Letterato (Mistretta 1623 - Palermo 1663); fu al servizio di varî signori: poi, mortagli la moglie, abbracciò lo stato ecclesiastico. Scrisse (1638) La Notti di Palermu, commedia in dialetto siciliano, [...] una traduzione dell'Eneide in ottave siciliane, elegie e canzoni nonché alcuni drammi sacri (Il Pellegrino ovvero La Sphinge debellata, Il Sebastiano e Il Bartolomeo) e qualche commedia. ...
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IONESCO, Eugène (romeno Eugen Jonescu)
Mircea POPESCU
Autore drammatico francese, di origine romena, nato a Slatina (Romania) nel 1909. Prima di stabilirsi definitivamente a Parigi, nel 1946, aveva insegnato [...] francese nelle scuole romene, pubblicato, nel 1931, a Craiova, un volume di Elegie per piccoli esseri, e destato scalpore, nel 1934, con una paradossale raccolta di scritti critici No!, in cui sosteneva, alternativamerite, tesi contrastanti sul ...
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Grammatico e poeta greco (3º sec. a. C.) nato a Pleurone in Etolia. Visse dapprima alla corte dei Tolomei ad Alessandria (285-283), poi di Antigono Gonata in Macedonia (276). Fu autore di tragedie (e come [...] tale fu dei più notevoli della cosiddetta Pleiade alessandrina), di poemetti, elegie, epigrammi. Dai frammenti appare poeta erudito, di arte controllata ma non fredda. ...
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Drammaturgo e narratore italiano (Caltanissetta 1887 - Lido di Camaiore 1956). Il suo teatro, al quale è soprattutto legato il suo nome, ha un notevole significato polemico e storico, costituendo, con [...] .
Vita e opere
Di nobile famiglia, si trasferì a Roma dove studiò giurisprudenza. Risentì, nelle sue prime prove narrative (Elegie a Maryke, 1914; Ponentino, 1916, il suo libro forse più genuino), del gusto frammentistico del tempo, all'insegna di ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo [...] di argomento linguistico all'univ. di Bonn (1891; trad. it. La parlata di Girgenti, 1981) e cominciò a tradurre le Elegie romane di Goethe (pubbl. 1896), assecondando un'iniziale vocazione poetica (Mal giocondo, 1889; Pasqua di Gea, 1891), in seguito ...
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Poeta nederlandese (Colonia 1587 - Amsterdam 1679). V. che può essere considerato come il maggiore poeta dei Paesi Bassi, autore inizialmente di liriche d'occasione, poi di poemi didascalici, trovò nella [...] del mare", 1658). Alla prima fase della sua copiosa produzione appartengono anche numerose liriche d'occasione, tra cui le elegie per la morte dei figli Constantjn e Saartje e della moglie (Kinderlyck "Corpicino", 1632; Uitvaert van mijn Dochterken ...
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DE TITTA, Cesare
Ottavio Giannangeli
Nacque a Sant'Eusanio del Sangro (Chieti) il 27 genn. 1862 da Vincenzo Vito, notaio, e da Maria Sofia Loreto. Rimasta vedova, la madre intraprese il lavoro di sarta, [...] poeti italiani moderni, come il Carducci di Alle Valchirie, ilD'Annunzio delle Elegie romane, G. Rossetti, il Mazzoni, la Aganoor Ponipilj, il brasiliano De Azeredo di tre elegie a Leone XIII (originale e trad., Rio de Janeiro 1901). Poeta in ...
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ENRIQUES, Gianfranco (noto come Franco Enriquez)
Sisto Sallusti
Nacque a Firenze il 20 nov. 1927 da Eugenio (ma in realtà figlio adulterino del direttore d'orchestra Vittorio Gui) e da Elda Solaroli, [...] una clinica di Ancona, vi mori nella notte tra il 29 e il 30 ag. 1980.
In un manoscritto di poesie dal titolo Elegie a Sirolo aveva manifestato la volontà di essere sepolto in questa località.
Fonti e Bibl.: Arch. d. Comune di Firenze, Stato civile ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] condizione di rivolta che, in una scala epica, Motherwell, tra l'altro acuto scrittore, dal 1949 propone nella serie aperta Elegie per la Repubblica spagnola. Di contro Rothko, in una essenzializzazione che mira a una qualità estetica quasi teologica ...
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elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, del comportamento o della persona: andatura,...
eleganza
s. f. [dal lat. elegantia]. – La qualità di ciò che è elegante: l’e. del vestito, della persona, del portamento; e. del dire, dello scrivere; e. di stile, d’immagini, di concetti; minuziosa, eccessiva, studiata, ricercata e.; e. d’una...