GORGIA (Γοργίας, Gorgĭas) di Leontini
Guido Calogero
Sofista greco del sec. V a. C.: il più notevole rappresentante dell'antica sofistica dopo Protagora, e insieme il creatore dell'arte retorica. Della [...] Sextus Emp., in Rhein. Mus. f. Phil., XLIII, 1888, pp. 203-19) e per la conseguente valutazione, G. Calogero, Studi sull'eleatismo, Roma 1932, p. 157-222: dov'è anche confutata l'interessante ipotesi di W. Nestle (Die Schrift des G. über die Natur ...
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Filosofo e storico italiano della filosofia (Roma 1904 - ivi 1986); prof. nelle univ. di Firenze (1931-34), Pisa (1934-1950), Roma (dal 1950); socio nazionale dei Lincei (1971). Fu avversario del fascismo [...] 1966, con U. Spirito). Importante anche la sua opera di storico della filosofia antica: I fondamenti della logica aristotelica (1927; 1968); Studi sull'eleatismo (1932); Storia della logica antica (I, 1967); Scritti minori di filosofia antica (1985). ...
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Filosofo greco, nato a Soli (o, secondo una versione meno attendibile, a Tarso) in Cilicia tra il 281 e il 277 a. C., e morto ad Atene tra il 208 e il 204. Fu successore di Cleante nello scolarcato della [...] 'esposizione delle dottrine generali dello stoicismo antico, nella loro forma più matura.
Il problema posto dall'eleatismo, di un'intuizione certa e sicura del mondo, riappare, attraverso la meravigliosa creazione platonico-aristotelica, chiaramente ...
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Teoria che nega la continuità e l'infinita divisibilità della materia e vede nei corpi raggruppamenti di atomi, cioè di elementi (fisicamente) indivisibili, immutabili, separati dal vuoto. Generalmente [...] ) e svolto da Democrito (sec. V-IV). Questi filosofi, sotto gl'influssi congiunti del Pitagorismo e dell'Eleatismo, cercarono di dar ragione della molteplicità e del divenire offerti dall'esperienza sensibile, condannati dagli Eleati come apparenze ...
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MATERIALISMO
Vito FAZIO-ALLMAYER
Rodolfo MONDOLFO
. Sebbene il termine sia recente (appare in P. Bayle, e il Leibniz replicando al Bayle, lo contrappone a idealismo) si fa risalire il materialismo [...] nello spazio" (Timeo, 52 B) il materialismo è ancora ingenuo: non conosce l'opposizione spazio-tempo né quella materia-idea. Con l'eleatismo che crede reale l'essere-pieno; ma più con l'atomismo che distingue fra un ente materiale ch'è ϕύσει e delle ...
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SENSISMO
Guido Calogero
Termine filosofico, che nell'uso italiano viene normalmente distinto da quelli di "sensazionismo "e di "sensualismo": infatti mentre quest'ultimo designa soprattutto la teoria [...] ; e, quando vien fatta, si risolve sempre in una svalutazione della conoscenza sensibile a vantaggio di quella intellettuale (eleatismo, Socrate, Platone, e, in certo senso, Aristotele). La storia del sensismo può dirsi bensì che s'inizi quando ...
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POLISSENO (Πολύξενος, Polixĕnus)
Guido Calogero
Sofista greco, contemporaneo di Platone, vissuto lungo tempo alla corte di Dionisio il Giovane a Siracusa.
È principalmente noto per l'accenno che a proposito [...] la seconda parte del dialogo si vendica dimostrando ironicamente l'intrinseco dissolversi dialettico dello zenonismo di quelli.
Bibl.: Cl. Baeumker, in Rheinisches Museum, XXXIV (1879), pp. 64-83; G. Calogero, Studi sull'eleatismo, Roma 1932, p. 250. ...
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Uno dei maggiori rappresentanti della più antica filosofia greca. Nacque, secondo testimonianze quasi unanimi, in Abdera. Però regnano incertezze sia sulla data della nascita (fra il 470 e il 457 a. C.) [...] del divenire è accolta dai pensatori venuti dopo Parmenide; ma contro le altre sue dottrine (difese dai rappresentanti della scuola eleatica) e specialmente contro il suo monismo, sorgono nel sec. V a. C. i sistemi pluralistici di Empedocle (v.), di ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] un'esistenza intelligibile in un mondo ideale. Eternamente costante nelle sue determinazioni, il mondo ideale "invisibile" è un mondo eleatico che si oppone a quello eracliteo del divenire "visibile"; esso è il mondo dell'essere: le idee sono infatti ...
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STILPONE (Στίλπων) di Megara
Guido CALOGERO
Filosofo greco del secolo IV a. C. (secondo la datazione più probabile, visse tra il 380 e il 300). Nativo di Megara, fu anche uno dei più notevoli rappresentanti [...] non aveva poi alcun significato positivo, ma serviva solo a combattere l'idealismo platonico-aristotelico per quell'eleatismo zenoniano dell'unità, che St. difendeva con tutta la scuola megarica.
Bibl.: Oltre alle trattazioni generali sulla ...
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eleatismo
s. m. [der. di eleatico]. – Scuola filosofica greca, sorta in Elèa, città della Magna Grecia, alla fine del sec. 6° a. C., che ebbe come rappresentanti Parmenide, Zenone e Melisso; la sua dottrina fondamentale, concernente la differenza...
eleatico
eleàtico agg. [dal lat. Eleatĭcus, gr. ᾿Ελεατικός] (pl. m. -ci). – Di Elèa, antica città della Magna Grecia: la filosofia e., scuola e., dottrina e. (v. eleatismo).