MOREI, Michele Giuseppe
Marco Catucci
MOREI, Michele Giuseppe. – Nacque a Firenze, probabilmente nel 1695, da Antonio, funzionario al servizio del cardinale Francesco Maria de’ Medici (e amico di Giovan [...] della Festa poetica celebrata nel palazzo della Cancelleria del cardinale Pietro Ottoboni il 4 gennaio 1722. Una sua Elegia, nella quale egli stesso interpretò uno degli interlocutori, fece da cornice a una sinfonia di Giovanni Battista Costanzi ...
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ORSI, Roberto
Francesco Lucioli
ORSI, Roberto. – Nacque a Rimini, o nel contado riminese, intorno al 1420, da Luca di Giacomo e da Elisabetta di ser Giuliano da Macerata; ebbe due fratelli, Pandolfo [...] .
Due anni più tardi fece ritorno a Rimini nella speranza di ottenere da Sigismondo Malatesta la carica paterna. Da alcune elegie latine sappiamo che si trasferì poi a Cesena, città d’origine della moglie Margherita di Gherardo Almerici, da cui ebbe ...
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AVERANI, Benedetto
Nicola Carranza
Nacque a Firenze il 19 luglio 1645, fratello maggiore di Giuseppe, celebre giureconsulto, autore di una sua biografia (in B. A., Opera Latina, I, Florentiae 1717, [...] di meccanica, studiò presso i gesuiti di Firenze e si addottorò in giurisprudenza nell'ateneo pisano. Latinista di valore, compose elegie ispirate al modello tibulliano e, cosa rara in quegli anni di imperante umanesimo latino, si applicò da solo con ...
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Poeta latino (n. Forum Iulii, od. Fréjus, 69 a. C. - m. 26 a. C.). Fu con Ottaviano alla battaglia di Azio e come premio dell'opera prestata venne fatto prefetto d'Egitto; ma, esaltatosi per la sua fortuna, [...] Servio, ne avrebbe fatto il panegirico alla fine delle Georgiche, sostituendolo poi con la favola di Orfeo. In 4 libri di elegie (Amores), di cui resta un solo verso, cantò col nome di Licorida la mima Citeride (nome d'arte della liberta Volumnia ...
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ORSINI, Cesare
Luigi Fassò
Poeta maccheronico, del quale solo si può dire con certezza che, nato a Ponzano di Val di Magra nella seconda metà del Cinquecento, era ancora vivo nel 1638, e che, passato [...] macaronica, editi sotto il nome di Magister Stopinus a Venezia nel 1638. Questo libretto, che raccoglie otto macaronee, dodici elegie, un'egloga e un manipolo di epigrammi, ebbe fortuna non del tutto immeritata (nove edizioni nel Seicento, quattro ...
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Scrittore e teologo, nato a Noventa presso Padova il 3 novembre 1745, morto ivi il 6 agosto 1831. A quattordici anni entrò nel seminario di Padova, dove insegnò poi lettere dal 1767 al 1774, indi storia [...] gli oracoli pagani, la magia); De lustratione dioeceseos Patavinae a P. Gregorio card. Barbadico facia, 1830; inoltre due elegie latine, che pubblicò a Padova coi tipi del Crescini (versione italiana di Seb. Melan): De missa Valottiana, quae vocatur ...
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VAVASSEUR, François
Pietro Tacchi Venturi
Umanista francese del secolo di Luigi XIV, nacque a Paray-le-Monial l'8 dicembre 1605. Entrato, sedicenne, tra i gesuiti e compiuti tra essi gli studî, iniziò [...] i suoi confratelli Renato Rapin, Giovanni Commire, Giuseppe de Jouvency; senza però che nessuno di essi lo superasse nel trattare con virgiliana eleganza la poesia e con stile prettamente ciceroniano la prosa latina. I suoi numerosi carmi, le sue ...
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Scrittrice tedesca (Alzey, Assia-Renania, 1899 - Rheinzabern, Palatinato, 1950). A Berlino dal 1929, si accostò al gruppo dei poeti espressionisti legati alla rivista Die Kolonne. Nel 1936, in quanto nata [...] des Lammes. Ein Hymnus der Erlösung, 1924; Die Tierkreisgedichte, 1935; Der Laubmann und die Rose, 1947; Kölnische Elegie, 1948), racconti (Triptychon des Teufels, 1932; Das Labyrinth, 1949; Glück haben, post., 1968; magistrali in specie quelli ...
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Poeta ed erudito, nato a Roma nel 1776, ivi morto il 3 settembre 1839. Occupò in patria uffici pubblici sotto i pontefici e sotto Napoleone, fu assai protetto da casa Savoia, da cui ebbe il titolo di conte, [...] dedicò alla memoria di re Carlo Felice nel 1832 la sua versione delle Georgiche e nel 1837 alla Franceschi Ferrucci quella delle Elegie di Tibullo; nel 1836 pubblicò gli Scherzi, nel 1837 la tragedia Dante in Ravenna, la cui azione si svolge serbando ...
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VARRONE Atacino (P. Terentius Varro Atacinus)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Scrittore latino, nacque l'82 a. C. ad Atax (Aude) nella provincia narbonese. A trentaquattro anni prese a studiare la letteratura [...] con severità Orazio (Sat., I, 10, 46). Properzio (III, 34, 85) e Ovidio (Trist., II, 439) ricordano le sue Elegie, in cui cantava, con lo pseudonimo di Leucadia, una giovane donna. Gli fu attribuito anche un grazioso epigramma. Varrone Atacino, che ...
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elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, del comportamento o della persona: andatura,...
eleganza
s. f. [dal lat. elegantia]. – La qualità di ciò che è elegante: l’e. del vestito, della persona, del portamento; e. del dire, dello scrivere; e. di stile, d’immagini, di concetti; minuziosa, eccessiva, studiata, ricercata e.; e. d’una...