EUSTOCHIO, Lorenzo
Franco Bacchelli
Di questo umanista si hanno pochissime notizie, tutte riguardanti il breve volgere di anni che va dal 1482 al 1488.
Probabilmente l'E. fu veneziano di famiglia secretarile [...] amico romano); segue il dialogo, al quale tengono dietro le due composizioni in morte del Platina (In funere Platinae elegia ed una esametrica Silva qua Platina translatus dicitur ab inferis in caelum), precedute da altre due lettere, una al collega ...
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CARBONI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Bonnanaro (Sassari) il 12 marzo 1746 da Lorenzo e da Maria Marongio, che provvidero con sufficienti mezzi alla sua educazione. Presso il collegio gesuitico [...] . 1817.
La produzione del C. fu abbondante, comprendendo il poema sacro e il carme descrittivo, la poesia didascalica e l'elegia. Il poema De Sardoa intemperie fu parzialmente pubblicato a Cagliari nel 1772 (i primi due libri) e poi completo in tutti ...
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CAPITONE, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque ad Arezzo nella seconda metà del sec. XV. Visse a Roma presso la corte di Leone X e a Roma probabilmente morì in data imprecisabile, dopo aver invano sperato [...] nel Theatrum Capitolinum magnifico Iuliano institutum..., Romae 1514. Sullo stesso argomento si cimentò il C. componendo un'elegia che compare nell'opera di Aurelio Sereno immediatamente di seguito al carme del monopolitano. Ciò documenta l'attività ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] , aggiunta a p. 185).
Documenti di questa fase della vita intellettuale dell'A. sono le traduzioni che allora egli pubblicò della Elegia sulle ruine di Siracusa di Thomas Stewart (Palermo 1832) e del Marmion di Walter Scott (Palermo 1832, voll. 2), l ...
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DATI, Leonardo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze, probabilmente nel 1408 (nell'autunno del 1407, se si accettano i dati forniti dal suo epitaffio), terzo figlio di Piero di Giorgio e di Zenobia Soderini.
I [...] spiega perché mentre era con lui il D. scrivesse (in uno spirito che non poteva non apparire ostile ai Medici) un'elegia piena di adulazione cortigiana per il re Alfonso d'Aragona e un carme Ad Florentinos che sembra rivolto ad illustrare i meriti ...
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LAMOLA, Giovanni
Guido Arbizzoni
Nacque a Bologna o nel contado bolognese presumibilmente intorno al 1405. Fantuzzi ipotizza che fosse figlio di un Bernardo, lettore di decretali nello Studio bolognese, [...] conobbe Tommaso Parentucelli (il futuro papa Niccolò V) e Antonio Beccadelli detto il Panormita, che gli dedicò la lunga elegia di apertura del suo Poematum et prosarum liber, testimonianza di cordiale e salda amicizia.
Al rapporto con il Panormita ...
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PERFETTI, Bernardino
Françoise Waquet
PERFETTI, Bernardino. – Nacque a Siena il 7 settembre 1681, da Pier Angelo e da Orsola Amerighi.
Famiglia di mercanti all’origine, i Perfetti avevano acquisito [...] di Perfetti si legge l’epilogo che ella compose sui temi delle poesie improvvisate dal padre durante un’occasione, insieme a un’elegia da lei composta per la morte di quest’ultimo (ed. 1748: pp. 266-279; 416-424).
Nipote del letterato e commediografo ...
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BATTAGLIA, Salvatore
Roberta Ascarelli
Nacque da Giovanni Battista e da Francesca Rabaja a Catania il 4 giugno 1904, ma visse sin dalla fanciullezza anche in altre città siciliane in quanto la famiglia [...] ancora un'opera del Boccaccio, Il Filocolo (Bari 1938), quindi il Poema de mio Cid (Roma 1943), di nuovo Boccaccio, l'Elegia di Madonna Fiammetta (Milano 1944), la traduzione di J. Ortega y Gasset, La ribellione delle masse (ibid. 1943), il Trattato ...
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Muse
Emanuele Lelli
Protettrici delle arti e delle scienze
Tutti i poeti chiedono protezione alle Muse, che concedono grazia e fama ai canti dei mortali. Al suono della lira di Apollo esse allietano [...] : ed è rappresentata con un globo nelle mani.
Calliope, «dalla bella voce», è la Musa più famosa, protettrice dell’epica e dell’elegia. È la madre di Orfeo, che con la sua lira incanta persino gli elementi della natura.
Nel mondo romano le Muse sono ...
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Nome che designa le tribù germaniche di Angli, Sassoni e Iuti che dalle regioni dell’Elba e del Weser migrarono nella Britannia nei sec. 5° e 6°. I primi colonizzarono l’Anglia orientale e le regioni settentrionali [...] originata da riti funebri di cremazione dei guerrieri si emancipò in età imprecisabile dal rituale come lirica a sé. Famose elegie sono L’errante, Il lamento di Deor, L’esiliata, Il navigatore, La città diruta. Il carattere tardo, non primitivo, di ...
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elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...
elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, del comportamento o della persona: andatura,...