MELISSO di Samo
Guido Calogero
Filosofo greco della scuola eleatica, vissuto nel sec. V a. C. Dovette anche rivestire, nella sua patria, importanti cariche politiche: l'unica notizia precisa concerne [...] , o ai principi ideali, del divenire eracliteo che se ne genera, essi obbediscono (più o meno consapevolmente) non tanto all'eleatismo di Parmenide, quanto a quello di Melisso.
Bibl.: F. Kern, Zur Würdigung des M. v. S., in Festschrift des Stett ...
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Qualsiasi dottrina che tenda alla riduzione della pluralità degli esseri a un unico principio, a un’unica sostanza. L’introduzione del termine monista nel linguaggio filosofico sembra sia dovuta a C. Wolff, [...] disparate prospettive filosofiche: dalla filosofia hegeliana a varie forme di idealismo hegeliano, a posizioni filosofiche antiche (per es., eleatismo) o moderne (per es., Spinoza). Il termine m. ha avuto poi larga fortuna nel positivismo: The monist ...
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Filosofo greco, nato (secondo la datazione di Apollodoro coincidente col rapporto cronologico istituito da Aristotele fra lui e Anassagora) nel 483-2 a. C. e vissuto, secondo Aristotele ed Eraclide, sessant'anni. [...] in periodi cosmici, delimitati da momenti di assoluto dominio dell'una o dell'altra delle due forze. Analogo catattere eleatico (ma di un eleatismo approssimativo, di un Parmenide mal capito) ha anche la gnoseolooia di E., secondo cui il simile si ...
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I pensatori del primo periodo della filosofia greca, antecedente all’età socratico-platonica. Il termine si è imposto nell’uso soprattutto per effetto dell’opera di H. Diels, che intitolò la silloge delle [...] raccolta comprende i testi del più antico pensiero religioso greco, quelli della scuola ionica, quelli dell’eraclitismo e dell’eleatismo, quelli dei pluralisti, e infine, in appendice, quelli dei sofisti. Il termine p. ha d’altronde acquistato anche ...
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SENOFANE (Ξενοϕάνης, Xenophanes) di Colofone
Guido Calogero
Poeta e filosofo greco del sec. VI a. C. Nato, secondo Apollodoro, nell'olimpiade 50a (580-77), era ancora in vita a 92 anni (giusta il vanto [...] or qua or là". Quel che importa, qui (sia per la mentalità primitiva di S., sia per il suo presunto nesso con l'eleatismo, su cui cfr. più oltre), è che l'immobilità è dimostrata non mercé quell'antitesi dell'essere al non essere che, creata da ...
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ente
Il concetto di ente si definisce in rapporto con quello di essere (➔), di cui, dal punto di vista grammaticale, è participio presente. Parmenide considerò l’«essere» (εἶναι) la forma comune e universale [...] ) sentito ancora come participio piuttosto che come sostantivo. L’«essere» di Parmenide nella storia del posteriore eleatismo (Melisso) venne sempre più assumendo quei caratteri di identità, stabilità e inalterabile costanza, che non erano ...
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MOLTEPLICITÀ
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
. Il problema filosofico della molteplicità nasce nella scuola eleatica, con la polemica zenoniana in difesa di Parmenide. Considerato l'ente parmenideo [...] con ciò la verità parmenidea dell'esistenza dell'unico ente. Ma già nella critica platonica all'eleatismo zenoniano, contenuta nel Parmenide, viene in chiaro come il carattere intrinsecamente contraddittorio, dimostrato proprio della molteplicità ...
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Filosofo della scuola megarica, seguace di Euclide e maestro, almeno secondo la tradizione, di Demostene.
Gli antichi ricordano un suo violento scritto polemico contro Aristotele. Ma la sua maggior fama [...] .
Questi sofismi erano il portato dell'eristica megarica, tendente a dimostrare, secondo lo spirito dell'eleatismo zenoniano, le contraddizioni della conoscenza comune, per poterne inferire la necessità della superiore conoscenza metafisica ...
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REALTÀ
Guido Calogero
. Due sensi ha, anzitutto, il concetto filosofico di realtà: il primo è quello per cui esso s'identifica senz'altro con "reale", nella designazione di tutto ciò che veramente [...] tutto nell'irreale, come viene più chiaramente in luce più tardi, nello sviluppo megarico dell'eleatismo). L'interpretazione melissiana dell'eleatismo arricchisce d'altronde il criterio della realtà di una nota anche più importante e feconda: reale ...
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POSSIBILITÀ
Guido CALOGERO
. Il concetto filosofico della possibilità ha una storia assai complessa e importante, che si riconnette strettamente a quella del più generale concetto della "realtà" o dell'"essere". [...] e immutabile realtà dell'essere, la contingente e mutevole realtà del divenire. Così in Platone, che concepisce in termini eleatici il mondo dell'essere ideale, e in termini eraclitei quello del divenire reale, esclude dal primo ed ammette nel ...
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eleatismo
s. m. [der. di eleatico]. – Scuola filosofica greca, sorta in Elèa, città della Magna Grecia, alla fine del sec. 6° a. C., che ebbe come rappresentanti Parmenide, Zenone e Melisso; la sua dottrina fondamentale, concernente la differenza...
eleatico
eleàtico agg. [dal lat. Eleatĭcus, gr. ᾿Ελεατικός] (pl. m. -ci). – Di Elèa, antica città della Magna Grecia: la filosofia e., scuola e., dottrina e. (v. eleatismo).