Caposcuola dei νεώτεροι, poetae novi, quali Licinio Calvo, Furio Bibaculo, Ticida, Cinna, Catullo; era, secondo le notizie di Svetonio, originario della Gallia (senża dubbio Cisalpina); e dovette nascere [...] d'argomento grammaticale, anche poemi, fra i quali erano soprattutto celebrati Lydia e Diana (o Dicynna): il primo era forse un libro d'elegie amorose e il secondo un epillio. Un altro suo scritto, non si sa se in prosa o in versi, l'Indignatio, era ...
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TAGLIACARNE, Benedetto (Theocrenus)
Enrico Carrara
Letterato, nato a Sarzana intorno al 1480 di nobile famiglia genovese, morto a Grasse nel 1536. Fu dal 1514 segretario della repubblica nella clientela [...] Episcopi Grassensis... poemata quae iuvenis admodum lusit, Poitiers 1536 (alcune poche odi, epigrammi tradotti dal greco, tre elegie). Poche epistole furono accolte nell'epistolario di fra Gregorio Cortese (poi cardinale).
Bibl.: F. Flamini, Studi di ...
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PETO, Francesco
Lorenzo Miletti
PETO (Poetus, Paetus), Francesco (Franciscus). – Nacque a Fondi probabilmente tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta del Quattrocento, dal momento [...] ’Istituto nazionale d’archeologia e storia dell’arte, Mss., 52.C, cc. 31v-33r (vi figura la prima delle due elegie per Fieramosca, tratta da un esemplare mutilo dell’edizione capuana del 1547); A. Nifo, Suessanus in libros Metheororum, Venetijs 1531 ...
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Letterato e patriota ceco (Borová, Přibyslav, 1821 - Praga 1856). Intellettuale eclettico, fu soprattutto editore di giornali: il Národní noviny ("Il giornale del popolo"), intorno al quale nel 1848 si [...] poetiche: Křest svatého Vladimíra ("Il battesimo di san Vladimiro", scritto nel 1848-54, pubblicato nel 1876); Tyrolské elegie ("Le elegie tirolesi", scritte nel 1852 e pubblicate nel 1861); Král Lávra ("Re Lávra", scritto nel 1854, pubblicato nel ...
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MOSHEH ibn ‛Ezrā (Abū Hārūn Musà b. Abī Isḥāq)
Umberto Cassuto
Poeta e filosofo ebreo, nato a Granata verso il 1060, morto verso il 1140. Compose numerose poesie ebraiche, religiose e profane. Larga [...] degli argomenti e nel modo di trattarli, nelle immagini e nel linguaggio poetico, e segnalate per una limpida freschezza e un'elegante armonia che fanno di lui uno dei primissimi, e forse il primo senz'altro, fra i poeti ebrei del Medioevo. Sono ...
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SECCO (meno bene Secchi), Niccolò
Giulio Reichenbach
Letterato e uomo d'armi e di toga, nato al principio del sec. XVI, quasi sicuramente a Montichiari nel Bresciano. Ottenne la laurea in lettere e [...] dedito ai sereni ozî letterarî. Si trovava a Roma, chiamato, pare, a ricevervi la porpora, quando morì nel 1560.
Scrisse elegie, epistole, epigrammi, poemetti, in italiano e in latino. Ma l'opera più notevole sono le sue quattro commedie: Gli inganni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per neolatina si intende solitamente la letteratura composta in lingua latina [...] il maggior poeta d’amore del Cinquecento. Benché muoia giovanissimo (a meno di 25 anni), lascia una produzione ampia e varia: elegie, epistole, silvae (poesie varie), e i fortunatissimi Basia, in cui il suo genio nervoso e appassionato si esprime in ...
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ARCHI, Giuseppe Antonio
Paola Tentori
Romagnolo, vissuto nel sec. XVIII, fu impressore del S. Uffizio e svolse la sua lunga attività a Faenza, nella tipografia attiva nel periodo compreso tra il 1713 [...] ); e, fra le più caratteristiche per bellezza tipografica o singolarità di contenuto le Canzonette ridotte ad altrettante elegie latine (1764) di Ludovico Savioli; la Dissertazione sopra il passaggio dell'Appennino fatta da Annibale cartaginese, del ...
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LOCCHI, Vittorio
Poeta, nato a Figline Valdarno l'8 marzo 1889. Studiò ragioneria a Firenze dal 1905 al 1910; entrato poi nell'amministrazione postale, si stabilì a Venezia dove rimase fino a quando, [...] , tutti stampati a Milano a cura di E. Cozzani, sono: La sveglia; Il testamento; I sonetti della malinconia; Singhiozzi e risa; Le elegie del sereno; L'uragano (dramma).
Bibl.: V. L. a cura di D. Garoglio, Firenze 1921; V. L. nel sentimento e nel ...
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HAVLÍČEK-BOROVSKÝ, Karl
Ettore Lo Gatto
Pubblicista e uomo politico cèco, nato il 31 ottobre 1821 a Borová, morto a Praga il 29 luglio 1856. Si occupò di slavistica, di folklore, scrisse versi, tradusse [...] voluto si appoggiasse più sugli Slavi. Fu anche poeta, ma con intento educativo e di propaganda politica: vanno segnalate Le elegie tirolesi, che per la loro irruenza contro il dispotismo austriaco, sono ricordate spesso accanto a Le mie prigioni del ...
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elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, del comportamento o della persona: andatura,...
eleganza
s. f. [dal lat. elegantia]. – La qualità di ciò che è elegante: l’e. del vestito, della persona, del portamento; e. del dire, dello scrivere; e. di stile, d’immagini, di concetti; minuziosa, eccessiva, studiata, ricercata e.; e. d’una...