In botanica, si dice della disposizione di organi rispetto al loro asse generatore, quando sono alternati uno a destra e uno a sinistra, quindi in due file, come le foglie di molte piante, o le spighette [...] di molte poacee.
Per il d. elegiaco ➔ elegia. ...
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Poeta e romanziere ungherese (n. Székesfehérváṛ 1907 - m. 1971). La sua lirica è caratterizzata da un forte realismo, da una grande sensibilità verso la natura e da varietà di forme (Kenyérszegés "Primo [...] taglio", 1932; Barangoló "Vagabondando", 1937; A viharhoz "Alla tempesta", 1939; Elégia 1941; Galamb röptében "Colomba a volo", 1948; A fény virágai "I fiori della luce", 1956; Összegyüjtött versei "Poesie raccolte", 1959; Napvárók "Quelli che ...
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Scrittore spagnolo (Puente Genil, Cordova, 1917 - Cordova 1968). Ha fondato e diretto la rivista Cántico. Ha pubblicato raccolte liriche in cui dominano la riflessione sulla fugacità dell'esistenza, i [...] toni tristi, il rimpianto del passato. Tra esse: Elegías en Sandúa (1948), Corimbo (1949), Elegía de Medina Azahara (1957), La casa (1966), A la luz de cada día (1967). ...
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Poeta (n. Vicenza 1526 circa - m. 1565). Studente a Padova, vi conobbe un ridicolo maestro di grammatica, Pietro Fidenzio Giunteo da Montagnana, che nei carmi ai potenti della repubblica si denominava [...] Glottochrysius Petrus Fidentius Juncteus; e a lui S. attribuì la sua Amorosa elegia d'un appassionato pedante al suo amatissimo Camillo (1550 circa), cui aggiunse altri componimenti (sonetti, capitoli, sestine) collettivamente noti con il titolo I ...
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Poeta e drammaturgo inglese (n. Leeds 1937). Attento e appassionato accusatore dei mali del mondo contemporaneo, la sua poesia esprime il conflitto creato dall'innesto di una cultura borghese e aristocratica [...] , calando il gergo proletario (quello dei Loiners, gli abitanti del distretto minerario di Leeds) in forme poetiche tradizionali (elegia, sonetto) e mescolandolo a citazioni di poesia colta. Sono seguiti: Poems from the school of eloquence, un'opera ...
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Poeta ungherese, nato il 14 novembre 1887 a Brassó.
È poeta molto espressivo per la freschezza e spontaneità dei suoi paesaggi, l'armonioso equilibrio con cui ritrae il suo ricco mondo interiore e per [...] la grande armoniosità del suo linguaggio poetico. I suoi volumi di poesie sono: Falusi elégia (Elegia del villaggio, 1921), Esti parbeszéd (Colloquio di sera, 1923), Versek (Poesie, 1924), Rasmussen hajóján (Sulla nave di Rasmussen, 1924), Vers vagy ...
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BOCCABELLA, Paolo Emilio (Aemilius, Paulus Aemilius, Aemilius o Paulus Aemilius Romanus, Aemilius, o Paulus Aemilius Buccabellus, Buccabella o de Buccabellis)
Gianni Ballistreri
Nacque a Roma nella prima [...] uomini più colti dell'epoca; né è improbabile che sia egli, e non Gian Iacopo, il "Bucabella meus" che Porcellio Pandone in un'elegia, dedicata a Pio II intorno al 1460, nomina tra i "divini vates" del secolo: più tardi, infatti, troviamo il B. e il ...
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TIRTEO (Τυρταῖος, Tyrtaeus)
Augusto Mancini
Poeta greco; è con Callino e Archiloco uno dei più antichi poeti elegiaci e dei tre, come elegiaco, il più famoso.
Nome e patria. - Una seducente congettura [...] è un frutto di tarda retorica, con scarsa efficacia si adducono elementi di confronto con Omero e con le altre elegie di Tirteo, elementi che non sono probativi, data la continuità della tradizione tirteica. L'impronta omerica è anche evidente nella ...
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Ligotti, Giuseppe Elio. - Scrittore e poeta italiano (n. Roma 1946). Ha insegnato lettere classiche e condotto laboratori di scrittura metodica nei licei e ha tenuto corsi di scrittura creativa presso [...] la Facoltà di Lettere dell’università La Sapienza. Del 1978 è il primo libro di versi, L’elegia del dubbio, cui hanno fatto seguito En aras! (1980), La metà dell’eterno (1985) e Il silenzio, la sciarada, la notte (1992). Ha realizzato un poema in ...
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Poeta australiano (n. distretto di Ulladulla, Nuovo Galles del Sud, 1839 - m. Redfern, Sydney, 1882); nelle liriche di Orara, Leaves from an Australian forest (1869) e in Songs from the mountains (1880) [...] rappresentò la tranquilla vita delle campagne del suo paese. La sua lirica più famosa è Araluen, commovente elegia per la figlia morta. La fama di K. fu tra le prime a diffondersi dall'Australia in Inghilterra. ...
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elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...
elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, del comportamento o della persona: andatura,...