Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] Eboli, Milano, Mursia.
Machiavelli, Niccolò (1961), Il Principe, a cura di L. Firpo, introduzione di F. Chabod, Torino, Einaudi.
Manzoni, Alessandro (1987), I promessi sposi, a cura di T. Di Salvo, Bologna, Zanichelli.
Maraini, Dacia (1993), Bagheria ...
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L’aferesi (lat. aphaeresis, dal gr. aphairéo «sottrarre») è un fenomeno fonetico che consiste nella caduta di uno o più foni all’inizio di parola (Del Popolo 20042).
L’aferesi è diffusa soprattutto nel [...] Il parlato italiano contemporaneo, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone (1993-1994), Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 2º (Scritto e parlato), pp. 239-270.
Bonucci, Paola (1994), L’italiano regionale perugino: aspetti ...
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Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità [...] ; forse lo è già nell’essere arrivato a Trieste come se fossi il treno (Daniele Del Giudice, Lo stadio di Wimbledon, Torino, Einaudi, 1983, pp. 5-6).
Il punto e virgola, dunque, non è semplicemente il segno intermedio tra la virgola e il punto. Non ...
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Il termine anafonesi (composto del gr. ana- «sopra, indietro» e phṓnēsis, da phōnḗ «voce, suono», attestato per la prima volta nelle Meraviglie d’Italia, 1939, di Carlo Emilio Gadda, poi specializzato [...] , Leonard R. (1954), The Latin language, London, Faber and Faber, 1954 (trad. it. La lingua latina, Torino, Einaudi, 1977).
Rohlfs, Gerhard (1949), Lautlehre, in Historische Grammatik der ita-lienischen Sprache und ihrer Mundarten, Bern, A. Francke ...
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Il termine enumerazione (dal lat. enumeratio «enumerazione») fa riferimento a un procedimento discorsivo, comune in ogni tipo di testo, sia scritto che orale, che prevede che un concetto generale venga [...] , Gian Luigi (1975), L’autonomia del significante. Figure del ritmo e della sintassi. Dante, Pascoli, D’Annunzio, Torino, Einaudi.
Bozzola, Sergio (2005), Le enumerazioni di Montale, «Estudis romànics» 27, pp. 175-198.
Canepari, Luciano (1985), L ...
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L’aggettivo sostantivato è una sottoclasse delle ➔ parti del discorso costituita da ➔ nomi che sono formalmente e diacronicamente ➔ aggettivi, e che per un processo di transcategorizzazione hanno cambiato [...] paga! Non si paga! Commedia in due atti, a cura di F. Rame, Torino, Einaudi.
Goldoni, Carlo (1965), La locandiera, note di G. Davico Bonino, Torino, Einaudi.
Manzoni, Alessandro (1987), I promessi sposi, a cura di T. Di Salvo, Bologna, Zanichelli ...
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Una delle funzioni dell’➔accento grafico è quella di indicare quale tra le sillabe di una parola sia accentata, cioè abbia prominenza rispetto alle altre. L’accento può essere distintivo coi monosillabi: [...] imbattere in esempi di accenti gravi al posto di acuti o viceversa. A ciò si aggiunge che alcuni editori (come Einaudi per antica tradizione) pongono accenti acuti sulla i e sulla u (virtú). La percezione della differente funzione dell’accento acuto ...
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Classificate tra le subordinate argomentali (➔ sintassi), e apparentate in particolare alle completive (➔ completive, frasi), le frasi dichiarative (dette anche semplicemente dichiarative o esplicative) [...] pp. 371-511.
Fenoglio, Beppe (1992), Una questione privata, in Id., Romanzi e racconti, a cura di D. Isella, Torino, Einaudi-Gallimard, pp. 1009-1127.
Latini, Brunetto (1968), La Rettorica, testo critico di F. Maggini, prefazione di C. Segre, Firenze ...
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Il termine partitivo indica la funzione, propria di alcuni elementi (l’➔articolo, il clitico ne o altri ➔ clitici), di indicare il prelievo di una ‘parte’, una quantità indeterminata, dal referente del [...] con un sintagma nominale oggetto:
(41) vedrò alcuni amici / ne vedrò alcuni / *vedrò alcuni.
Boccaccio, Giovanni (1980), Decameron, a cura di V. Branca, Torino, Einaudi.
Leopardi, Giacomo (1962), Canti, a cura di N. Gallo & C. Garboli, Torino ...
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I grafemi sono le unità grafiche elementari, non suddivisibili ulteriormente, che servono a riprodurre nello scritto i suoni di una lingua. Il termine, modellato sulla serie fonema, morfema, ecc., contiene [...] ortografia: evoluzione e codificazione, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 1° (I luoghi della codificazione), pp. 139-222.
Rosiello, Luigi (1996), Grafematica, fonematica e critica ...
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amichettismo s. m. (iron.) Il comportamento di chi, generalmente da una posizione di potere e di prestigio, favorisce i propri seguaci; nepotismo. ◆ Avatar femminile di Walter Veltroni, cuspide dell’amichettismo intellettuale romano proiettato...
s. m. Il rifiutarsi di scegliere tra due alternative opposte, giudicandole entrambe insoddisfacenti. ♦ La guerra ha dei risvolti impensati e, volendo, buffi. I giornali di destra continuano a definire fascisti o fascisti rossi i pacifisti in...