MUSICA
Leonardo Pinzauti
Ernesto Assante
Salvatore de Salvo
Salvatore de Salvo
Ermanno Comuzio
(XXIV, p. 124; App. II, II, p. 372; III, II, p. 186; IV, II, p. 541)
Musica classica. - Alla fine degli [...] der Film-Musik, Berlino 1927; R. Arnheim, Nuovo Laocoonte, in Bianco e Nero, 2/8 (1938); G. Aleksandrov, S.M. Ejzenstejn, V. Pudovkin, Manifesto sull'asincronismo, in Cinema, 108 (1941); I. Strawinskij, La musique du film? Du papier peint, in Ecran ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] del termine. Nel suo Montaž attrakcionov (1923; trad. it. Montaggio delle attrazioni, 1964, pp. 520-21) Sergej M. Ejzenštejn ‒ che del contesto dell'avanguardia russa e sovietica era partecipe come i formalisti, cui era legato da amicizia e stretti ...
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Ciulei, Liviu
Daniele Dottorini
Regista, attore e scenografo teatrale e cinematografico romeno, nato a Bucarest il 7 luglio 1923. Benché abbia diretto soltanto tre film, per le innovazioni della sintassi [...] teatro, si avvicinò al cinema nel 1951, dapprima come attore e scenografo ‒ nei film di Victor Iliu, allievo di Sergej M. Ejzenštejn ‒ e in seguito come regista. Nel 1957 girò il suo primo lungometraggio, Erupţia (1957, L'eruzione), ambientato in un ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] K. Tissé, che dai reportage sulla Prima guerra mondiale e sulla Rivoluzione russa passò, al fianco di S.M. Ejzenštejn, alla plasticità e agli scorci e chiaroscuri violenti di Bronenosec Potëmkin (1925; La corazzata Potëmkin) e di Oktjabr′ (1927 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Volto e metropoli, stati d’animo e paesaggio, scena e realtà; il cinema europeo esprime [...] "film recitato" in ogni sua forma – da quella convenzionale dei film americani a quella più sperimentale praticata da Ejzenstejn e altri registi sovietici – Vertov vede nel cinema una macchina dotata di una capacità percettiva enormemente più acuta ...
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Soggetto
Giuliana Muscio
Il termine soggetto (ingl.: story) indica il nucleo narrativo, la storia, da cui si sviluppa la sceneggiatura. Il soggetto può essere una storia originale, scritta per lo schermo, [...] collaborazione." (p. 27). Intorno al s., nella teoria sovietica, vi fu una vivace polemica tra Pudovkin e Sergej M. Ejzenštejn: il primo sosteneva la centralità di un s. che contenesse in sé gli elementi del proprio sviluppo cinematografico, dettando ...
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Kentridge, William
Giovanna Mencarelli
Artista, regista teatrale e di film di animazione sudafricano, nato a Johannesburg il 28 aprile 1955. Di famiglia ebraica, dopo essersi formato alla scuola King [...] sue opere, traendo ispirazione da H. Daumier, F. Goya, W. Hogarth, dall'Espressionismo tedesco e dai film di S.M. Ejzenštejn. In particolare, si è servito del disegno a pastello o di quello a carboncino per i filmati d'animazione, rivelando notevoli ...
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Agosti, Silvano
Paolo Berardi Vernaglione
Regista e montatore cinematografico, nato a Brescia il 23 marzo 1938. La sua eclettica attività di uomo di cinema si inquadra nel clima culturale dei primi [...] La veglia, si specializzò in montaggio seguendo a Mosca i corsi di cinema e studiando l'opera di Sergej M. Ejzenštejn. Rientrato in Italia, sceneggiò e realizzò il montaggio del film di Bellocchio I pugni in tasca (1965) sotto lo pseudonimo ...
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INTERMEDIALITA
Massimo Fusillo
Roberto Terrosi
INTERMEDIALITÀ. – Origini e antecedenti. Teorie e tipologie. La mediasfera e la ri-mediazione. Il cinema e gli adattamenti. La videoarte. La regia lirica. [...] Bruegel che ossessiona Edgard L. Hoover, e ha al suo centro un film immaginario di un grande padre del cinema, Ejzenštejn, Unterwelt, appunto Underworld, un titolo con una ricca carica metaforica. Un esempio ormai canonico che conferma come l’i. non ...
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GUTIERREZ ALEA, Tomas
Francesco Salina
Gutiérrez Alea, Tomás (detto Titón)
Regista cubano, nato a L'Avana l'11 dicembre 1928 e morto ivi il 16 aprile 1996. Fu uno dei più significativi autori del cinema [...] studenti fondò nel 1948 il primo cineclub di Cuba. Nel 1949 la lettura di Filmform, fondamentale saggio di Sergej M. Ejzenštejn, decise della sua vocazione. Nel 1950 fu tra i fondatori della società culturale Nuestro Tiempo, che riuniva la maggior ...
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