Umanista (Milano 1441 circa - Garlasco dopo il 1508). Fu alla corte degli Sforza con varia fortuna, subendo anche il carcere sotto Galeazzo Maria: raccontò le sue sofferenze nel Libellus de carcere (1483), [...] . Nel 1476 tornò in Lombardia; dopo il 1500, deluso per non aver avuto da Ludovico il Moro i riconoscimenti che si aspettava, si ritirò a Garlasco (Pavia), ove aprì una scuola di eloquenza. Lasciò raccolte di epigrammi, di elegie e di epistole. ...
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GAURICO, Pomponio
Roberto Valentini
Scrittore salernitano, nato tra il 1481 e il 1482 a Gauro, donde: il cognome. Trascorse la giovinezza nella Napoli del Pontano e del Sannazzaro; prima del 1501 era, [...] studio di Napoli e la tenne fino al 1519. Gli anni successivi dedicò alla poesia, dandoci nel Liber Elegiarum ventinove elegie pregevoli per spontaneità e sincerità d'ispirazione. La sua morte seguì in modo misterioso nel 1530; partito da Salerno per ...
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VILLEGAS, Esteban Manuel de
Alfredo Giannini
Poeta spagnolo, nato nel villaggio di Matute presso Nájera nella Rioja nel 1589 di nobile famiglia della Navarra; morto a Nájera nel 1669. Dopo avere studiato [...] due parti, di cui la seconda comprende, oltre a poesie originali nella forma del sonetto, traduzioni molto libere da Orazio, di elegie e idillî da altri classici e Las latinas, cioè un'egloga, due saffiche e alcuni distici.
Inclinato alla poesia, non ...
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ROSSI, Lauro
Musicista, nato a Macerata il 19 febbraio 1812, morto a Cremona il 5 maggio 1885. Studiò al Collegio di S. Sebastiano a Napoli sotto la guida di G. Furno, N. Zingarelli e G. Crescentini. [...] Il domino nero (Milano, Canobbiana, 1849), mentre negli altri generi di composizione diede un oratorio, alcune Messe, Cantate, Elegie, cori, 6 fughe per quartetto d'archi e molti altri pezzi da camera.
Alla sua attività di compositore aggiunse del ...
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Scrittore polacco (Kalnik, Ucraina, 1894 - Varsavia, 1980). Le sue liriche (Oktostychy "Ottave", 1919; Kasydy "Casside", 1925; Inne życie "Un'altra vita", 1938), i drammi (Kochankovie z Werony "Gli amanti [...] di racconti Opowiadania muzyzcne ("Racconti musicali", 1971), Ogrody ("Giardini", 1974), le raccolte poetiche Xenie i elegie ("Xenie ed elegie", 1970), Śpiewnik włoski ("Canzoniere italiano", 1974), i saggi Podróże do Włoch ("Viaggi in Italia", 1977 ...
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PARTENIO (Παρϑένιος, Parthenius) di Nicea in Bitinia
Augusto Rostagni
Fu tra i poeti greci che, nel sec. I a. C., maggiormente servirono di tramite fra la letteratura alessandrina e quella romana. Prigioniero [...] , dal titolo Avventure d'amore, in cui suggeriva al discepolo 35 temi da svolgere in elegie o in poemetti. Delle sue poesie, che constavano principalmente di elegie e di poemetti, non abbiamo se non scarsi frammenti: vi erano delle Metamorfosi, un ...
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Poeta portoghese, nato a Ponte da Barca (Minho) nel 1540, morto nel convento di Arrábida (Lisbona) nel 1619. A venti anni cambiò il proprio nome di Agostino Pimenta per quello del convento di Santa Cruz [...] in cui si chiuse col più rigoroso isolamento, derivò gl'ideali per la sua poesia: 141 sonetti, 15 ecloghe, 19 elegie e qualche ode formano il suo patrimonio artistico, segnato da un'elevatezza morale e da un fervore religioso pienamente vissuti.
Bibl ...
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ATTI, Isotta degli
Augusto Campana
La celebre amante, poi moglie, di Sigismondo Pandolfo Malatesti, signore di Rimini, fu figliuola di Francesco di Atto degli Atti, agiato mercante di lane e cambiatore, [...] hanno importanza per la personalità degli autori e per i loro rapporti con Rinúni, componimenti di molti altri umanisti, come una elegia di Tito Vespasiano Strozzi a Isotta in persona di Sigismondo per la morte dei padre di lei (dunque un pezzo che ...
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Umanista (n. Reggio nell'Emilia 1439 - m. forse a Mantova 1493 circa). Dopo avere studiato a Modena, attorno al 1458 si trasferì a Ferrara, dove seguì le lezioni di Guarino Veronese, e dove visse alla [...] di Federico Gonzaga, del cui figlio Francesco fu precettore. Lasciò poemetti (Triumphus in Borsium Atestinum carmen; Carmen de apparatu contra Turcum, dedicato a Borso d'Este; De casibus Herculis in insania), elegie, epigrammi, egloghe e satire. ...
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Poeta romantico francese, nato a Lorient in Bretagna il 10 settembre 1803, morto a Montpellier il 3 maggio 1858. Vissuto fino al 1824 nella sua Bretagna, formò il suo spirito negli anni che trascorse, [...] è una raccolta di poesie (del 1831 la prima edizione; la terza, perfezionata e allargata, del 1840), la più parte elegie e idillî campestri, legate dal nome e dalla ricorrente immagine dell'amata fanciulla dei campi: poesie di un grande candore e di ...
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elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, del comportamento o della persona: andatura,...
eleganza
s. f. [dal lat. elegantia]. – La qualità di ciò che è elegante: l’e. del vestito, della persona, del portamento; e. del dire, dello scrivere; e. di stile, d’immagini, di concetti; minuziosa, eccessiva, studiata, ricercata e.; e. d’una...