Artista italiano (n. Arezzo 1951). Dopo aver frequentato l’Accademia di Firenze (1968-72), ha definito la sua pittura prendendo come modello H. Bosch, ElGreco e F. Goya. Entrato a pieno titolo nel gruppo [...] della cosiddetta pittura colta e ispirato dai frequenti soggiorni parigini, negli anni Novanta ha ampliato la sua ricerca cimentandosi anche con scultura, poesia e fotografia. Si è aperta così un’epoca ...
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Collezionista d'arte (Winterthur 1885 - ivi 1965). Accanto agli affari coltivò un profondo interesse per le arti. Nominato conservatore del Gabinetto delle stampe del Kunstmuseum di Winterthur (1916), [...] dal 1924 si dedicò esclusivamente alla prestigiosa collezione (Cranach, G. David, Holbein, ElGreco, Delacroix, Manet, Cézanne, ecc.) raccolta nella sua casa Am Römerholtz. Fece parte anche di commissioni per la promozione e conservazione delle opere ...
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Collezionista d'arte (m. 1928), moglie di Henry Osborne H. (New York 1847 - ivi 1907), industriale zuccheriero; raccolse, con il solo criterio della qualità, una collezione d'arte d'inestimabile valore. [...] Museum di New York, a cui legò poi un importante nucleo di opere di pittura, scultura, arti minori. Vi sono rappresentati: il Veronese, il Bronzino, Poussin, Rembrandt, elGreco, Goya; con numerose opere, Degas, Courbet, Corot, Monet, Manet, Cézanne. ...
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Pittore, scultore, grafico, architetto, collezionista (Copenaghen 1863 - Cannes 1958). A Parigi (1888-89 e 1890-94) fu in contatto con la corrente simbolista. Tra il 1897 e il 1900 diresse una fabbrica [...] e si dedicò in particolare alla scultura. Dipinse poi paesaggi nei quali emerge una forte impostazione espressionista (a ElGreco, che ebbe molta influenza nella sua evoluzione stilistica, W. dedicò un lungo saggio, 1927). La sua collezione privata ...
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Pittore (Toledo 1586 circa - ivi 1624). Si formò con ElGreco, ma risentì anche degli artisti italiani attivi all'Escorial, mostrando il passaggio dagli schemi manieristici tratti dal maestro a un naturalismo [...] dalle tonalità calde e contrastate (pala d'altare, 1623, Toledo, convento di S. Clara; S. Luigi distribuisce l'elemosina e S. Francesco, Parigi, Louvre; Trinità, 1624, Siviglia, cattedrale). Per la resa ...
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Pittore (n. Granata 1603 - m. 1670 circa), attivo a Siviglia dal 1637. Allievo di Francisco de Herrera il Vecchio, trasse da Francisco de Zubarán la sua particolare e intensa sensibilità chiaroscurale, [...] dalle tenui tonalità cromatiche (Vergine, 1666, Siviglia, Cattedrale; Vergine del Rosario, 1667, Dublino, National Gallery; Teste mozzate di santi vescovi, Toledo, mus. ElGreco e Göteborg, Konstmus.). Fu tra i fondatori dell'Accademia di Siviglia. ...
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TOLEDO
T. Pérez Higuera
(lat. Toletum; arabo Ṭulayṭula)
Città della Spagna centrale (Castiglia Nuova), sorta in un'ansa del fiume Tago, capoluogo della provincia omonima e della Comunità Autonoma di [...] la Segunda parte de la Descripción de la Imperial Ciudad de Toledo, a cura di J. Gómez Menor, Toledo 1974 (rist. 1975); ElGreco, Vista y plano de Toledo (1606-1614), a cura di J. Porres, Toledo 1967; P. de Rojas, Historia de la Imperial, nobilisima ...
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GUTTUSO, Renato
Raffaele De Grada
Nacque a Bagheria, allora un grosso borgo agricolo nei dintorni di Palermo, il 26 dic. 1911, da Gioacchino agrimensore e da Giuseppina D'Amico. All'anagrafe venne dichiarato [...] Biennale veneziana del 1936 si avverte quella espressività di linee ondulate che denotavano una comune passione, con Levi, per ElGreco.
Il centro del rinnovamento artistico in quegli anni era Milano dove i viaggi dei giovani a Parigi - vissuti come ...
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ATTARDI, Ugo
Rosa Monaco
Nacque a Sori (Genova) il 12 marzo 1923 da Aurelio e Natalia Donnini.
Gli esordi pittorici e il trasferimento a Roma
Nel 1924, il padre, sindacalista, a seguito della soppressione [...] e, come in Prigioniero, un uso del bianco che rimanda a ElGreco, la cui influenza, insieme a quella di Velasquez e di Goya Nuova pesa, condividono il segno e l’inquietudine di El sereno e Prigioniero, ma presentano una suddivisione della materia ...
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FRANCO, Battista, detto il Samolei
Antonella Sacconi
Figlio di Iacopo, nacque a Venezia probabilmente intorno al 1510. Nella biografia che gli dedicò nelle Vite G. Vasari scrive che a vent'anni si stabilì [...] veneti della collezione Lugt (catal.), a cura di J. Byam Shaw, Vicenza 1981, pp. 29 s.; E. Merkel, in Da Tiziano a ElGreco: per la storia del manierismo a Venezia (catal., Venezia), Milano 1981, pp. 202-207; G. Dillon, Le incisioni, ibid., pp. 314 ...
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onda
ónda s. f. [lat. ŭnda]. – 1. a. Massa d’acqua che si solleva e si abbassa alternativamente sul livello di quiete (del mare, di un lago, ecc.), per effetto del vento o per altra causa (maree, ecc.), così che la sua superficie assume un...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...