Guédiguian, Robert
Carlo Chatrian
Regista e produttore cinematografico francese, di padre armeno e madre tedesca, nato a Marsiglia il 3 dicembre 1953. Autore di un cinema capace di abbinare finalità [...] razziale; La ville est tranquille e à l'attaque! (entrambi del 2000), omaggi alla sua città, Marsiglia, il primo in forma di elegia, il secondo in veste di commedia musicale; e infine Marie-Jo et ses deux amours (2002; Marie-Jo e i suoi due amori ...
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Brooks, Richard
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Ruben Sax, scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, di origine russa, nato a Philadelphia il 18 maggio 1912 e morto a Los [...] , potente ritratto chiaroscurale di un eccentrico predicatore ciarlatano; The professionals (1966; I professionisti), romantica e disillusa elegia della rivoluzione sostenuta da individui senza scrupoli; In cold blood (1967; A sangue freddo), analisi ...
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Gion no shimai
Mariann Lewinsky
(Giappone 1936, Le sorelle di Gion, bianco e nero, 69m, durata originale 95m); regia: Mizoguchi Kenji; produzione: Nagata Masaichi per Daiichi; soggetto: dal romanzo [...] un grande fascino sul cinema giapponese e in particolare su Mizoguchi.
Il film che l'aveva preceduto, Naniwa erejī (Elegia di Osaka, 1936), mostrava il degrado di una telefonista che finiva per prostituirsi; Gion no shimai, realizzato pochi mesi ...
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Weir, Peter (propr. Peter Lindsay)
Marzia G. Lea Pacella
Regista cinematografico australiano, nato a Sydney il 21 agosto 1944. Considerato il caposcuola della cosiddetta New Wave, con il suo stile innovativo [...] , e che per W. corrisponde a un cambiamento di registro: da uno stile veloce e secco a uno epico ma venato di elegia. Nel 1986 ha diretto The Mosquito coast (Mosquito coast), una parabola sulla barbarie dell'uomo civilizzato dove, usando una tecnica ...
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Álvarez, Santiago Roman
Serafino Murri
Documentarista cubano, nato a L'Avana Vecchia l'8 marzo 1919 e morto a L'Avana il 20 maggio 1998. Autore di oltre seicento cinegiornali e di un centinaio di film, [...] , è al centro di Hanoi, martes 13 (1967): un tema, quello dell'indipendenza del Sud-Est asiatico, che trova il suo culmine nell'elegia a Ho-Chi-Min 79 primaveras (1969), forse il film più lirico di Á., dove le sequenze si costruiscono e si dissolvono ...
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Güney, Yilmaz
Roberto Silvestri
Nome d'arte di Yilmaz Pütün, regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico turco, di origini curde, nato a Yenişehir (Adana) il 1° aprile 1937 e morto a [...] arrestato con l'accusa di aver appoggiato il Movimento di liberazione del popolo curdo, G. realizzò Ağit (1971, Elegia), film di grande impatto visivo, ambientato nuovamente in Anatolia, dove, braccata dalla polizia e dai cacciatori di taglie ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] a R. Vintule (n. 1944).
Delle loro opere è possibile ricordare il Capriccio per quartetto di sassofoni (1975), la Sinfonia di elegie per 2 violini, e Totem per strumenti a percussione (1976) di Artemov; le Sinfonie da camera (1973, 1975, 1978), il ...
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Carné, Marcel
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 18 agosto 1909 e morto a Clamart (Hauts-de-Seine) il 31 ottobre 1996. Le peculiarità stilistiche del suo cinema sono nella [...] del dottor Molyneux), in cui le venature surrealiste e il gusto libertario del nonsense dello scrittore trovano complicità nell'eleganza con cui il cineasta orchestra un piccolo teatro dell'assurdo in una Londra posticcia da vaudeville, ricavando dal ...
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Edwards, Blake (propr. McEdwards, William Blake)
Marco Pistoia
Regista, sceneggiatore, produttore e attore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Tulsa (Oklahoma) il 26 luglio 1922. Figura [...] alla vena iconoclasta di Peter Sellers per lasciar affiorare, nell'ambito di una feroce satira di Hollywood, l'elegia del disadattamento. E. avrebbe poi continuato a offrire proprio nella commedia, riattualizzata alla luce dello spirito dei tempi ...
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Mizoguchi, Kenji
Dario Tomasi
Regista cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 16 maggio 1898 e morto a Kyoto il 24 agosto 1956. Reputato insieme a Ozu Yasujirō e Kurosawa Akira uno dei maggiori [...] due amanti in lotta contro il rigido sistema feudale, che M. riuscì a imporre anche all'estero quello stile, elegante e crudele nello stesso tempo, che rende inconfondibile il suo cinema. Quest'ideale tetralogia jidaigeki ("dramma storico") è anche ...
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elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...
elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, del comportamento o della persona: andatura,...