Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] , perché, scrivando per letera [in latino], jo non so tanto, ch’el no me convegna andare per le man de altri a farmele leçere; et jo (in cui è documentata una ➔ scripta volgare in caratteri greci);
(c) centri in cui le testimonianze in volgare sono ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] quelle regolate e letterarie, come il latino stesso e il greco. Alberti non aveva letto il De vulgari eloquentia, che rimase deciso codificatore (per es., l’eliminazione dell’articolo maschile el al posto di il, l’abolizione del pronome lui soggetto ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] sviluppatosi a partire dalle numerose traduzioni arabe dal greco abbracciò l’intera enciclopedia dei saperi medioevali e Este, Torino, UTET.
Serapion il vecchio (1962-1966), El libro agregà de Serapiom, volgarizzamento di frater Jacobus Philippus de ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] destinazione della cancelleria iberica), e allo stesso greco (con destinazione estranea alla corte)» (Bruni , al qual De dia bona vita, che zaschuna persona, om o femena ch’el sia, e così forestero como terero, debia condur tuti li soy blavi [biade] ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] F. Cerica, offrì al C. la cattedra di latino e greco e l'incarico dell'insegnamento, di storia e geografia nel locale liceo p. 175).
Ultima prova del C. fu la commemorazione Elia Lattes el'etruscologia, ibid., pp. 67-157.
Ancora una volta il lavoro è ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] e il castigliano, da cui i Libri astronomici di Alfonso el Sabio.
Nel Trecento non sono rari i casi di volgarizzamenti il banco di prova del tradurre umanistico è in sostanza di greco in latino», la traduzione dal latino al volgare perse di ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] e a occidente della regione viene ribadita, dopo la guerra greco-gotica (535-553), dalla contrapposizione lungo il fiume Panaro tra metallica», [gropː] «nodo», [ˈgefːla] «gomitolo», [skuˈsːɛl] «grembiule») e nomi di luogo (ad es., Gualtieri, Braida, ...
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Si dice spesso che la lingua franca parlata dal X secolo negli ambiti marittimi e mercantili del Mediterraneo avesse una base italiana o spagnola nel bacino occidentale e una base veneziana in quello orientale [...] et usare li frati del hospital: Li casi per li quali el fratre perde lhabito et la compagnia della mansione perpetualmente (ff. . Il latino fu usato dai Franchi nonostante il greco rimanesse dominante nel Mediterraneo orientale, mentre il ciprioto ...
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Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] in dialetto puro, come: «El m’ha guardàa i brilànt’»; «Ona pgüra, ma ona pagüra, cara el me Giròlom» (Quando il doloroso ecco il nome della pianura padana in una sorta di greco: Néa Keltiké «nuovo territorio dei Celti» (Manzotti 1987; Grignani ...
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Le sigle – dal lat. tardo sigla, probabilmente derivato da singŭla (littera) – sono ➔ abbreviazioni composte dalle lettere iniziali di una o più parole. La sigla è, quindi, una nuova parola formata da [...] , infatti, sigle nelle scritture esposte del mondo classico greco-latino, cioè nelle iscrizioni di templi, necropoli ed nel campo dell’educazione linguistica, si legge [ˈʤiːʃel]).
Ancora a proposito delle sigle inglesi, è interessante evidenziare ...
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onda
ónda s. f. [lat. ŭnda]. – 1. a. Massa d’acqua che si solleva e si abbassa alternativamente sul livello di quiete (del mare, di un lago, ecc.), per effetto del vento o per altra causa (maree, ecc.), così che la sua superficie assume un...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...