Vedi PLOVDIV dell'anno: 1965 - 1973 - 1996
PLOVDIV (v. vol. vi, p. 253)
L. Botoucharova
Negli Itinerari Romani si trovano i nomi Phinipopolis (Tab. Peut., seg. vii), Philippopoli (Itin. Ant., O. Cunz, [...] Tra il repertorio monetale troviamo riproduzioni delle statue di Prassitele: l'Apollo Sauroctono sotto Antonino Pio, Apollo Liceo sotto Elagabalo.
Sotto gli Antonini e i Severi la città raggiunge la massima espansione. È incendiata dai Goti nel 251 d ...
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RHYNDAKOS (῾Ρύνδακος)
A. Bisi
Divinità dell'omonimo fiume microasiatico che nasce presso Aizanoi, nella Frigia, scorre per la Bitinia e si getta nella Propontide.
La sua rappresentazione appare esclusivamente [...] sotto un albero, i cui rami fronzuti conferiscono una nota paesaggistica alla scena. Infine su una moneta di Apollonia del tempo di Elagabalo il R. ha nella sinistra la solita canna ma poggia la destra su una prora di nave e il vaso con l'acqua ...
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CAELESTIS
S. Meschini
La C. dei Romani deriva dalla Tanit punica, venerata a Cartagine e derivata a sua volta dall'Astarte fenicia, benché alla sua formazione abbiano contribuito divinità siriache come [...] , sono prevalentemente simboliche; non sappiamo se il grande simulacro perduto della dea, venerato a Cartagine e portato a Roma da Elagabalo per celebrare le nozze tra C. e il dio solare d'Emesa, appartenesse ad epoca romana o precedente.
Le ...
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SOL
B. M. Felletti Maj
La questione del culto del Sole come dio indigete o come nume introdotto in Roma dalla Grecia non tocca l'iconografia, perché mancano in età repubblicana rappresentazioni figurate [...] tipologia di queste opere è ignota, giacché un torso da Carnuntum, creduto copia del S. di Aureliano, pare rappresenti Elagabalo. Importante è il fatto che il nume era adorato nel tempio nel suo doppio carattere occidentale e orientale. La tipologia ...
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LIEGI
J. Philippe
Musei. - I musei che contengono materiali del mondo antico sono:
Museo Curtius. - Museo di archeologia e di arti decorative della città di L., dove sono conservate le collezioni comunali [...] nel 1967 a Condroz, conservato in un vaso di bronzo, comprende 1680 pezzi romani d'argento in gran parte di Settimio Severo, Elagabalo, Severo Alessandro, Gordiano III e Filippo I, tra gli anni 193 e 254 d. C.
Nel Lapidario sono una pietra con ...
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Vedi MURRINI, Vasi dell'anno: 1963 - 1995
MURRINI, Vasi (murrhīna, myrrhina o murrina vasa)
C. Albizzati
Sono vasi, per lo più tazze, tagliati in una pietra semipreziosa, la murrha, che da Plinio è classificata [...] esteriori. Un testo dell'Historia Augusta, che può essere circa del 300, distingue la murrha dall'onice (Vita di Elagabalo, 32), ma il criterio non si può ritenere scientificamente sicuro. La murrha di Plinio potrebbe essere, ad esempio, un ...
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Vedi CAPITELLO dell'anno: 1959 - 1994
CAPITELLO
G. Matthiae
S. Donadoni
G. Garbini
Red.
Red.
G. Matthiae
S. Donadoni
G. Garbini
G. Matthiae
È l'elemento sovrapposto alla colonna, all'anta o [...] su un incensiere da Megiddo, i diversi tipi riflettono moduli egiziani. Sulle monete di Biblo coniate al tempo di Elagabalo si vede invece un tempio le cui colonne presentano capitelli con le due serie sovrapposte di volute, come quelli del ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] ritratti delle Auguste: dalla influentissima Giulia Domna, moglie di Settimio Severo, figlia del Gran Sacerdote del tempio del dio Elagabalo a Emesa in Siria, la cui presenza è da considerarsi determinante per l'afflusso di artisti siriaci in Africa ...
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BETILO (βαίτυλος baetylus; da bēt el, parole semitiche che significano "casa del dio", e dio stesso)
G. Lilliu
Un'iscrizione proveniente dal Mithraeum di Dura chiama maṣṣēbōt o "bètilo" il dio della [...] (bètili del Mithraeum di Dura, pietra ritta di Palmira, cono di Emesa trasportato a Roma da Vario Avito Bassiano, ossia da Elagabalo che prese il nome di quel Dio-sole). Non minore fu l'adorazione a Cipro, dove nel tempio di Paphos, stando alle ...
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TESSUTI
F. v. Lorentz
F. v. Lorentz
H. Reusch
F. v. Lorentz
1. - L'arte del tessere e del filare è tanto antica quanto la civiltà umana. Le sue origini risalgono ad epoche preistoriche e non è possibile [...] i t. di seta: dapprima esclusivamente misti, passano poi gradualmente ad essere realizzati in pura seta; è ancora una volta Elagabalo il primo ad indossare un abito di seta pura (Lamprid., Elag., 26) la cui materia prima naturalmente dovette essere ...
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