garantiscono la coesione ...
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Trasformazione naturale o artificiale di un nucleo atomico in un altro. Gli esempi più importanti di reazione nucleare sono la fissione e la fusione (fig. 1, fig. 2). Quando la particella incidente è trattenuta [...] scoperta nel 1896 da H. Becquerel, fu il primo fenomeno che mostrò che l’atomo di un elementochimico si può trasformare in un atomo di un altro elemento. Il primo processo di trasformazione di un nucleo in un altro provocato dall’uomo, o, come si ...
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Botanico chimico (Edimburgo 1749 - ivi 1819); esercitò la professione di medico e poi (dal 1786) fu prof. di botanica all'univ. di Edimburgo. È noto per aver individuato l'elementochimico azoto (Dissertatio [...] inauguralis de aëre fixo dicto aut mephitico, 1772) ...
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Alchimista (sec. 17º) di Amburgo; distillando il residuo dell'evaporazione dell'urina scoprì (1669) l'elementochimico fosforo (da lui detto "fuoco freddo" per i fenomeni luminosi che accompagnano la sua [...] ossidazione) ...
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Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze sia naturali sia artificiali del regno inorganico e di quello organico.
Storia
La [...] derivati. La parte più tradizionale e più antica della c. inorganica ha riguardato la scoperta dei diversi elementi (➔) chimici e l’analisi sistematica delle loro combinazioni. Nella sua impostazione attuale la c. generale inorganica è volta allo ...
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radioattività Emissione di radiazioni ionizzanti da parte di nuclei atomici (nuclei radioattivi) che subiscono una trasformazione strutturale.
Tipi di radioattività
La r. si distingue in r. naturale [...] e fisico dei campioni. Successivamente essa intraprese l’isolamento degli elementichimici, fino a quel momento sconosciuti, responsabili del fatto che alcuni minerali di uranio presentavano una r. più alta di quella di cui poteva essere responsabile ...
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(IV, p. 26; App. II, I, p. 228; III, I, p. 120)
A. è parola greca (ἀϱχαιολογία), introdotta nella letteratura storica da Tucidide, ripresa da Platone, Diodoro Siculo, Dionigi di Alicarnasso, per indicare [...] ai nn. 37-38, 1986.
Tecniche di analisi chimico-fisica
In passato i metodi di analisi chimica pur poco sensibili, ed efficaci solo con campioni di campo analitico per la ricerca e il dosaggio di elementi in traccia in vari prodotti (in biologia, in ...
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UNIVERSO (XXXIV, p. 735; App. I, p. 1096; II, 11, p. 1064)
Massimo CIMINO
Il progresso, in questo ultimo decennio, nella conoscenza dell'U. è stato veramente importante, sia nel campo sperimentale per [...] liberi (G. Gamow), oppure (V. A. Ambartsumyan ed altri autori) da una proto-materia originaria diversa da ogni elementochimico conosciuto, dalla quale si sarebbero poi formate le particelle elementari oggi esistenti. È stata anzi avanzata l'ipotesi ...
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elemento
eleménto s. m. [dal lat. elementum (di origine incerta), con cui i Latini rendevano i varî significati del gr. στοιχεῖον «principio, rudimento, lettera dell’alfabeto»]. – 1. Nel sign. più ampio, si dicono elementi le sostanze semplici...
elementare
agg. [dal lat. mediev. elementaris, lat. tardo elementarius]. – 1. a. Che ha natura di elemento o che si riferisce a un elemento: sostanze, corpi e., che non si possono scomporre, semplici; particelle e., quelle, come il neutrino,...