Atomi che hanno numero atomico uguale e occupano perciò lo stesso posto nel sistema periodico degli elementi, ma hanno massa atomica diversa. I primi i. a essere scoperti furono gli i. radioattivi, allorché [...] numero di neutroni (v. es. in fig.) e quindi il numero di massa. Usualmente un i. si indica facendo precedere il simbolo dell’elementochimico da due numeri, dei quali uno, in basso, è il numero atomico, l’altro, in alto, è il numero di massa: così ...
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Denominazione generica dei costituenti ultimi della materia e della radiazione.
Definizione
Adottando l’atteggiamento pragmatico inaugurato da A.-L. Lavoisier nei confronti degli elementichimici, si [...] 19° sec., grazie allo studio dei rapporti ponderali nelle reazioni chimiche (J. Dalton, W. Prout), la teoria atomica della soprattutto, non è stata ancora osservata alcuna particella elementare scalare, in mancanza della quale il modello prevede ...
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In fisica, in chimica e in ingegneria, si dice di quanto è relativo al nucleo atomico.
La fisica n. è la branca della fisica che, studiando le proprietà dei nuclei atomici, permette da un lato di indagare [...] ; a queste tecniche si affiancano quelle basate sul rilievo della radioattività, che consentono di effettuare identificazioni chimiche di elementi presenti in quantità estremamente piccole e per tempi brevissimi.
La produzione in una reazione n. di ...
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Particella elettricamente neutra, di dimensioni subatomiche (∿10–15 m) e massa di poco superiore a quella del protone (∿10–27 kg), appartenente alla famiglia degli adroni (➔ particelle elementari); insieme [...] A−Z=27−13=14 neutroni. Il numero Z, in questo caso 13, viene chiamato numero atomico in quanto esso fissa l’elementochimico cui appartiene il nuclide considerato, in questo caso l’alluminio. In questa notazione, il n. è indicato con il simbolo l0n e ...
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Settore della fisica che sviluppa la ricerca relativa ai problemi della salute dell’uomo valendosi dei principi e dei metodi propri della fisica. Essa utilizza in vario modo le conoscenze acquisite sia [...] nullo e prevede l’applicazione di un campo magnetico statico e di onde elettromagnetiche a radiofrequenza. Tra i molti elementichimici d’interesse biologico analizzabili mediante NMR, di particolare importanza per l’applicazione in vivo è l’idrogeno ...
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Energia liberata durante le trasformazioni di nuclei atomici. Tali trasformazioni si hanno principalmente attraverso processi di fissione (su cui si fonda la tecnologia per la produzione di energia nucleare, [...] Cinquanta del Novecento. Essa prevede la realizzazione di un reattore al cui interno vengono innescate le reazioni di fissione. Gli elementichimici impiegati per generare tali reazioni sono uranio, plutonio e torio. L’ e. n. è oggetto di un lungo e ...
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Fisico statunitense (Pittsburgh 1911 - Pasadena, California, 1995); dal 1942 prof. di fisica presso il California institute of technology. Svolse ricerche di astronomia, astrofisica e cosmologia ricevendo [...] nel 1983, insieme con S. Chandrasekhar, il premio Nobel per la fisica per le sue ricerche sulla struttura delle stelle e la formazione degli elementichimici nell'universo. ...
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sistèma periòdico degli eleménti Classificazione degli elementichimici organizzati in una tabella e ordinati in righe (dette periodi) secondo il numero atomico crescente e in colonne (dette gruppi) secondo [...] atomico crescente, dopo un certo numero di passi (8 o 18) si ripresentano elementi con caratteristiche chimiche simili (legge della periodicità).
Variazione delle proprietà chimiche lungo il sistema
Lungo un periodo, da sinistra a destra, si ha una ...
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In chimica, denominazione data da J.J. Berzelius (1825) agli elementi capaci di combinarsi con i metalli per dare sali non contenenti ossigeno ( sali aloidi). Più specificamente, gli elementichimici del [...] , cloro, bromo, iodio, astato. Per le loro proprietà fisiche e chimiche, gli a. sono gli elementi che differiscono maggiormente dai metalli. Per il fluoro, che è l’elemento più elettronegativo, è possibile soltanto il numero di ossidazione −1; gli ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] 1896 da H. Becquerel, oltre a rivelare l’esistenza del n., mostra che l’atomo di un elementochimico si può trasformare in un atomo di un altro elemento. Il primo processo di trasformazione di un n. in un altro provocato dall’uomo fu realizzato nel ...
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elemento
eleménto s. m. [dal lat. elementum (di origine incerta), con cui i Latini rendevano i varî significati del gr. στοιχεῖον «principio, rudimento, lettera dell’alfabeto»]. – 1. Nel sign. più ampio, si dicono elementi le sostanze semplici...
chimica
chìmica s. f. [dall’agg. chimico]. – Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze, sia naturali sia artificiali, del regno inorganico e di quello organico....