Tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore.
Filosofia
Il termine e il concetto di διαλεκτικὴ τέχνὴ, propriamemte «arte dialogica», risale [...] le idee. Riflettendo sulle difficoltà che nei riguardi della sua dottrina delle idee nascevano dalla problematica dell’eleatismo e in particolare dalla rigorosa esclusione parmenidea del non essere dall’essere, Platone trasformò quest’ultima antitesi ...
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UNITÀ
Rodolfo MONDOLFO
. Filosofia. - Nella storia della filosofia il concetto d'unità interessa tanto il problema metafisico quanto il gnoseologico.
Già nella speculazione religiosa, che precede e [...] di contrarî, e il pitagorismo considera fra le opposizioni fondamentali di cui costituisce tutta la realtà, diventa per l'eleatismo incompatibilità fra l'Uno affermato come eterna realtà e i molti negati come irreali. In Platone l'Uno diventa il ...
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possibilita
possibilità
Il definirsi di tale concetto si connette strettamente alla più generale riflessione sul concetto di ‘realtà’ o di ‘essere’. Il ‘possibile’ non è infatti un ‘reale’ o ‘ente’, [...] quando non c’è atto non c’è neppure potenza» (Metafisica, IX, 3, 1046 a 29-30). Platone, che concepisce in termini ‘eleatici’ il mondo dell’essere ideale, e in termini ‘eraclitei’ quello del divenire reale, esclude dal primo e ammette nel secondo il ...
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ALBERTELLI, Pilo
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Nacque a Parma il 30 sett. 1907 da Guido, deputato socialista. Trasferitosi a Roma con il padre, che aveva potuto sottrarsi a stento alla violenza dei fascisti parmensi, fu discepolo [...] , sul problema morale nella filosofia di Platone. Più sicura orma l'A. comunque segnò nel campo degli studi sull'eleatismo. La versione dei frammenti degli Eleati, che egli curò per la collezione laterziana dei classici del pensiero antico, costituì ...
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possibilità La caratteristica di ciò che può esistere, realizzarsi, avvenire. Il concetto filosofico della p. ha una storia assai complessa, che si riconnette strettamente a quella del più generale concetto [...] che in nome dell’assolutezza dell’essere escludono ogni sua mescolanza con il non-essere, come accade implicitamente nell’eleatismo, ed esplicitamente nella eleatizzante scuola megarica, con Diodoro Crono. Così Platone, che concepisce in termini ...
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Anassagora di Clazomene
di Clazomene Filosofo (n. 499 - m. 428 a.C.). Amico e maestro di Pericle, insegnò per trent’anni ad Atene: il suo richiamo all’esperienza e la tendenza a spiegare in termini [...] tra la fisica degli ionici (➔ ionica, scuola), che vedeva le cose tutte interessate da un movimento incessante, e la teoria dell’eleatismo (➔), secondo la quale il vero essere è immobile e le cose in movimento sono mere parvenze. A. riconosce la tesi ...
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POTENZA
Guido Calogero
Filosofia. - Nel pensiero classico, il concetto filosofico della potenza (gr. δύναμις, lat. potentia), si riferisce essenzialmente alla considerazione ontologica delle cose, cioè [...] ad Aristotele a giustificare il divenire senza spezzare l'universale positività dell'essere con quel "non-essere", che tanto l'eleatismo quanto Platone considerano intrinseco a ogni divenire, pur negandolo l'uno e ammettendolo l'altro. L' "essere in ...
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PARMENIDE (Παρμενίδης, Parmenĭdes) di Elea
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Federigo ENRIQUES
Pensatore greco, massimo rappresentante della scuola eleatica. La sua acme (quarantesimo anno dell'età, [...] in quanto non affermava cosa a cui credesse ma sosteneva un paradosso, dedicato appunto a capovolgere ironicamente la posizione eleatica. Il valore di quest'"essere" si chiarisce invece quando si tenga presente la determinazione che ne dà lo stesso ...
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Con tal nome gli antichi interpreti, a partire da Aristotele, designano il metodo col quale Zenone di Elea, dividendo (nel suo primo argomento contro il moto) in sempre nuove metà una distanza data da [...] , che nei dialoghi dialettici appare essenziale per la determinazione della gerarchia delle idee.
Bibl.: Per l'origine del concetto della dicotomia e per il suo significato in Zenone, v. G. Calogero, Studî sull'eleatismo, Roma 1931, pp. 101 segg. ...
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essere
L’uso del termine essere, come sostantivazione del verbo εἶναι (τὸ ὄν; τὸ εἶναι), è presente nel poema di Parmenide indicato come Sulla natura (περὶ φύσηως). Per quanto si possa sostenere che [...] a 32-b 2; V, 7, 1017 a 9; XIV, 2, 1089 a 26-28) e, in tal senso, ‘è’ in molti modi; il problema eleatico della contrapposizione tra e. e tutto ciò che implica diversità inteso univocamente come non e. è in tal modo superato. Il tema della priorità ...
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eleatismo
s. m. [der. di eleatico]. – Scuola filosofica greca, sorta in Elèa, città della Magna Grecia, alla fine del sec. 6° a. C., che ebbe come rappresentanti Parmenide, Zenone e Melisso; la sua dottrina fondamentale, concernente la differenza...
eleatico
eleàtico agg. [dal lat. Eleatĭcus, gr. ᾿Ελεατικός] (pl. m. -ci). – Di Elèa, antica città della Magna Grecia: la filosofia e., scuola e., dottrina e. (v. eleatismo).