SEMONIDE (Σημωνίδες, Semonĭdes, ma spesso anche chiamato per errore Σιμονίδης) di Amorgo
Augusto Rostagni
Poeta giambico greco, nato a Samo; tuttavia trasse l'appellativo dall'isola di Amorgo, nella [...] dei frammenti: Anthologia lyrica, ed. E. Diehl, I, Lipsia 1923, pp. 245-257.
Bibl.: G. Fraccaroli, I lirici greci, I: Elegia e Giambo, Torino 1910, pp. 67-80 (con traduz. ital. dei fr.); E. Romagnoli, I poeti lirici greci tradotti, I, Bologna 1932 ...
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GUILLÉN, Nicolás (App. II, 1, p. 1173)
Ruggero Jacobbi
Poeta cubano; l'avvento del regime di Fidel Castro ha fatto di G. il poeta nazionale per eccellenza, per la sua utilizzazione del son popolare e [...] avanzata, cantando e declamando i suoi testi più orecchiabili.
Fra gli ultimi libri, da ricordare specialmente Cuba libre (1948), Elegía a Jacques Roumain (1948), numerosi album per musica e La paloma de vuelo popular (1959). Le Obras completas sono ...
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PARNY, Èvariste-Désiré De Forges, cavaliere, poi visconte di
Diego Valeri
Poeta francese, nato all'Isola Bourbon (ora Isola della Riunione) nel 1753, morto a Parigi nel 1814. Fanciullo, fu mandato in [...] loro tempo. Ma P. si distingue per una tenerezza sentimentale, o malinconica voluttà, che trova espressione specialmente nelle elegie, fluide e melodiose, per Éléonore. Voltaire morente lo salutava "il suo caro Tibullo"; Chateaubriand adolescente lo ...
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POLIMNESTO (Πολύμνηστος, Polymnestus)
Camillo Cessi
Figlio di Meles, da Colofone, fiorì verso il 640 a. C., poiché è ricordato in uno dei frammenti di Alcmane, essendo stato con Taleta, Xenodemo, Xenocrito, [...] (Cav., 1287) e la leggenda delle oscenità dei suoi canti. Seguì dapprima le norme di Terpandro, ma compose anche nomi aulodici, elegie e canti eroici fra i quali uno in onore di Taleta (Paus., I, 14, 1) oltre i nomi auletici, in particolare ...
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Poeta (Toledo 1501 circa - Nizza 1536); al seguito di Carlo V, combatté a Olías (1521), partecipò alla spedizione in soccorso dell'isola di Rodi (1522) e alla campagna di Navarra (1523) contro i Francesi; [...] sua produzione poetica, parzialmente raccolta insieme con le poesie di Boscán (1543), consta d'una epistola, di due elegie, tre egloghe, cinque odi, trentotto sonetti e alcune composizioni minori che seguono l'antica maniera castigliana. Composte nei ...
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PIATTI, Piattino
Enrico Filippini
Umanista-soldato milanese, nacque di famiglia patrizia intorno al 1442 e fu istruito da dotti maestri nelle lettere classiche. Entrato come paggio nella corte sforzesca, [...] Garlasco (Pavia), sede abituale del Trivulzio, dove riprese a coltivare le Muse scrivendo con singolare facilità numerosi epigrammi ed elegie occasionali in latino. Rientrò anche nella corte sforzesca, ma non pare che Ludovico il Moro, così largo di ...
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FRANCO, Veronica
Giuseppe Fatini
Rinomatissima cortigiana (1546-1591) di Venezia (la visitò perfino il giovane re di Francia, Enrico III, nel 1574), fu esaltata da letterati e poeti per la sua bellezza [...] il titolo di Terze Rime (Venezia 1575), dedicandole a Guglielmo duca di Mantova e di Monferrato, un gruppo di capitoli o elegie amorose, fra le quali ne sono mischiate sette d'incerto autore, senza dubbio un innamorato di lei. Piuttosto trascurate e ...
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SACCHETTI, Urbano
Irene Fosi
– Nacque a Roma, e non a Firenze, come indicato in molte biografie, secondogenito di Matteo e di Cassandra Rucellai, il 7 marzo 1640; battezzato nella chiesa di S. Giovanni [...] cui si indicano qui i registri: Pergamene VII, nn. 98-91, 104-106; VIII, n. 114; Lettere, I-XII, cc. n.n.; Elegie e canzoni [...] dedicate all’illustriss.mo e rev.mo sig. abbate Urbano Sacchetti, Venetia 1661; Constitutiones editae ab eminentiss. et ...
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NAPPINI, Bartolomeo
Saverio Franchi
NAPPINI, Bartolomeo. – Figlio di un Anastasio, nacque nel 1634 circa a Petrizzi, in diocesi di Squillace, nel Catanzarese.
Delle radici calabresi, vantate in diversi [...] (il Pantheon); fu di vita «esemplare» e «molto dotto» (Crescimbeni, 1720, p. 255).
La sua abbondante produzione poetica (elegie, epistole, inni, capitoli) fu solo in piccola parte pubblicata. Versi d’occasione comparvero in antologie a stampa a ...
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Di questo notevole poeta non si sa nulla di certo, se non che scrisse la sua famosa Elegia nel 1193, e che, chierico d'umile origine ma d'ottimi studî, dopo aver goduto onori ed agi, aveva tutto perduto [...] di Firenze, ed era caduto nell'afflizione e nella miseria. Fu appunto questo improvviso rivolgimento di fortuna che gl'ispirò l'Elegia, unica opera sua che ci sia giunta. È un poema latino di 1000 versi, o meglio di 500 distici elegiaci, ripartiti ...
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elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, del comportamento o della persona: andatura,...
eleganza
s. f. [dal lat. elegantia]. – La qualità di ciò che è elegante: l’e. del vestito, della persona, del portamento; e. del dire, dello scrivere; e. di stile, d’immagini, di concetti; minuziosa, eccessiva, studiata, ricercata e.; e. d’una...